Dimore d’artista 1: a casa di Alda Merini, Giorgio Morandi, Giorgio De Chirico
4 commentiLe case degli artisti sono luoghi affascinanti che conservano non solo la memoria della persona, ma quel tanto della sua personalità che ci aiuta a comprendere meglio il suo linguaggio espressivo.
Per questo vorrei schiudere metaforicamente le porte di alcune case oggi divenute musei.
Sono le abitazioni di tre grandi personalità italiane: una celebre poetessa e due illustri pittori del Novecento.
Casa museo Alda Merini
Nell’anniversario dell’ottantesimo anno dalla nascita – 21 marzo 2011 – è stata aperta al pubblico la casa-museo dedicata ad Alda Merini (1931-2009), in Via Magolfa 32, a Milano, a un passo dal Naviglio Grande.
Nella palazzina di due piani (ex tabaccheria comunale), è stata ricostruita, al piano superiore, la stanza da letto della poetessa con tutti i suoi effetti personali.
Si è creato anche un percorso composto di pannelli con la sua biografia ed una selezione dei suoi versi più belli.
Al piano terra, invece, trova spazio un atelier di poesia per corsi e laboratori rivolti a giovani aspiranti poeti.
Casa museo Giorgio Morandi
Il pittore bolognese Giorgio Morandi (1890 – 1964) visse tra il 1910 e il 1964 in via Fondazza 36 a Bologna.
L’abitazione custodisce vasi, bottiglie, conchiglie e modelli di studio, oggetti che l’artista dipingeva nelle sue celebri nature morte e che sono stati lasciati nella loro collocazione originaria – nell’atelier e nel ripostiglio – restituendo intatta l’atmosfera dell’ambiente così com’era un tempo.
La stanza di Morandi è quella che dà sul cortile, la cui vista conosciamo da numerosi suoi quadri. Un’accurata selezione di fotografie, libri e documenti racconta i momenti più importanti della vita del maestro.
Casa museo Giorgio De Chirico
Roma, Piazza di Spagna. Qui, nel seicentesco palazzo dei Borgognoni, il pittore metafisico Giorgio De Chirico (1888-1978) abitò negli ultimi trent’anni della sua vita.
L’abitazione sorge nel centro culturale e artistico della capitale, tra gli atelier di Via Margutta e Via del Babuino, le gallerie, lo storico Caffé Greco di Via de Condotti, immersa nello strabiliante scenario di Trinità dei Monti e Villa Medici.
Gli ambienti sontuosi del primo piano, i grandi saloni in stile seicentesco, con tende damascate color rosso, conservano numerose opere pittoriche dell’artista, oltre ad argenti, putti in legno, tavolini di marmo e poltroncine stile Luigi XVI.
Al secondo piano vi sono le camere da letto e lo studio dell’artista, caratterizzato dalla luce che proviene dall’ampio lucernario e che, oggi come allora, si posa su cavalletto, pennelli, colori, tavolozza e cornici.
Coronano la lussuosa casa la terrazza dell’ultimo piano e la biblioteca, che ora si trova dove un tempo c’era la cucina.
Continua…
Spero di aver destato in voi la curiosità per visitare personalmente questi luoghi, quando ne avrete occasione. In un futuro post entreremo virtualemente, invece, nelle abitazioni-museo di artisti internazionali.
Ciao Donatella, mi trovi assolutamante d’accordo! Mi fa piacere trovare sintonia di interessi ed emozioni. Continuaci a seguire…presto entreremo in altre casa di artisti, non solo pittori ma anche poeti e scultori.
Martina A.
Salve sono la sig.a Donatella,e mi commuovo sempre quando c’e’ interesse per le case degli aristi,dove loro hanno vissuto e operato .Io sono figliad’arte e continuo la tradizione di famiglia,sopratutto di mio padre l’artista Mario Parpagiola pittore veneziano,Per onorare la sua memoria e per continuare a vivere ho trasformato la casa che ho vissuto con la mia famiglia in un art b&b’la casa del pittore’ ,una dimora artistica,dove vive il piacere del relax con la cultura.E’ importante mantenere la memoria storica di tutte quelle persone artistiche che con la loro arte hanno trasmesso dei valori positivi al mondo ,io continuo questa missione insegnando arte e proponendola.Perche’ ritengo che solo la cultura salva l’uomo .caramente donatella parpagiola.
Mi fa molto piecere di averti fatto emozionare. Spero continuerai a seguirci!
Talvolta entrare nelle case altrui ci fa sentire degli intrusi . Se poi si tratta di artisti si sente ancora di più questa strana sensazione.E allora la cosa migliore è entrarvi in punta di piedi , proprio come ha fatto l’autrice di questo articolo.E’ stato molto bello per me entrare nella casa di questi artisti contemporanei cogliendone gli effetti più suggestivi senza però violare l’ambiente in cui hanno vissuto e lavorato