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Il calcolo dell’IMU

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L’applicazione dell’IMU è definita dall’art.13, comma 2, del D. L. n. 201 del 2011.Riassumiamo di seguito come si calcola l’imposta, precisando che il calcolo è relativo al 2012. Per il 2013 molto probabilmente verranno apportate modifiche.

Base imponibile: è il valore (fiscale) del bene immobiliare

La base imponibile, ovvero il valore su cui applicare le aliquote d’imposta, è il valore dei beni immobili determinato per via tabellare partendo dalla rendita catastale dell’anno in corso. Questo valore è diverso a seconda dei tipi di immobile.

 
 

VALORE ABITAZIONI – categoria catastale A (escluso A10), C/2, C/6,  C/7

  • rendita catastale x 1,05 = rendita rivalutata x 160

  • esempio: abitazione A/2 con rendita € 813,42

  • base imponibile (valore fiscale) = € 813,42 x 1,05 x 160 = € 136.655,00

 

VALORE UFFICI – categoria catastale A10

  • rendita catastale x 1,05 = rendita rivalutata x 80

 

VALORE NEGOZI – categoria catastale C/1

  • rendita catastale x 1,05 = rendita rivalutata x 55

Definizione di abitazione principale

Per abitazione principale si intende l’immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore vive abitualmente e risiede anagraficamente.
 

Per pertinenze dell’abitazione principale si intendono esclusivamente quelle classificate nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7, nella misura massima di una unità pertinenziale per ciascuna delle categorie catastali indicate, anche se iscritte in catasto unitamente all’unità ad uso abitativo.
 

Aliquota base, aliquota ridotta, detrazione

L’aliquota di base è lo 0,76%.
Ogni comune può modificare in aumento o in diminuzione una percentuale dello 0,3%.

 

L’aliquota ridotta per l’abitazione principale e relative pertinenze  è lo 0,40%.
Ogni comune può modificare in aumento o in diminuzione una percentuale dello 0,2%

 

La detrazione per l’abitazione principale è di € 200/anno, elevabile dai comuni fino all’intero importo dovuto.

 

Aliquote diverse sono previste per fabbricati rurali ed immobili non produttivi.
Per il calcolo finale, bisogna quindi fare riferimento alle aliquote/detrazioni applicate dai singoli Comuni.

 

Articolo scritto da:

Giuseppe Palombelli

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Esperto in mutui, valutazioni estimative e compravendite. Consulente credito per finanziamenti a privati ed aziende, credito immobiliare, cessione del credito (detrazioni fiscali). Dalla passione per il settore immobiliare nel 2012 ha fondato CasaNoi. Contatti per consulenza mutui bancari

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