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Piattaforme elevatrici per disabilità motorie

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piattaforme elevatrici per disabili
Piataforma elevatrice (particolare)

Nei condominii, nelle case e nelle scuole possiamo vedere montascale agganciati ai corrimani, pronti all’utilizzo per chi presenta un handicap motorio.
I più semplici e meno ingombranti sono a poltroncina, ma hanno uno svantaggio non trascurabile: il bisogno di trasferire la persona dalla carrozzina sul sedile (operazione che non è sicuro compiere senza assistenza).

Le alternative sono i montascale a pedana o le più sicure piattaforme elevatrici proposte da aziende specializzate come Faboc, che non necessitano di essere applicate a ridosso degli scalini.

Questo mezzo infatti si differenzia dal montascale perché prevede il trasporto verticale, come un montacarichi. Può essere usato anche per dislivelli lievi, all’interno delle case dei privati o negli edifici pubblici.

Per ostacoli di altezza non superiore agli 8 cm l’impatto visivo può essere ridotto a zero come dimostra la piattaforma elevatrice per disabili sempre di Faboc.

Come funzionano le piattaforme elevatrici per chi ha difficoltà motorie

Le piattaforme risultano facili da installare, sia all’interno che all’esterno degli edifici, per ostacoli di altezza variabile da pochi centimetri fino ad alcuni metri.

I tempi di installazione sono molto brevi, i lavori vengono svolti in giornata nella maggior parte dei casi e sono previste varie agevolazioni per il loro acquisto. Non richiedono consumi elettrici ingenti, quindi anche un impianto elettrico casalingo può sostenerle senza problemi.

Come già accennato il movimento dell’apparecchio è esclusivamente verticale, ma diversamente dagli ascensori le piattaforme elevatrici non necessitano di  una cabina, ma sono composte da una pedana con protezioni fisiche laterali e accessi apribili (cancelletto di ingresso e uscita).

Le barre di protezioni sono previste dai 500 mm di corsa. Ogni piattaforma è dotata per legge di protezioni antischiacciamento inferiori, che ne arrestano il movimento in caso di impatto con corpi estranei. Il peso che possono tollerare di solito arriva a 400 kg, in modo da reggere sia il disabile in carrozzina che l’accompagnatore.

Superare piccoli dislivelli

Siamo abituati a immaginare che gli unici utilizzatori di piattaforme elevatrici siano le persone in sedia a rotelle, ma non dobbiamo dimenticare chi ha problemi di equilibrio o difficoltà motorie, anche temporanee,  per motivi di diverso genere.
Non sono solo i privati a farne uso, ma anche i luoghi a grande frequentazione, tra cui non fanno eccezione quelli culturali (musei, pinacoteche, boblioteche).

Dato il loro uso sempre più diffuso, molti prodotti si sono orientati anche nella riduzione al minimo dell’ingombro, tra cui un esempio è la piattaforma X-Slim, pratica per dislivelli sotto gli 8 cm.

piattaforma elevatrice per disabili Fabocdue
Piattaforma elevatrice X-Slim (particolare)

Anche l’impatto visivo è limitato, consentendo il loro utilizzo anche in edifici antichi o storici, senza rovinare l’insieme.

La base di appoggio si alza e si abbassa richiudendosi su sé stessa, risultando così quasi invisibile nei periodi di non utilizzo e va sottolineato che le protezioni posizionate lungo il bordo della piattaforma si alzano solo durante la risalita.
Questo semplifica anche l’accesso a bordo della pedana. 

Un0 dei pregi delle piattaforme elevatrici è la possibilità di essere realizzate su misura anche in locali di piccole dimensioni.

Questo non toglie che in alcuni casi sia necessario modificare la struttura per procedere all’installazione, motivo per cui è prevista una detrazione Irpef pari al 36% a partire dal primo gennaio 2020 per l’eliminazione delle barriere architettoniche.

Per le spese sostenute prima del 31 dicembre 2019 e non antecedenti il 26 giugno del 2012 la detrazione sale al 50%, previa presentazione della documentazione.

Secondo le normative europee (UNI EN 81-41) per motivi di sicurezza ogni piattaforma deve avere un dispositivo di allarme e un comando di arresto di emergenza, alla pari di un ascensore.

Sempre secondo questa norma la piattaforma va realizzata in modo da non azionarsi qualora il peso superi di 75 kg la portata massima della macchina, tramite un dispositivo di sovraccarico.

Esistono poi dei requisiti minimi di ampiezza del piano e di portata minima di carico stabiliti dal Decreto Ministeriale 236/89.

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