Cedimenti delle fondazioni: cause e sistemi di consolidamento
0 commentiQuali sono le cause dei cedimenti delle fondazioni?
Nell’ambito della diagnostica strutturale è molto importante imparare a leggere il quadro fessurativo di un edificio, cioè l’insieme di crepe e lesioni presenti, al fine di individuare le cause che hanno condotto al dissesto.
La presenza di crepe e fessure sulle murature degli edifici può essere originata da cedimenti delle strutture, non solo in elevazione, ma spesso anche in fondazione.
I cedimenti delle fondazioni possono avere diverse cause:
- caratteristiche del terreno di fondazione
- fondazioni sottodimensionate
- variazione della posizione della falda acquifera
- spostamento del terreno in prossimità dell’edificio.
Le caratteristiche chimiche e meccaniche di un terreno, nonché la presenza di acqua, sono molto importanti per la costruzione su esso fondata.
Con il passar del tempo, ad esempio, il terreno potrebbe rivelarsi non idoneo a sostenere l’incremento di carico dovuto alla costruzione.
Le fondazioni potrebbero risultare sottodimensionate quando, ad esempio, alla costruzione originaria, sono stati aggiunti nel corso del tempo altri corpi di fabbrica.
Il terreno di fondazione può subire modifiche e spostamenti sia per attività dovute all’uomo, come scavi di sbancamento o transito di mezzi ad alta velocità in prossimità dell’edificio, sia per cause naturali, come frane o eventi sismici.
Come si legge il quadro fessurativo
La lettura di un quadro fessurativo deve avvenire in intervalli piuttosto lunghi, tenendo conto delle variazioni dovute alle stagioni.
Infatti, in inverno si può assistere a un aumento nell’apertura delle lesioni e a una diminuzione in estate.
La presenza di cedimenti delle fondazioni è spesso evidenziata da fessure inclinate più o meno a 45 gradi, che possono presentarsi sia sui muri portanti che sui tramezzi.
In presenza di porte e finestre tali fessure si concentrano lungo i loro spigoli.
I tecnici sono in grado di leggere queste crepe e capire, in base al loro orientamento, se il cedimento interessa l’estremità o la parte centrale della costruzione.
Si può anche monitorare il progressivo allargamento delle fessure, per studiare la velocità con cui avviene il fenomeno. In alcuni casi, questa velocità può subire un rallentamento, dovuto a una sorta di assestamento. Successivamente, l’allargamento può conoscere una nuova velocizzazione, quando si presentano fenomeni perturbanti, come ad esempio terremoti.
Metodi di consolidamento per i cedimenti delle fondazioni
I metodi di consolidamento delle fondazioni previsti dalle Norme Tecniche per le Costruzioni attualmente in vigore prevedono essenzialmente:
- allargamento delle fondazioni mediante l’affiancamento alla costruzione esistente di cordoli in calcestruzzo armato o muratura
- consolidamento del terreno mediante iniezioni di malte cementizie o resine
- inserimento di sottofondazioni profonde (micropali e pali radice).
Un intervento di rinforzo è necessario quando mutano i carichi che sollecitano il terreno. Ciò può avvenire ad esempio quando si realizza una sopraelevazione oppure quando si cambia la destinazione d’uso del fabbricato.
L’inserimento di micropali si rende necessario quando occorre raggiungere gli strati più profondi e resistenti del terreno, in modo da scaricare meglio il carico dovuto alla sovrastruttura.
I pali radice sono invece infissi nel terreno in modo inclinato e la loro cima viene posta all’interno della muratura portante.