Progettare casa per persone disabili: ingresso e soggiorno
0 commentiNorme per la progettazione di abitazioni per persone disabili
Nella progettazione di una abitazione priva di barriere architettoniche e quindi fruibile in piena autonomia da persone diversamente abili bisogna tener conto di due decreti, validi sia per la progettazione di edifici privati sia per edifici pubblici:
- D.P.R. n. 384 del 1978, Regolamento di attuazione dell’art. 27 della L. 30 marzo 1971, n. 118, a favore dei mutilati e invalidi civili, in materia di barriere architettoniche e trasporti pubblici.
- D.P.R. n. 236 del 1989, Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche.
In questi articolo ci occuperemo in particolare delle regole da rispettare per gli ambienti di ingresso alla casa e per quelli di soggiorno che, per la loro posizione, possono anche coincidere.
Accesso alle abitazioni per disabili
Le porte di accesso di una abitazione priva di barriere architettoniche devono avere una luce netta minima di 80 cm (quelle interne possono essere anche di 75 cm), per poter essere attraversate in maniera agevole da una persona che si sposta in sieda a rotelle.
Per lo stesso motivo, la maniglia deve essere posizionata a una altezza compresa tra 85 e 96 cm, in modo da poter essere facilmente impugnata e utilizzata. L’altezza ideale è però di 90 cm.
Per le porte interne meglio optare invece per quelle scorrevoli, più facili da manovrare e meno ingombranti.
Corridoi e passaggi devono avere una larghezza minima di 100 cm, ma la zona di ingresso per consentire agevolmente gli spostamenti e la eventuale rotazione della carrozzina deve essere di almeno 120 cm. Pertanto, se l’accesso alla casa non avviene direttamente nel soggiorno, ma è preceduta da un locale di ingresso che poi consente di accedere alle altre stanze, devono essere rispettate tali misure.
Un aspetto importante in particolare per il punto in cui avviene l’accesso all’alloggio è che deve essere privo di variazioni di livello. Se pertanto è presente un gradino, questo deve poter essere superato mediante una rampa.
Come progettare la zona soggiorno per persone disabili
I corridoi non devono essere troppo lunghi e devono presentare spazi utili di almeno 120 cm, come quello dell’ingresso di casa.
Sulla base di queste indicazioni appare evidente come, in una abitazione abitata da persone con difficoltà motorie, la soluzione progettuale ideale è quella di prevedere l’ingresso diretto in un ambiente open space di soggiorno, comprensivo anche di cucina e zona pranzo e limitare il disimpegno solo alle camere da letto e ai bagni.
I mobili del soggiorno, come librerie e contenitori, dovrebbero essere possibilmente del tipo sospeso a un’altezza di almeno 35 cm da terra.
In questo modo se ne rende più agevole l’accesso a chi si sposta in carrozzina, di cui si aumenta lo spazio di rotazione, ma si evita anche l’affaticamento dovuto al dover raggiungere le parti troppo basse di un mobile.
Per quanto riguarda le finiture, consiglio di evitare il parquet se la persona che abita la casa deve spostarsi in carrozzina. A lungo andare i cingoli della sedia a rotelle possono rovinare la superficie in legno, rendendo difficoltosi gli spostamenti, quindi meglio scegliere piastrelle in ceramica.
Importante però che le piastrelle non siano scivolose, per chi è in grado di camminare, ma con difficoltà. Le piastrelle devono avere finitura antiscivolo satinata con un coefficiente di sicurezza garantito dalla sigla R10 o R11. E’ anche preferibile che siano rettificate per poter essere posate senza fuga.
Allo scopo sono adatti anche i pavimenti vinilici antiscivolo.
Da evitare invece moquette e tappeti, oltre a pavimenti di vecchio stile non compatti come quelli con mattonelle in cotto.