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Progetto Borca. Riqualificare il territorio attraverso l’arte contemporanea

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Un gioiello dell’architettura immerso nel verde delle Dolomiti rinasce dopo anni di abbandono attraverso un progetto di riqualificazione spinto dall’Arte contemporanea. Leggendo il post vi stuzzicherò la voglia di andare a vedere con i vostri occhi.

Ex Villaggio Eni a Borca di Cadore (Corte delle Dolomiti- Veneto)

Villaggio Eni di Borca, capanna-laboratorio per artisti ospiti di Dolomiti Contemporanee nella Colonia, foto Giacomo De Donà - Casetta a capanna immersa nel boscoIl villaggio turistico di Corte (da Cortemaggiore, fulcro dell’attività estrattiva dell’Eni- Ente Nazionale Idrocarburi) a Borca di Cadore nasce per volontà di Enrico Mattei, presidente dell’Eni all’inizio degli anni ’50. Suo obiettivo era creare un complesso di urbanistica sociale, ovvero un villaggio-vacanza per i dipendenti dell’Eni, senza alcuna distinzione gerarchica.
 
Il camping, Villaggio Eni di Borca di Cadore, foto di Sergio Casagrande- Piccole casupole a forma triangolare immerse nel bosco.L’architetto Edoardo Gellner  elaborò un progetto particolarmente ambizioso che comprendeva la riqualificazione naturalistica del sito e un intervento architettonico di assoluta avanguardia, con soluzioni tecniche nell’uso del cemento e concetti urbanistici-filosofici di eccezionale prospettiva.
 
Nel bosco sempreverde vennero realizzate 260 villette singole, raggruppate in quattro zone, e inoltre una chiesa, la colonia per ragazzi, il piccolo campeggio con capanne di legno, l’albergo, il ‘centro servizi’.
Il criterio organico-sociale adottato da Mattei fu perfettamente compreso, elaborato e trasferito nella realtà da Gellner, che lo sviluppò sotto tutti i possibili piani: dall’organizzazione urbanistica, a quella architettonica, fino ai più minuti dettagli d’arredo.
 
La chiesetta di Nostra Signora del Cadore è un gioiello dell’architettura sacra realizzata con la collaborazione di Carlo Scarpa, maestro indiscusso nel trattare il cemento armato, lasciato a vista, insieme a strutture in acciaio.
Per saperne di più, clicca qui.


Il Progetto Borca

La colonia, Villaggio Eni di Borca di Cadore, foto si Sergio Casagrande - Al di là di alcuni rami si erge una struttura abitativa con le finestre disposte irregolarmenteDopo il periodo di splendore degli anni ’60 – gli anni d’oro del turismo cortinese dopo le Olimpiadi invernali –  il villaggio venne via via trascurato, e quasi del tutto abbandonato. Dai primi anni del 2000, in concomitanza del cambio di gestione, ha inizio la sua riqualificazione, grazie all’interesse di Dolomiti Contemporanee e Minoter-Gruppo Cualbu, proprietario delle strutture.
Il progetto, sperimentale e ambizioso, avviato da Dolomiti contemporanee con i fini di valorizzazione e rifunzionalizzazione di alcune strutture di questo gigantesco e spettacolare complesso abitativo, prevede un fitto programma di attività espositive tra luglio e novembre, oltre a invitare artisti a relazionarsi con il luogo. Maggiori info: www.progettoborca.net.
 

Il video


borca project/progetto borca from dolomiti contemporanee on Vimeo.
 

Una delle 280 villette del complesso del Villaggio Eni di Borca di Cadore – Una costruzione in legno e cemento è appoggiata ad una roccia ed e immersa nel boscoDal 2009 parte del complesso dolomitico è diventato patrimonio dell’umanità UNESCU. Attraverso l’arte contemporanea – le sue risorse e i processi di analisi e di senso che le sono propri – è stata data vita ad una serie di riflessioni ed azioni “nell’ambito -territoriale, spaziale, fisico, tematico, ideale delle dolomiti”. Mostre, eventi, dibattiti e incontri sono realizzati attraverso la collaborazione di diverse figure: curatori, artisti, istituzioni e soggetti eterogenei che sposano lo spirito del progetto di rete, al fine di scrutare, indagare e produrre nuovi significati a partire dal territorio che diviene luogo di incontro e di scambio diffuso.
 

Come arrivare

Borca di Cadore si trova nella media valle del torrente Boite, lungo la statale di Alemagna a metà strada tra Pieve di Cadore e Cortina d’Ampezzo.
Da Belluno: dalla SS 51 di Alemagna, giunti a Borca di Cadore seguire la cartellonistica stradale con le indicazioni per “Villaggio Corte delle Dolomiti”.
All’altezza del distributore Eni, girare a destra verso il Monte Antelao.
All’interno dell’area boscosa su cui insiste il Villaggio seguire le indicazioni per Ufficio Vendite.

 
Qui potete trovare altre immagini: http://www.dolomiticontemporanee.net/DCi2013/?cat=512

Articolo scritto da:

Martina Adami

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Critica e curatrice di arte contemporanea, vive e lavora a Roma. Al suo attivo vanta la realizzazione di mostre sia collettive sia personali; è stata assistente per una galleria d’arte, oltre ad essere collaboratrice di diversi artisti. Dal 2011 collabora con varie testate di arte contemporanea («Artribune», «Inside art», ecc.) scrivendo recensioni, interviste e articoli di approfondimento. Ha vissuto a Londra da dove è stata corrispondente estera per «Exibart», «Exibart International» e «Inside Art». Tra le esperienze più significative la collaborazione con l'Istituto Nazionale per la Grafica dove ha svolto ricerche bio-bibliografiche e seguito la digitalizzazione dell’archivio video. Adora girare in bicicletta, spostarsi da un'inaugurazione all'altra e visitare gli artisti nei loro studi. Il suo blog personale è www.martbug.it.

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