Anniversario allunaggio e design lunare
0 commentiCi siamo: il 20 luglio 2019 si celebra un importante anniversario di un evento che ha cambiato le sorti dell’umanità.
Sto parlando dei 50 anni dallo sbarco sulla Luna che, a dispetto delle chiacchiere dei “complottisti”, c’è stato e ha influenzato la vita dell’uomo in tanti suoi aspetti.
Sin dall’inizio degli anni Sessanta i creativi furono fortemente suggestionati dalla conquista della Luna. Il design industriale, in particolare, da allora non fu più lo stesso.
Le forme si fecero più fluide e meno rigide, quasi a sfidare la forza di gravità e trasmettere sensazioni di flessibilità, leggerezza e aerodinamicità.
Vediamo allora una breve rassegna di oggetti di design di ieri e di oggi di ispirazione “lunare”.
Allunaggio di Zanotta
Già nel 1965 Achille e Pier Giacom Castiglioni progettarono per Zanotta Allunaggio, una seduta per esterni che sembra un oggetto piovuto da un altro pianeta.
Il sedile centrale è sorretto da una struttura filiforme che minimizza l’ombra proiettata sull’erba.
Le gambe sono in acciaio, mentre il sedile è realizzato in lega di alluminio ed entrambi sono verniciati in un colore verde prato ideale da collocare in giardino. I piedini sono in polietilene, di colore naturale.
Nomos di Tecno
Il tavolo Nomos è stato il primo progetto di industrial design realizzato dallo studio di Norman Foster per Tecno nel 1986 e da allora è diventato uno dei prodotti più riconoscibili dell’azienda.
Nel 1987 fu anche insignito del Compasso d’Oro ADI, il più prestigioso premio internazionale per il design.
La struttura è costituita da tubolari conformati in maniera simile a certe navicelle spaziali o allo stesso modulo lunare LEM.
È formata infatti da una spina centrale da cui si dipartono due bracci laterali di sostegno e quattro gambe inclinate a stelo e a cui sono aggiunte superfici e strutture.
Il piano può essere in cristallo o in legno. Nel primo caso è appoggiato a ventose di sostegno, mentre nel secondo è avvitato a supporti in alluminio.
E’ possibile fissare l’altezza del piano a 72 cm o 65 cm, semplicemente montando i supporti con o senza distanziale. Del resto, il tavolo Nomos si presta a molteplici destinazioni d’uso, sia in ambito domestico che nei luoghi di lavoro.
Per celebrare il trentesimo anniversario della collaborazione tra Foster + Partners e Tecno il tavolo è stato presentato con nuove finiture, come cemento, massello di noce canaletto, marmo nero marquina e cristallo fumè.
Mida di De Castelli
I contenitori Mida progettati da Martinelli Venezia Studio nel 2018 per De Castelli hanno una texture di superficie che ricorda i crateri lunari.
I cabinet che si fissano a parete come quadri astratti, hanno una forma perfettamente circolare e l’unica anta centrale anta si apre scorrendo a destra o a sinistra, grazie a guide telescopiche, come un corpo celeste che scorre silenzioso disegnando con la propria orbita un’immaginaria eclisse.
Le finiture disponibili sono: ferro DeLabré, ferro DeOpale, ottone DeLabré, ottone DeOpale, rame DeLabré, rame DeOpale, DeErosion H8 su ferro, rame e ottone.
Antartic di Olev
Marc Sadler ha progettato quest’anno per Olev la lampada da tavolo Antartic, simile a una navicella spaziale che si accende per incominciare il suo viaggio.
E’ formata da una base in alluminio fresato che ospita la sorgente luminosa a LED, su cui si appoggia un diffusore in vetro soffiato dalla forma sferica irregolare, sabbiato sulla parte superiore.
In questa è presente un perno che permette di modificare la posizione del diffusore, in modo da orientare il fascio luminoso.
La particolare forma “a cipolla” crea un gioco di luce piacevole e mai invasivo.