Progetto Borca. Riqualificare il territorio attraverso l’arte contemporanea
0 commentiUn gioiello dell’architettura immerso nel verde delle Dolomiti rinasce dopo anni di abbandono attraverso un progetto di riqualificazione spinto dall’Arte contemporanea. Leggendo il post vi stuzzicherò la voglia di andare a vedere con i vostri occhi.
Ex Villaggio Eni a Borca di Cadore (Corte delle Dolomiti- Veneto)
Il villaggio turistico di Corte (da Cortemaggiore, fulcro dell’attività estrattiva dell’Eni- Ente Nazionale Idrocarburi) a Borca di Cadore nasce per volontà di Enrico Mattei, presidente dell’Eni all’inizio degli anni ’50. Suo obiettivo era creare un complesso di urbanistica sociale, ovvero un villaggio-vacanza per i dipendenti dell’Eni, senza alcuna distinzione gerarchica.
L’architetto Edoardo Gellner elaborò un progetto particolarmente ambizioso che comprendeva la riqualificazione naturalistica del sito e un intervento architettonico di assoluta avanguardia, con soluzioni tecniche nell’uso del cemento e concetti urbanistici-filosofici di eccezionale prospettiva.
Nel bosco sempreverde vennero realizzate 260 villette singole, raggruppate in quattro zone, e inoltre una chiesa, la colonia per ragazzi, il piccolo campeggio con capanne di legno, l’albergo, il ‘centro servizi’.
Il criterio organico-sociale adottato da Mattei fu perfettamente compreso, elaborato e trasferito nella realtà da Gellner, che lo sviluppò sotto tutti i possibili piani: dall’organizzazione urbanistica, a quella architettonica, fino ai più minuti dettagli d’arredo.
La chiesetta di Nostra Signora del Cadore è un gioiello dell’architettura sacra realizzata con la collaborazione di Carlo Scarpa, maestro indiscusso nel trattare il cemento armato, lasciato a vista, insieme a strutture in acciaio.
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Il Progetto Borca
Dopo il periodo di splendore degli anni ’60 – gli anni d’oro del turismo cortinese dopo le Olimpiadi invernali – il villaggio venne via via trascurato, e quasi del tutto abbandonato. Dai primi anni del 2000, in concomitanza del cambio di gestione, ha inizio la sua riqualificazione, grazie all’interesse di Dolomiti Contemporanee e Minoter-Gruppo Cualbu, proprietario delle strutture.
Il progetto, sperimentale e ambizioso, avviato da Dolomiti contemporanee con i fini di valorizzazione e rifunzionalizzazione di alcune strutture di questo gigantesco e spettacolare complesso abitativo, prevede un fitto programma di attività espositive tra luglio e novembre, oltre a invitare artisti a relazionarsi con il luogo. Maggiori info: www.progettoborca.net.
Il video
borca project/progetto borca from dolomiti contemporanee on Vimeo.
Dal 2009 parte del complesso dolomitico è diventato patrimonio dell’umanità UNESCU. Attraverso l’arte contemporanea – le sue risorse e i processi di analisi e di senso che le sono propri – è stata data vita ad una serie di riflessioni ed azioni “nell’ambito -territoriale, spaziale, fisico, tematico, ideale delle dolomiti”. Mostre, eventi, dibattiti e incontri sono realizzati attraverso la collaborazione di diverse figure: curatori, artisti, istituzioni e soggetti eterogenei che sposano lo spirito del progetto di rete, al fine di scrutare, indagare e produrre nuovi significati a partire dal territorio che diviene luogo di incontro e di scambio diffuso.
Come arrivare
Borca di Cadore si trova nella media valle del torrente Boite, lungo la statale di Alemagna a metà strada tra Pieve di Cadore e Cortina d’Ampezzo.
Da Belluno: dalla SS 51 di Alemagna, giunti a Borca di Cadore seguire la cartellonistica stradale con le indicazioni per “Villaggio Corte delle Dolomiti”.
All’altezza del distributore Eni, girare a destra verso il Monte Antelao.
All’interno dell’area boscosa su cui insiste il Villaggio seguire le indicazioni per Ufficio Vendite.
Qui potete trovare altre immagini: http://www.dolomiticontemporanee.net/DCi2013/?cat=512