Come arredare una cucina senza pensili
1 commentoPerché realizzare una cucina senza pensili?
Realizzare una cucina senza pensili può sembrare un fatto insolito, ma in realtà è una soluzione che, lasciando libere le pareti sui piani di lavoro, offre una nuova chiave di lettura di questo spazio.
A volte, però, la scelta nasce da particolari esigenze. Un esempio è costituito dal caso in cui la parete a cui poggiare i mobili è realizzata in cartongesso o con altri materiali non idonei a supportare il peso di arredi sospesi.
Altro caso è quello in cui sulla parete ci siano una o più finestre, magari anche di ampie dimensioni.
Una cucina senza pensili può creare qualche problema, comunque risolvibile, ma anche rappresentare una soluzione originale e alternativa.
Come recuperare lo spazio dovuto all’assenza di pensili
Naturalmente facendo a meno dei pensili si ridurrà in maniera inevitabile lo spazio contenitivo. Pentole, piatti e bicchieri dovranno però essere collocati da qualche parte, di conseguenza bisognerà scegliere con attenzione le dimensioni delle basi.
Di norma, le basi dei mobili della cucina hanno una profondità standard di 60 cm. E’ possibile però trovarne in commercio anche di più profonde, che potrebbero in questo caso risolvere il problema. Questo tipo di basi è in grado di aumentare la capienza di una cucina di oltre il 50%.
Del resto, la cucina è un luogo dove lo spazio contenitivo non è mai abbastanza. Pertanto, se avete bisogno di ulteriori contenitori per conservare le stoviglie o per tenere una piccola dispensa, potreste pensare di liberare lo spazio a parete, eliminando i pensili, solo su un lato della cucina, lasciando invece l’altro occupato da capienti armadiature, all’interno delle quali inserire anche il frigorifero e il forno.
Dal punto di vista estetico, si potranno differenziare colori e materiali delle due zone della cucina (la parte bassa con le basi e la parte alta con le colonne).
Se proprio non si riesce a tenere vuoto lo spazio sopra le basi, potreste recuperarne con le mensole, purché siano davvero essenziali, in modo da non perdere l’intenzione di fondo che vuole la parete libera.
Un’ultima alternativa è quella di utilizzare al posto dei pensili dei ripiani a giorno, costituiti unicamente da una serie di montanti verticali e da mensole orizzontali. Si tratta però di sistemi piuttosto esili, per cui occorre fare attenzione agli oggetti che si vanno a riporre.
Elementi indispensabili anche in una cucina senza pensili
Anche in una cucina senza pensili ci sono alcuni elementi indispensabili da posizionare a parete. Uno di questi è la cappa, essenziale per la corretta aspirazione dei fumi e dei vapori di cottura.
In una cucina senza pensili si potrebbe esasperarne la presenza, facendo risultare la cappa un unico elemento a parete.
In alternativa, si potrebbe inserirla in un controsoffitto che ne mascheri la presenza.
Una scelta più tecnologica è invece rappresentata dalle moderne cappe da piano, in genere dotate di un meccanismo a scomparsa che ne permette la fuoriuscita solo durante l’utilizzo dei fornelli.
Per molte persone è anche indispensabile la presenza di uno scolapiatti. Si può pensare di utilizzarne uno da piano o anche sottolavello. In quest’ultimo caso, bisogna però stare attenti a fare in modo che la sua presenza non intralci altre funzioni, come quella di contenere la pattumiera o un vano dove conservare i detersivi.
Come si legge dall’articolo, una cucina può essere funzionale anche senza pensili. A parte la funzionalità bisogna poi essere certi di scegliere una cucina di qualità essendo questo l’ambiente più vissuto della casa (qui alcuni consigli: https://www.webcasa24.ch/magazine/scegliere-una-cucina-di-qualita/)