Ventilazione meccanica controllata
0 commentiCos’è un impianto di ventilazione meccanica controllata?
Un impianto di ventilazione meccanica controllata è un sistema grazie al quale viene continuamente garantito il ricambio dell’aria all’interno di un edificio o di singoli locali, controllando al contempo la qualità dell’aria immessa e ricambiata.
Questi impianti, generalmente indicati con l’acronimo VMC (ventilazione meccanica controllata), erano diffusi fino a poco tempo fa soprattutto negli edifici pubblici o negli uffici.
Oggi, invece, la principale utilizzazione avviene proprio in ambito civile, perché se ne è compresa l’importanza ai fini del benessere climatico e del risparmio energetico.
A cosa serve un impianto di ventilazione meccanica controllata?
Gli impianti di ventilazione meccanica controllata hanno incominciato a conoscere una maggiore diffusione anche perché se ne è compresa l’utilità per combattere alcune cause del cosiddetto ammaloramento (*) degli edifici.
(*) Guasto, deteriorato, ridotto in cattive condizioni, con riferimento particolare a opere murarie e pavimentazioni stradali.
In particolare, gli impianti VMC trovano applicazione:
- per contrastare i ponti termici
- nei locali molto umidi, come bagni e cucine
- nelle stanze in cui la salubrità dell’aria è particolarmente importante perché vi si trascorre molto tempo, come le camere da letto.
Questi impianti risultano poi utili per combattere la cosiddetta Sick Building Syndrome (sindrome da edificio malato).
Questa patologia, riconosciuta nel 1983 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, è dovuta alla combinazione dei vari elementi che possono concorrere a formare il microclima di un edificio, come:
- le condizioni di illuminazione
- l’umidità dell’aria
- il ricambio della ventilazione
- l’emissione di sostanze nocive dai materiali impiegati per la costruzione.
Come funziona un impianto di ventilazione meccanica controllata?
Un impianto di VMC deve essere progettato e installato in maniera corretta da personale qualificato, per evitare di annullare i vantaggi ottenibili con eccessivi consumi elettrici dovuti al funzionamento.
Esistono due diverse tipologie di funzionamento di questo impianto:
- a singolo flusso
- a doppio flusso.
Impianto di ventilazione meccanica controllata a singolo flusso
Un impianto di ventilazione meccanica controllata a singolo flusso funziona mediante un’unità ventilante a cui viene affidato il compito di immettere e di estrarre l’aria, dimensionandone opportunamente la portata in base a ciò che è necessario per il mantenimento delle condizioni climatiche desiderate e l’abbattimento delle sostanze inquinanti presenti in ambiente.
Il sistema migliore è però quello che, oltre all’unità di ventilazione, presenta sui serramenti esterni delle bocchette per l’espulsione dell’aria viziata.
Queste unità statiche possono essere:
- normali
- igroregolabili.
Le unità di tipo normale sono a loro volta di due tipi:
- con quelle di tipo statico, in caso di modifica delle condizioni interne dovute ad esempio all’accensione di cappe, si può assistere al cambiamento delle condizioni dei flussi di aria nei locali attigui
- quelle autoregolanti sono dotate di un elemento in grado di autoregolare il flusso d’aria in base alle variazioni di utilizzazione interne, assicurando una portata costante.
Le unità di tipo igroregolabile sono invece dotate di un elemento in grado di modificare le sezioni di passaggio al variare dell’umidità interna di un locale.
Permettono quindi di controllare le condizioni di umidità interna degli ambienti.
Impianto di ventilazione meccanica controllata a doppio flusso
L’impianto di ventilazione meccanica controllata a doppio flusso presenta invece un’unità di ventilazione completa di sistema di recupero del calore.
Con questo tipo di sistema è possibile creare, negli edifici con più unità abitative, un impianto con una sola unità di ventilazione centralizzata e dei recuperatori di calore per ogni unità abitativa.
In questo modo, è possibile abbattere sia i costi di installazione che quelli di manutenzione.
Anche i consumi energetici sono ridotti, perché questo sistema consente di recuperare gran parte dell’energia necessaria per il suo funzionamento.