Cos’è il rogito notarile
0 commentiL’atto conclusivo: il rogito notarile
Dopo il compromesso si passa alla fase finale della compravendita, quella che ci porterà al possesso della nostra nuova casa, chiavi in mano.
Il rogito notarile è il contratto definitivo che trasferisce la proprietà immobiliare e deve essere redatto da un notaio.
Cosa deve contenere
L’atto notarile deve includere tutti i dati già contenuti nel compromesso, ovviamente aggiornati:
- il nome e tutte le informazioni identificative delle parti (venditore e acquirente)
- la provenienza del bene, ovvero l’indicazione del precedente passaggio di proprietà
- la sussistenza di ipoteche
- l’indicazione di vincoli quali eventuali servitù attive o passive insistenti sulla casa
- l’identificazione dell’immobile
- le proprietà con cui confina
- i dati catastali
- oltre alle clausole contenute nel contratto preliminare.
Infine deve contenere anche il prezzo pagato, le modalità dell’avvenuto pagamento (assegno, bonifico etc) ed eventuali acconti/anticipi versati precedentemente.
Registrazione e trascrizione del rogito
Il contratto definitivo di compravendita va registrato entro entro 20 giorni e trascritto presso l’Agenzia del Territorio da parte del notaio stesso, che provvede anche a pagare le imposte per conto dell’acquirente.
Da ricordare che tutte le spese del rogito sono completamente a carico della parte acquirente che ha il diritto di scegliere il notaio di fiducia.
Ad un mese dalla registrazione si effettua la voltura, ossia la trascrizione del passaggio di proprietà presso l’Agenzia del Territorio.
Al momento della firma dell’atto notarile viene corrisposto al notaio il suo onorario oltre al rimborso delle imposte di registro ipotecarie catastali o IVA, tasse, diritti, e altre spese conseguenti alla compravendita, quali le visure, la voltura, la tassa archivio notarile, le trascrizioni e i bolli.