Auto-rimozione dell’amianto
0 commentiRimuovere l’amianto da soli è possibile?
La pericolosità dell’amianto è ormai tragicamente nota e, a livello normativo, esistono diversi provvedimenti che mirano a incentivare l’eliminazione di questo materiale dagli edifici esistenti.
Normalmente, un intervento di bonifica o di rimozione dell’amianto risulta piuttosto complesso e dispendioso, anche dal punto di vista economico.
L’esecuzione delle opere deve essere effettuata da imprese iscritte in apposite sezioni dell’Albo dei Gestori Ambientali, e in particolare:
- la rimozione, da imprese iscritte nella Categoria 10° o 10B
- il trasporto a discarica, da imprese iscritte alla Categoria 5
Il caso Piemonte per auto-rimozione dell’amianto
In Piemonte esiste però la possibilità di procedere all’intervento in autonomia, grazie alla Delibera di Giunta Regionale n. 25-6899 del 18/12/2013.
La delibera parte dal presupposto che esistono in Regione numerosi edifici costruiti prima del 1994 in cui sono presenti piccole quantità di amianto.
Visto il rapporto tra la pericolosità del materiale e il costo dell’intervento di bonifica, molti proprietari potrebbero essere indotti ad agire in maniera speculativa e inopportuna.
Per questo motivo, la delibera concede l’opportunità di intervenire anche in prima persona, ma sempre in casi limitati e seguendo regole precise e, in ogni caso, affidando lo smaltimento a una ditta specializzata.
Le regole piemontesi per l’auto-rimozione dell’amianto
Le regole da seguire per effettuare l’intervento in autonomia sono riportate nella delibera stessa ma è possibile anche rivolgersi alle locali ASL per richiedere ulteriori chiarimenti in materia.
Esse riguardano sostanzialmente la possibilità di poter svolgere il lavoro solo se non si corre alcun rischio per la propria persona né per l’ambiente circostante.
Le principali regole da seguire riguardano:
- le caratteristiche del materiale
- il luogo in cui è posizionato.
L’amianto deve trovarsi in buone condizioni, quindi non deve essere a matrice friabile, come quei casi in cui si notano danni consistenti con parti mancanti, rovinate, polverino ecc., ma in matrice cementizia o resinoide.
In pratica, non deve potersi rompere con la sola pressione delle mani.
Per poter intervenire con l’auto-rimozione dell’amianto, il materiale deve trovarsi in una delle seguenti ubicazioni:
- nelle parti esterne di civili abitazioni e relative pertinenze
- in coperture prive di canali gronda.
I canali di gronda sono esclusi per la loro pericolosità, perché sono uno dei posti in cui abitualmente si deposita il polverino.
Le lastre inoltre non devono:
- essere aggettanti
- essere vicine a balconi o finestre di altre unità abitative o aree condominiali.
Devono trovarsi a un’altezza tale che il proprietario non si esponga a lavori in quota superiori ai due metri ai piedi, indipendentemente dalla possibilità di poter usare dispositivi di protezione individuale o collettivi.
Una regola importante: l’intervento deve essere eseguito assolutamente in prima persona dal proprietario, senza l’ausilio di altri lavoratori né di amici o parenti.
La delibera limita inoltre anche la quantità di materiale che può essere rimosso in autonomia:
- lastre piane e/o ondulate: n. 15, per una superficie di mq 30
- pannelli: n. 15, per una superficie di mq 30
- canne fumarie: 3 metri lineari
- altre tubazioni: 3 metri lineari
- piccole cisterne o vasche: n. 2, di dimensioni massime 500 l
- cassette per ricovero animali domestici (cucce): n. 1
- piastrelle per pavimenti: 15 mq di superficie.
Adempimenti necessari richiesti in Piemonte per l’auto-rimozione dell’amianto
Prima di procedere con l’intervento, è necessario contattare l’ASL locale per sapere quali sono gli adempimenti da compiere.
In genere, la maggior parte delle ASL richiede la compilazione di un modulo, da presentare almeno 48 ore prima dell’intervento, in cui siano riportate:
- generalità del cantiere
- generalità del proprietario
- caratteristiche del materiale da rimuovere
- generalità della ditta incaricata del trasporto in discarica autorizzata.
L’intervento deve essere eseguito seguendo tutte le opportune prescrizioni:
- indossare mascherine FFP3
- eseguire la preventiva bagnatura e verniciatura dell’amianto prima della rimozione
- effettuare lo stoccaggio e imballaggio in polietilene del materiale rimosso.
L’amianto infine può essere consegnato alla ditta incaricata del trasporto a rifiuto, insieme a due copie del modulo presentato all’ASL.
L’azienda ne dovrà restituire uno timbrato e firmato che il cittadino dovrà trasmettere all’ASL entro un mese, insieme ad altri documenti:
- copia della bolla di trasporto
- copia del formulario dei rifiuti rilasciato dalla discarica autorizzata.