Ottobre 2025 segnerà una svolta importante nella mobilità urbana del Nord Italia: dal 1° ottobre di quest’anno scatterà infatti il blocco di circolazione per le auto diesel Euro 5 (immatricolate tra il 2009 e il 2015) nei comuni con più di 30.000 abitanti di Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia‑Romagna. Si tratta di una misura dell’Unione Europea per contrastare l’inquinamento atmosferico, in particolare nel territorio della pianura padana, dove le concentrazioni di PM10 e NO₂ superano da tempo i limiti di legge, determinando così una procedura di infrazione per l’Italia.
Le direttive europee sulla qualità dell’aria
Già nel 2008 l’Unione Europea aveva stabilito limiti stringenti per le emissioni di particolato e biossido di azoto. Ma la Pianura Padana, per sua conformazione geografica, continua a registrare valori preoccupanti.
Nel 2020 la Corte di Giustizia UE ha formalmente censurato l’Italia per il mancato rispetto di questi limiti, imponendo l’adozione di misure efficaci.
Ne è scaturito il decreto-legge 121/2023, con obbligo alle regioni di aggiornare i piani aria e introdurre provvedimenti concreti.
Dove e come scatterà il divieto
Le restrizioni partono il 1° ottobre 2025, per veicoli diesel Euro 5 e saranno in vigore in:
- Lombardia: blocco permanente, feriali 7:30–19:30
- Piemonte: stagionale fino al 15 aprile, feriali 8:30–18:30
- Emilia‑Romagna: feriali 8:30–18:30, limitato all’area padana
- Veneto: blocco 7 giorni su 7, 24 h nei centri urbani.
Il divieto interessa i veicoli immatricolati tra il 2009 e il 2015.
Il libretto del veicolo riporta la categoria Euro (vedi campo V.9), che è consultabile anche sul Portale dell’Automobilista
Quali sanzioni rischiano i trasgressori
Violare il divieto può costare tra 168 € e 679 €. In caso di recidiva, può scattare la sospensione della patente per 15–30 giorni. Non sono risparmiati neppure i mezzi con targa estera
Arrivi da fuori regione? Ecco cosa fare
Se parti da Roma (dove il veicolo è regolarmente consentito) e arrivi in Veneto con un diesel Euro 5, la circolazione sarà vietata durante il periodo di limitazioni. Ecco le opzioni:
- pianifica il viaggio fuori orario: nei weekend, festivi o prima delle 8:30/7:30, l’auto è consentita.
- usa il servizio Move‑In: dispositivo GPS installato sul veicolo che permette di percorrere un certo numero di km annui senza restrizioni, anche con Euro 5. Questo permette di circolare nei periodi limitati, entro un tetto chilometrico stabilito dalla regione
- usa mezzi alternativi: treni, bus, aereo o car sharing per evitare multe e stress.
Cosa succede nelle altre regioni italiane
Il blocco riguarda per quest’anno solo le quattro regioni del Nord, mentre il Lazio e le altre regioni centro‑sud non applicano ancora divieti sui diesel Euro 5.
Il rischio emerge solo al superamento della “soglia regionale” e dell’orario limitato.
Nel frattempo, si discute anche a livello politico: il ministro Salvini e la Lega hanno proposto via emendamento di rinviare lo stop a ottobre 2026, lasciando maggiore margine alle famiglie e ai lavoratori, ma al momento della stesura di questo post, la sua approvazione è incerta.
Cosa ricordare
- Il blocco è una misura strutturale decisa dall’Europa, non un provvedimento locale.
- Valuta se il tuo veicolo è coinvolto (Euro 5 diesel) controllando il libretto o il portale ministeriale.
- In caso di viaggio fuori regione, organizza gli orari o installa il Move-In per restare in regola.
- Le sanzioni sono pesanti e possono riguardare anche patenti, non solo multe.
- Prepara un piano di mobilità alternativa: trasporto pubblico, elettrico, car-sharing.
Se sono di passaggio con un’auto diesel Euro 5 cosa posso fare?
Molti si chiedono cosa accade se si entra solo temporaneamente in una zona con restrizioni, ad esempio viaggiando da Roma a Padova.
Ecco cosa devi sapere:
- Il divieto si applica anche ai veicoli “in transito”, non solo a quelli immatricolati nella regione. Se circoli in una fascia oraria vietata, sei passibile di multa anche se sei solo di passaggio.
- Non ci sono deroghe automatiche per chi arriva da fuori: la provenienza della targa non esonera dal rispetto delle regole locali.
- Soluzioni possibili:
- Muoversi fuori dagli orari vietati (es. prima delle 7:30 o dopo le 19:30 in Lombardia).
- Utilizzare il servizio Move-In: alcune regioni permettono l’iscrizione anche ai non residenti. Verifica sul sito della tua regione di destinazione.
- Parcheggiare fuori dalla zona critica e usare trasporto pubblico o navette per l’ultimo tratto.
—> Attenzione alla segnaletica stradale: spesso i comuni espongono cartelli che indicano le restrizioni in vigore.
In caso di dubbio, consulta i siti ufficiali comunali o regionali.
