Comprare casa: controllare la salubrità dell’immobile
0 commentiPrima di comprare o affittare casa, è consigliabile verificare la salubrità dell’immobile
Dopo aver valutato le condizioni statiche di un immobile, prima di procedere al suo acquisto, è necessario prestare attenzione alle finiture e ai rivestimenti esterni perché questi, se presentano dei danni, possono essere indice di una scarsa salubrità dell’immobile, dovuta ad esempio alla presenza di infiltrazioni, muffa e condensa.
Anche in questo caso, quindi, conoscendo le condizioni di salubrità della casa, si potrà valutare, con l’aiuto di un tecnico, quali interventi saranno necessari e quindi l’effettiva convenienza dell’acquisto.
Consigli per una casa salubre: ecco cosa controllare
Facciate e tetti
Sono le parti più soggette a deperimento, perché costantemente sottoposte alle intemperie.
Il tetto è sicuramente un elemento molto importante, perché una sua mancata integrità può provocare infiltrazioni e umidità in tutta la casa.
Per prima cosa, quindi, bisogna controllare le condizioni in cui versano le tegole.
Un primo controllo può essere fatto anche dall’interno del sottotetto o dell’ultimo piano: infatti la presenza di macchie di umidità sul soffitto indica proprio che possono esserci tegole rotte o sconnesse.
Discorso analogo può essere fatto per i tetti piani, che devono essere adeguatamente impermeabilizzati con materiali bituminosi: la presenza di umidità indica che i teli possono avere crepe, incrinature o bolle.
Comignoli, scossaline, grondaie e pluviali
Anche i comignoli vanno controllati, verificando che siano perfettamente verticali e che non ci siano crepe nel punto di raccordo con la copertura, perché questi potrebbero essere proprio punti in cui si potrebbero verificare infiltrazioni.
Un altro elemento da controllare sono le scossaline, quelle strisce di lamiera che hanno proprio lo scopo di evitare le infiltrazioni nei punti di giunzione del tetto.
Una loro non perfetta sigillatura può rendere vano questo scopo.
Grondaie e pluviali devono essere integri e non ostruiti, in modo da non provocare infiltrazioni in casa. Per controllarli si può fare scorrere dell’acqua al loro interno utilizzando dei tubi.
Muri, rivestimenti e parti basamentali dell’edificio
Per quanto riguarda i muri, abbiamo già visto che crepe e lesioni possono essere indice di un dissesto strutturale.
Nel caso in cui, invece, ci sia solo la presenza di distacchi o rigonfiamenti dell’intonaco, si può procedere semplicemente alla spicconatura di un tratto dello stesso e al suo rifacimento.
Alcuni edifici presentano particolari rivestimenti in pietra o altri materiali. Bisognerà valutare anche le condizioni in cui si trovano questi.
La parte basamentale dell’edificio va controllata in maniera particolare perché se non adeguatamente impermeabilizzata, può essere soggetta ad umidità di risalita capillare dal terreno e sarà quindi necessario intervenire per porvi rimedio.
Porte e finestre esterne
Bisogna poi esaminare con attenzione porte e finestre esterne, soprattutto se realizzate in legno, perché essendo sottoposte agli agenti atmosferici, il materiale può risultare particolarmente deteriorato.
Un esame veloce può essere condotto usando un oggetto appuntito: facendolo penetrare nel legno, se non incontra resistenza e penetra facilmente vuol dire che il legno è ormai deteriorato e danneggiato dall’umidità.
A questo punto bisognerà valutare se vale la pena ricorrere ad un intervento di restauro o sostituire del tutto gli infissi.