Ad Accumoli inaugurato Accupoli, primo edificio in compensato autoportante
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Accupoli è un edificio assolutamente fuori dal comune, visto che è la prima costruzione realizzata in Italia con strutture in compensato autoportante.
Si tratta di un edificio polifunzionale realizzato nell’ambito della ricostruzione post sisma ad Accumoli, in provincia di Rieti, uno dei centri più colpiti dal terremoto del 2016.
Accupoli, primo edificio in compensato autoportante, è stato progettato dall’arch. Lorena Alessio, in collaborazione con un pool di studenti del Politecnico di Torino, tra cui i tesisti e neolaureati Carola Novara, Chiara Mezzasalma, Francesca Turnaturi e Fabio Vignolo.
I lavori di costruzione sono iniziati nel settembre 2017 e si sono da poco conclusi, per cui l’inaugurazione si è tenuta ad Accumoli il 27 maggio.
Il progetto è attualmente in mostra alla Biennale di Architettura di Venezia, inaugurata lo scorso 26 maggio.
E’ stato infatti selezionato per essere esposto tra gli immobili del padiglione italiano della Biennale, Arcipelago Italia, curato da Mario Cucinella.
La tecnologia di Accupoli
Quello delle strutture in compensato autoportante è un sistema costruttivo all’avanguardia importato dal Giappone.
Infatti il progetto si avvale dell’esperienza sviluppata dal laboratorio di Hiroto Kobayashi presso la Keio University di Tokio.
Si tratta dello sviluppo concreto di un metodo sperimentale nato sul modello del sistema costruttivo Veneer House, messo a punto dal professor Kobayashi dopo il terremoto del Tohoku del 2011, che provocò uno tsunami e il disastro di Fukushima.
Lorena Alessio ha utilizzato questa tecnologia per realizzare la struttura temporanea di Accupoli da installare ad Accumoli.
Caratterizzata da una estrema semplicità di assemblaggio, può essere facilmente smontata per poter essere riposizionata in altro luogo, oppure riciclata e riutilizzata.
Le strutture prefabbricate sono state interamente costruite in Piemonte, con macchinari a controllo numerico, e poi assemblate in loco con la partecipazione degli stessi giovani progettisti.
L’ossatura lignea di Accupoli sorregge un grande guscio di policarbonato trasparente che, durante il giorno, filtra l’illuminazione naturale.
Come è fatto Accupoli, primo edificio in compensato autoportante
L’edificio è composto di due corpi di fabbrica affiancati nel senso longitudinale e ha la forma tipica della casa nell’immaginario comune.
Il primo, e più grande, dei corpi di fabbrica ospita la sala polifunzionale, vero e proprio centro di aggregazione destinato a ospitare le riunioni della collettività.
Il secondo corpo di fabbrica, più piccolo, contiene invece la cucina e gli spazi per l’ospitalità.
Di notte la struttura diventa una grande lanterna che illumina la nuova piazza cittadina.
La solidarietà per la costruzione di Accupoli
La realizzazione del progetto è stata possibile grazie a una gara di solidarietà che ha raccolto oltre 300.000 euro e che ha visto la partecipazione di:
- Compagnia di San Paolo
- Acri (associazione che rappresenta collettivamente le Fondazioni di origine bancaria)
- Aniem Piemonte (Associazione Nazionale Imprese Edili e Manifatturiere)
- Auser Lazio
- Rotary Campidoglio
- Budapest Duna
- aziende come Betonwood, Ormea Franco, Dott. Gallina, Gallo Legnami, Idrocentro, Unimetal, Finder, Daikin, Vimar, Siet.
Tutta l’iniziativa si deve però proprio a Lorena Alessio che ha fondato nel luglio 2017 l’associazione H.E.L.P. 6.5, acronimo di Housing in Emergency for Life and People.
Oltre all’impegno personale dell’architetto Alessio, deve registrarsi poi la partecipazione di un team composto da ingegneri strutturisti, termoidraulici ed elettrici.