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Case prefabbricate in legno: tutto ciò che c’è da sapere

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Case prefabbricate in legno, 3 tipologie
Case prefabbricate in legno

A differenza di altri Paesi, dove la tecnologia delle costruzioni in legno ha tradizione millenaria, in Italia le case prefabbricate in legno sono sempre state viste con il sospetto di una scarsa solidità, rispetto a quelle in cemento armato o muratura, tipiche della nostra cultura.

La prefabbricazione è poi vista in maniera negativa, perché la si identifica con una standardizzazione che porta alla realizzazione in serie di scarsa qualità.

Case prefabbricate in legno: caratteristiche e storia

E’ solo di recente, quindi, che l’industria delle case prefabbricate in legno sta prendendo piede nel nostro Paese e ciò è avvenuto in particolare dopo il terremoto de L’Aquila, quando alcune strutture di tal genere sono state usate per la ricostruzione e se ne sono conosciuti meglio caratteristiche e pregi.

Il momento culmine in cui si è avuta coscienza della resistenza sismica delle strutture in legno è stata la presentazione avvenuta nel 2009 del cosiddetto progetto Sofie. Si tratta del prototipo di una struttura prefabbricata in legno, di ben 7 piani, sottoposto ad un test equivalente ad un sisma del 7° grado della scala Richter a cui ha resistito, con grande soddisfazione dei tecnici del CNR IVALSA (Istituto per la Valorizzazione del Legno e delle Specie Arboree), che hanno condotto l’esperimento. Del resto, le caratteristiche del legno di leggerezza e flessibilità, non possono che renderlo un materiale resistente ai terremoti.

L’utilizzo di strutture in legno prefabbricate ha avuto origine negli Stati Uniti, dove le costruzioni in legno sono ampiamente le più diffuse, per sopperire alla carenza di materiale in alcune zone della Nazione. Quindi, le strutture venivano realizzate in fabbrica e poi trasportate sul posto per essere assemblate. Le strutture utilizzate sono in genere del tipo a telaio, dove l’interno è costituito da materiali anch’essi di origine legnosa o di altro genere e spesso realizzato con prodotti isolanti, che variano a seconda delle condizioni climatiche del luogo.

Prefabbricazione, un’opportunità

La prefabbricazione in legno, lungi dall’essere qualcosa di negativo, rappresenta solo la modalità costruttiva che caratterizza la realizzazione di questo tipo di case. Esse, anziché essere realizzate direttamente in cantiere, sono eseguite attraverso due fasi: una in stabilimento, dove vengono costruiti gli elementi strutturali; una in cantiere, dove essi vengono assemblati.

Questa modalità consente di realizzare case su misura, in base alle esigenze del cliente, anziché limitarsi ad ordinare un modello di serie disponibile su un catalogo. A ciò si aggiunge l’ulteriore vantaggio costituito dai rapidi tempi di realizzazione, notevolmente più brevi rispetto a quelli di una costruzione tradizionale.

Trattandosi di costruzioni a secco, inoltre, è facile procedere al loro smontaggio al termine del ciclo di vita e, di conseguenza, al loro smaltimento corretto. Ricordiamo, però, che le strutture in legno devono essere sempre accoppiate ad una parte in cemento armato o muratura, quella relativa alle fondazioni, che possono essere a platea o continue.
case in legno, interni

La resistenza al fuoco e all’umidità

Un altro dubbio riguardante una costruzione in legno è relativo al suo comportamento al fuoco. In realtà la temperatura di combustione del legno è piuttosto elevata (circa 300°C), ed inoltre le strutture usate nelle costruzioni vengono trattate con sostanze ignifughe ritardanti che rallentano la combustione ed evitano il pericolo di crolli improvvisi.
Ma tanti altri sono i pregi del legno. Innanzitutto è un materiale naturale che garantisce un ambiente interno salubre; è igroscopico, quindi regola l’umidità; inoltre è dotato di interessanti proprietà di isolamento sia termico che acustico.

Costruzioni ecosostenibili

Tuttavia per far sì che una costruzione in legno sia davvero ecologica, bisogna fare attenzione ad alcuni aspetti.

Si deve considerare in primis la provenienza del legno perché il suo trasporto da luoghi lontani può avere delle implicazioni negative sull’ambiente.

Poi bisogna accertarsi che provenga da foreste a sfruttamento controllato e che non dia adito a deforestazione.

Infine trattamenti e finiture devono essere fatti con materiali isolanti, in modo da smaltire correttamente il prodotto al termine del ciclo di vita e non rilasciare sostanze volatili nocive in ambiente.

Cura e manutenzione

Ovviamente anche le case in legno richiedono una particolare cura e manutenzione.

Le pareti devono essere trattate con pitture impregnanti insetticide e preservanti, ogni 5 anni per l’esterno e ogni 10 anni circa per l’interno.

Ma cosa occorre fare se si desidera costruire una casa in legno?
E’ importante ricordare che, anche trattandosi di prefabbricati, queste strutture devono sottostare alle stesse norme di carattere urbanistico – edilizio previste per tutte le costruzioni.

Pertanto il suolo in cui si vuole realizzarle deve essere edificabile in base al piano regolatore vigente, ed è necessario richiedere al Comune il Permesso di Costruire.

 

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