Architettura sostenibile: RhOME for denCity al SAIE 2014
0 commentiRhOME for denCity, una vittoria italiana, ad ottobre al Saie
Al Solar Decathlon 2014, la competizione mondiale dell’architettura sostenibile e dell’efficienza energetica ideata dal dipartimento dell’energia degli Stati Uniti, lo scorso luglio ha vinto la casa italiana progettata da un team dell’università Roma 3, guidato da Chiara Tonelli.
Il progetto “RhOME for denCity”, che sarà presentato anche al prossimo Saie di Bologna (22-25 ottobre), ha come obiettivo quello di ridurre i consumi energetici tipici di una abitazione.
Quest’anno il tema della competizione era la gestione delle aree ad alta densità urbana, con l’obiettivo di presentare al mercato soluzioni abitative ad alta efficienza energetica e tecnologica, con una particolare attenzione alla soluzione dei problemi di mobilità.
Rhome for denCity nasce come prototipo per verificare le interazioni tecnologiche tra gli edifici e gli impianti, testando sul campo i risultati degli studi teorici e delle modellazioni che, ancora oggi, non sono in grado di tenere conto di tutte le variabili presenti nella gestione energetica degli edifici.
Il progetto si può paragonare a una Ferrari di Formula 1, tecnologicamente progettata allo scopo di vincere, che darà i giusti spunti per la progettazione delle “abitazioni di serie” nel prossimo futuro.
La valutazione dei costi si aggira intorno ai 1.032 euro per metro quadro, compresa una dotazione di arredi fissi. Tale basso costo, paragonato alla tecnologia che caratterizza il progetto, è possibile grazie alla metodologia di prefabbricazione molto spinta dell’edificio. La maggior parte dell’impiantistica arriva premontata dalla fabbrica, abbattendo così i tempi di costruzione in sito e minimizzando la necessità di mano d’opera specializzata.
Un edificio intero, applicando tale metodologia, ad esclusione delle fondazioni, può essere interamente montato in novanta giorni.
Purtroppo, tale meraviglia tecnologica si scontra con l’attuale realtà politica italiana, che ancora oggi, nonostante la scarsità di fonti fossili, non vanta una grande sensibilità sui temi dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili applicata agli edifici, rispetto a ciò che avviene da anni nel resto dell’Europa.
Accade infatti che, per il giorno della premiazione del Solar Decathlon, nessun soggetto pubblico o privato italiano, tra quelli interpellati, abbia voluto investire nello spazio espositivo, messo a disposizione per ogni nazione dall’organizzazione, per essere presente come sistema paese alla più importante competizione sull’edilizia sostenibile nel Mondo (per la quale erano previste 60mila persone).
La progettazione italiana si colloca ad oggi nella rosa delle eccellenze mondiali; a velocità differente purtroppo, ad oggi, viaggia la politica italiana.