Telefonate commerciali moleste: come rispondo agli operatori

In passato provavo a bloccare i numeri da cui ricevo telefonate commerciali moleste, ma i call center ne hanno diversi, anzi infiniti, per cui alla fine ho rinunciato, adottando strategie personali diverse.

Devo precisare che sul web si trovano con facilità i numeri a cui non rispondere assolutamente. Per saperlo basta digitare su Google la domanda Quali i numeri da evitare?

Di solito le risposte del web riguardano principalmente i prefissi esteri, ma si possono trovare sia questa e sia tante altre informazioni utili al riguardo, come la pagina dedicata ai nostri cari più anziani, ma fondamentale per tutti: Più sicuri insieme

Come limito le chiamate commerciali moleste?

Ci siamo: oggi il mio telefono squilla di nuovo mentre sono fuori con il mio cane e a chiamare, ancora una volta, è un numero sconosciuto.
Il mio “Pronto?” è decisamente seccato.

Mi risponde un’operatrice che come prima cosa mi chiede se sono la signora Tal dei Tali.
Il mio nome è corretto, ma io non dico mai “Sì“, perché so bene che il più delle volte la conversazione viene registrata (anche se l’operatore non lo dice, pur essendo obbligatorio comunicarlo sempre!) ed ogni sì potrebbe essere preso e utilizzato come adesione al contratto che sta per propormi.

Dunque rispondo solo con un  “Mi dica” dal tono spazientito, anche perché sta per piovere…

Chi mi telefona comincia a dirmi che proprio oggi c’è una promozione davvero speciale, quindi assolutamente imperdibile:  un nuovo contratto super economico dal gestore XY di telefonia, oppure di luce o di gas.

A questo punto lascio parlare un po’ l’operatrice, anche perché non è facile arrestare la sequela di dati che mi fornisce e tutte le domande che mi pone, in tono colloquiale, per carpire le mie risposte.

Quando rifiata, in genere rispondo in modo gentile, ma fermo “Grazie, sono a posto, non mi interessa e non voglio essere richiamata.“- anche se so che tra qualche giorno verrò comunque disturbata di nuovo, da un numero diverso, ma che fa capo alla stessa organizzazione.

Se voglio essere più sbrigativa, mi lancio in una frase del tipo “Grazie, sto lavorando, non posso parlare.“.
E quando l’interlocutrice, insistendo, mi chiede da che ora sarò libera, rispondo che sono in procinto di andare all’estero per un lungo periodo e nulla può interessarmi.

So che molte persone rispondono con parolacce e poi riattacano: io sono sì attenta ai miei diritti, ma non voglio mandare nessuno a quel paese, sicura che dall’altra parte c’è qualcuno che sta facendo questo “sporco lavoro” non per divertimento, bensì per pura necessità.
Sembrerò ingenua, ma mi piace essere gentile ed empatica.

Altre volte, ascoltando la raffica di magnificenze del contratto proposto, rispondo che devo parlarne in famiglia e di mandarmi una mail riassuntiva di tutto.

A questo punto l’operatrice mi dice che non mandano nulla e che si può aderire solo verbalmente e in quel momento, perché poi l’offerta decade.
“Bene, allora non ne facciamo niente. Buongiorno.” E riattacco, con la coscienza a posto.

Conclusione

In sostanza, rispondere con decisione, fermezza e laconicità, senza fornire alcun dato personale è la cosa che più mi funziona… naturalmente fino alla prossima telefonata!

Tiziana Vero – Redazione CasaNoi