Dimore d’artista 2: le case di Antoni Gaudì e Salvador Dalì
0 commentiLe case dove gli artisti trascorsero parte della vita sono luoghi evocativi e stimolanti per la loro produzione creativa.
Spesso sono aperte al pubblico e danno la possibilità di scoprire informazioni e aspetti più intimi sul personaggio che le abitò.
Dopo avervi aperto le porte (in un precedente post) delle case-museo di tre celebri artisti italiani, in questa occasione vi porterò tra le pareti domestiche di due tra i più geniali artisti spagnoli del secolo scorso: un incredibile architetto e un pittore visionario.
Casa Museo Antoni Gaudì
Si trova a Barcellona la casa dove visse, tra il 1906 e il 1925, l’eclettico architetto Antoni Gaudì (1852-1826).
La villetta di quattro piani è inserita nel rigoglioso e variopinto Park Güell, da lui progettato, ed è circondata da un giardino elegante, ornata con decorazioni da lui forgiate.
Anche all’interno dell’edificio sono conservati mobili e oggetti disegnati da Gaudì, fornendo un’idea del sistema di produzione artigianale in Catalogna durante il periodo dell’Art Nouveau.
La camera da letto, lo studio e diversi oggetti personali di Gaudí evocano il ricordo dell’architetto.
Invece, la presenza di opere di artisti che sono stati a lui vicini, danno un assaggio della sua cerchia di amicizie e conoscenze.
Casa Museo Salvador Dalì a Port Lligatt
La casa museo nella baia di Port Lligat, quasi al confine con la Francia, è il luogo dove Salvador Dalì ( 1904 -1989) visse e lavorò dal 1930 al 1982.
Il pittore surrealista acquistò quella che allora era una casetta da un pescatore locale, ma la ampliò e la rielaborò con il passare del tempo.
Dalì la descrive così: “…Come una vera struttura biologica…Ogni impulso nuovo nella nostra vita ha una propria nuova cella, una stanza…”.
L’abitazione è strutturata come una specie di labirinto che, a partire dall’atrio, si estende attorno a una successione di zone legate da stretti corridoi, piccole variazioni di livello e passaggi ciechi.
L’ambiente è ricco di una moltitudine di oggetti e cimeli di Dalí.
L’arredamento è molto caldo e accogliente: fiori secchi, tappezzeria in velluto, mobili antichi, animali imbalsamati.
Inoltre, tutte le camere sono dotate di finestre di diverse forme e proporzioni che
incorniciano il paesaggio, la baia di Port Lligat, un punto di riferimento costante nel lavoro di Dalí.
L’esplorazione continua…
In questa occasione siamo stati in Spagna, ma questa è solo una tappa del nostro viaggio, in luoghi vicini e lontani, alla scoperta delle case più diverse, particolari, più di altre, perché in queste vi hanno alloggiato personalità creative e anticonvenzionali. Vi do appuntamento a presto!