Inaugurata la stazione di Afragola (Napoli) firmata Zaha Hadid
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Il 6 giugno 2017 è stata inaugurata ad Afragola, nei pressi di Napoli, alla presenza del premier Gentiloni e del Ministro per le infrastrutture Delrio, la nuova stazione ferroviaria per l’alta velocità.
Il discusso progetto porta la prestigiosa firma di Zaha Hadid, l’archistar angloirachena scomparsa lo scorso anno.
Si tratta del secondo progetto dello studio londinese in Campania, dopo la Stazione Marittima di Salerno, anch’essa opera di Hadid inaugurata postuma.
Il progetto della stazione di Afragola è frutto di un concorso internazionale di architettura bandito all’inizio degli anni Duemila dal Gruppo Ferrovie dello Stato per promuovere l’architettura ferroviaria in Italia. Da questo sono scaturite quattro stazioni dell’alta velocità:
- Torino Porta Susa
- Roma Tiburtina
- Napoli Afragola
- Firenze Belfiore.
Mentre le prime due sono in piena attività ed Afragola è stata appena inaugurata, l’ultima è ancora avvolta dall’incertezza.
Lo studio della Hadid si aggiudicò il concorso per Afragola spiccando davanti ad altri grandi nomi come Peter Eisenman, Rem Koolhass e Dominique Perrault.
Il progetto della nuova stazione di Afragola (Napoli) di Zaha Hadid
Il grande snodo ferroviario è stato pensato come un sistema architettonico che si impone nel territorio come elemento di grande impatto.
Il disegno della stazione è stato concepito pensando a una sorta di ponte sinuoso con uno sviluppo massimo in altezza di nove metri.
Tale ponte “attraversa i binari, si piega alle due estremità per assumere la forma di una S rovesciata e si inserisce in diagonale nella serie di linee parallele presenti nel terreno”, come raccontano nelle note di progetto gli stessi architetti.
Gli accessi alla stazione (ingresso est e ingresso ovest) sono posti alle due estremità del ponte.
L’articolazione sinuosa della costruzione simula in un certo senso la sagoma di un treno in corsa.
Questa conformazione enfatizza quello slancio verso il dinamismo, tipico dell’architettura organica della Hadid.
I progettisti hanno pensato a questa forma per evitare la creazione del classico “retro” delle stazioni.
Allo stesso tempo il ponte tende a favorire la nascita di un flusso pedonale univoco, anche in funzione dello svolgimento delle attività commerciali che avranno luogo nella galleria sopraelevata specificamente creata.
Copertura e interni della stazione di Afragola
La copertura è dotata di “pannelli intelligenti” progettati con criteri bioclimatici, in grado di recuperare energia e allo stesso tempo di diffondere e controllare la luce del sole.
Le aperture vetrate sono a filo con il rivestimento, per creare un sistema unico senza soluzione di continuità.
Per descrivere gli interni, i progettisti di Zaha Hadid Architects evocano l’immagine di un fiume che scava il suo letto attraverso la solida roccia.
Al centro della stazione scorre infatti l’elemento fluido, l’atrio, con la sua copertura vetrata.
Entrambi i lati, invece, appaiono come un canyon eroso dal continuo fluire del traffico.
Gli interni sono suddivisi su due livelli:
- al primo c’è l’atrio che conduce direttamente ai binari
- al secondo la galleria commerciale.
Sull’atrio centrale a tutta altezza si attestano la sala passeggeri con la biglietteria e la sala d’aspetto.
L’accesso ai binari e alla galleria sopraelevata avviene attraverso un sistema di scale e rampe mobili.
Se il progetto verrà portato completamente a termine, la stazione diventerà anche il fulcro del nuovo parco naturalistico e tecnologico che si estenderà proprio attorno all’edificio.
Tutti i numeri della nuova stazione di Afragola
La nova stazione di Afragola copre una superficie di circa 30.000 metri quadrati e ha uno sviluppo longitudinale di 400 metri.
La copertura è caratterizzata da una superficie vetrata di oltre 5.000 metri quadri.
Altri 6.000 metri quadri di vetrate sono sorretti dalla struttura portante in calcestruzzo e acciaio e contraddistinguono il volume principale.