Link utili per restare aggiornati
Per avere informazioni sempre aggiornate su divieti, deroghe, fasce orarie, iscrizione a Move-In e mappa dei comuni coinvolti, ecco i link ai portali ufficiali delle quattro regioni coinvolte e al servizio Move-In:
- Lombardia – Area Ambiente / Move-In
https://www.regione.lombardia.it/move-in
- Piemonte – Piano qualità dell’aria
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente/aria
- Emilia-Romagna – Misure antismog e Move-In
https://www.regione.emilia-romagna.it/mobilita-sostenibile
- Veneto – Qualità dell’aria e limitazioni
https://www.regione.veneto.it/web/ambiente-e-territorio/aria
- Portale Move-In nazionale (per iscrizione e info)
https://www.movein.regione.lombardia.it
Cos’è il sistema Move-In e come funziona
Move-In – acronimo di MOnitoraggio dei VEicoli INquinanti – è un servizio istituzionale promosso e gestito dalle attivo in alcune Regioni del Nord Italia (Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e Veneto) in collaborazione con la società privata ARIA S.p.A. (per la Lombardia), e in sinergia con i Ministeri competenti e il sistema delle Motorizzazioni.
Non è quindi un sito privato commerciale, ma fa parte di un progetto pubblico per il monitoraggio delle emissioni reali dei veicoli più inquinanti.
Move-In è il sistema che, invece di imporre un blocco fisso alla circolazione dei veicoli più inquinanti (come i diesel Euro 4 ed Euro 5), consente deroghe chilometriche per chi aderisce volontariamente al servizio.
In pratica, i veicoli iscritti possono circolare in deroga ai blocchi, ma entro un certo numero di chilometri annuali monitorati tramite la famosa “scatola nera” (black box).
Chi aderisce a Move-In fa installare una black box sul proprio veicolo. Questo dispositivo registra i chilometri percorsi e li comunica al sistema regionale. Se si resta sotto la soglia stabilita, si può circolare anche nelle zone e nei periodi in cui sarebbero attivi i blocchi.
Quanti chilometri si possono fare?
Dipende dalla categoria del veicolo e dal suo livello di emissioni. Ad esempio:
- Diesel Euro 4: fino a 8.000 km/anno (per auto private)
- Diesel Euro 5: circa 9.000-10.000 km/anno, secondo regione e aggiornamenti normativi
Veicoli commerciali: hanno soglie più alte, compatibili con l’uso lavorativo.
Il portale principale è: https://www.movein.regione.lombardia.it
Il servizio è integrato nelle politiche ambientali di Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e Veneto
L’installazione della black box è effettuata da operatori autorizzati e convenzionati con la Regione
Dove si attiva?
Il servizio è attivo in:
- Lombardia → https://www.movein.regione.lombardia.it
- Piemonte → https://www.regione.piemonte.it
- Emilia-Romagna → https://mobilita.regione.emilia-romagna.it
- Veneto → https://www.regione.veneto.it
Facciamo un esempio pratico
Giulia possiede una diesel Euro 5 e vive a Cremona, in Lombardia. Dal 1° ottobre 2025 la sua auto non potrebbe più circolare durante il giorno nei mesi invernali.
Aderendo a Move-In, Giulia potrà continuare a usare l’auto finché resta entro i chilometri consentiti, anche se il blocco è in vigore.
Come si aderisce?
Per partecipare basta:
- fare richiesta online sul sito della tua Regione (ti lasciamo i link qui sotto),
- installare una scatola nera (black box) sull’auto, che tiene il conto dei km percorsi.
Ogni Regione stabilisce quanti km puoi percorrere ogni anno, in base al tipo di veicolo e al suo livello di inquinamento.
Link utili per iscriversi a Move-In
Puoi trovare tutte le info e fare richiesta sui siti ufficiali delle Regioni coinvolte:
- Lombardia → movein.regione.lombardia.it
- Piemonte → regione.piemonte.it
- Emilia-Romagna → mobilita.regione.emilia-romagna.it
- Veneto → regione.veneto.it
Il punto “in sinergia con i Ministeri competenti e il sistema delle Motorizzazioni” significa che Move-In, pur essendo un progetto promosso e gestito a livello regionale (es. Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Veneto), lavora in coordinamento con alcune autorità nazionali, in particolare:
Cosa significa “in sinergia con i Ministeri competenti”?
- Ministero dell’Ambiente: perché le restrizioni alla circolazione e i progetti come Move-In fanno parte delle politiche ambientali nazionali e devono rispettare le direttive europee sulla qualità dell’aria.
- Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT): perché Move-In coinvolge dati legati alla circolazione dei veicoli, che rientrano sotto la competenza del MIT.
Cosa significa il “sistema delle Motorizzazioni”?
Questo si riferisce alla banca dati nazionale gestita dalla Motorizzazione civile, dove sono registrate tutte le auto italiane. Move-In deve accedere a questi dati per:
- verificare la classe ambientale di un veicolo (Euro 4, Euro 5, ecc.),
- sapere se è intestato a un residente in Regione o no,
- controllare le targhe iscritte.