Labs: un team di architetti tutto al femminile
0 commentiHanno aperto il loro studio nel centro di Roma e provengono da Messina, Roma e Bologna. Sono Annachiara Bertino, Valentina Pedrotti e Ginevra Selli. CasaNoi le ha incontrate e intervistate. Una particolarità: lavorano in team e…rispondono in team!
Labs nasce dall’incontro delle nostre idee e delle nostre diverse esperienze lavorative. La sede scelta è Roma, perché Capitale è sinonimo di fermento, movimento, suggestioni e melting pot: condizioni imprescindibili per un laboratorio di idee. Ci piace immaginare le nostre idee come tracce luminose che si muovano nell’aria e che, come uno scatto fotografico del traffico notturno metropolitano, non siano statiche, non si fissino su un foglio, ma seguano la propria scia creativa. Così i nostri lavori trovano concretezza non solo nel territorio romano, ma anche e soprattutto ovunque. Dove c’è spazio per realizzare un’idea e dare forma a un progetto, lì Labs trova terreno fertile.
Come lavorate sui vari progetti? In gruppo o singolarmente?
Carta e matita, penna e pantone, mouse e computer. Fantasia e creatività, ma anche razionalità e calcolo. Il brainstorming prima di tutto, insieme, poi ciascuna si occupa di un progetto, senza prescindere mai dal continuo confronto.
Il bello di Labs è la varietà di interlocutori con cui ci interfacciamo quotidianamente: dall’amministrazione comunale al committente privato, fino agli artigiani: da quelli abili nella lavorazione del legno o del plexiglass, fino al pittore e allo scultore.
Labs svolge molte attività: riqualificazione di piccoli borghi e interventi metropolitani, allestimenti, ristrutturazioni e interior design. Qual è il filo rosso?
Sì, spaziamo dalla progettazione alla pianificazione urbana, passando per il restauro e la grafica: il motto è ’dal cucchiaio alla città’, ovvero dalla piccola alla grande scala.
L’attenzione per i dettagli si traduce anche nell’interesse per i borghi storici: progettiamo nuovi spazi di socialità, con l’intento di dare nuova linfa e nuova immagine a realtà oggi dimenticate. Questa è una delle cose che più ci piace fare.
In questo momento di cosa si occupa Labs?
Stiamo progettando una mostra dal tema “Architettura contemporanea in Iran” che prende il via dalla sede dell’Ordine degli Architetti di Roma per fare tappa, da programma, all’Expo 2015 e al Maxxi. Essendo itinerante, abbiamo previsto per la mostra un allestimento facile da smontare e riposizionare, che allo stesso tempo ammicchi all’architettura tradizionale iraniana.
Racchiudere un progetto all’interno di un allestimento temporaneo è una sfida che ci piace ogni volta, è un’occasione di confronto e di crescita. Occorre cogliere il nocciolo del tema e svilupparlo, esaltarne tutti gli aspetti, integrare l’installazione nel contesto in cui si inserisce di volta in volta, immedesimandosi nell’osservatore.
L’intorno può essere quello di uno spazio urbano oppure quello di un ambiente chiuso.
Labs dunque si apre al mondo: raccontateci questa esperienza
L’idea di collaborare con colleghi stranieri è nata fin da subito: questo progetto è la prima vera opportunità di melting pot . Nasce così un’interessante collaborazione tra il nostro studio ed altri architetti italiani e iraniani, di età differenti.
Ci piace pensare al nostro studio come un luogo di confronto dinamico, una fucina di idee in cui confluiscono una molteplicità di discipline, culture di tempi e luoghi differenti. Siamo convinte che diverso sia sinonimo di arricchimento.
Prossimo passo?
Innamorate dell’arte in tutte le sue forme, abbiamo il progetto di aprire le porte di Labs, trasformandolo periodicamente in una galleria d’arte temporanea. Coinvolgeremo artisti emergenti con l’intento di fare architettura e, allo stesso tempo, lasciare spazio al dibattito culturale, ma anche all’immaginazione.
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