Architettura olistica, un modo diverso di concepire l’abitare
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Il termine olistico deriva dal greco olos che vuol dire “il tutto”, “un intero”. Questa parola indica una filosofia secondo cui un sistema non deve essere considerato come una semplice somma delle sue parti, ma va visto come un insieme interconnesso.
Da questo punto di vista, l’architettura è considerata come un insieme di parti in costante collegamento tra loro e con l’uomo, quindi il soggetto che la abita.
Una casa va dunque analizzata tenendo contro di tutte le connessioni che intercorrono tra le sue parti, tra queste e l’uomo e nel rapporto con l’ambiente circostante, i materiali, gli impianti e così via.
Storia dell’architettura olistica
L’architettura olistica nasce in Oriente, sviluppandosi nel Tredicesimo secolo da alcune filosofie teologiche indiane e in parte dal Taoismo cinese.
Tra l’altro, da quest’ultima teologia trae origine anche la disciplina del Feng Shui, anch’essa fondata su una concezione olistica.
A ogni modo, l’architettura olistica arriva in Occidente molto più tardi, soltanto nel Ventesimo secolo.
Principi base dell’architettura olistica
Il primo passo per costruire la propria casa secondo i principi dell’architettura olistica è scegliere attentamente il territorio in cui andrà inserita.
In particolare, occorre valutare i seguenti aspetti:
- orientamento dell’edificio
- direzione dei venti
- esposizione al sole
- geomorfologia del luogo
- presenza di altri manufatti nei dintorni.
Gli obiettivi sono essenzialmente due: non determinare un impatto eccessivo sul territorio ed evitare in ogni modo di essere circondati da presenze “inquinanti”.
L’orientamento è un aspetto molto importante, da valutare sia nella fase di costruzione dell’edificio, sia al momento di scegliere l’arredo.
In fase di costruzione, la scelta dell’orientamento è finalizzata a rendere maggiore l’irraggiamento naturale, in modo da sfruttarne al meglio l’energia termica. Per questo motivo gli ambienti più vissuti dovrebbero essere orientati a Sud.
Il rapporto con il territorio rende poi fondamentale la scelta di materiali completamente naturali, come legno, paglia, argilla, sughero, canapa e pigmenti naturali.
L’uso di questi materiali protegge dall’inquinamento indoor e rispetta l’equilibrio ambientale, perché sono:
- riciclabili
- provenienti da una filiera produttiva a basso consumo energetico
- privi di componenti volatili organiche (VOC) e solventi.
Architettura olistica e impianti
La presenza di campi elettromagnetici, i cui effetti sono oggi ancora oggetto di discussione, viene combattuta in modo assoluto dagli architetti olistici.
I seguaci di questa filosofia avversano la presenza sia di quelli naturali, studiati attraverso discipline come la geobiologia e la geobiofisica, sia di quelli artificiali creati dalla presenza di impianti in casa.
Dispositivi come Wi-Fi, smartphone, Smart TV, elettrodomestici, impianti domotici e sistemi di sicurezza, il cui utilizzo è oggi frequentissimo, dovrebbero essere, secondo l’approccio olistico, tenuti più lontani possibile da casa o comunque ne dovrebbe essere limitato al massimo l’uso.
Questo obiettivo può essere oggi raggiunto più semplicemente nelle case di nuove costruzione.
Quelle che ottengono la certificazione Passivhaus sono infatti costruite in modo tale da evitare l’installazione degli impianti di riscaldamento e raffrescamento.
La rinuncia a Wi-Fi, smartphone, Smart TV e altri dispositivi di questo tipo, resta invece una scelta personale.
Più difficile perseguire questo scopo negli edifici già esistenti e datati.
Arredamento e architettura olistica
Per quanto riguarda l’arredamento è difficile dare delle indicazioni di carattere generale, in quanto esistono in ambito olistico differenti filosofie, come Feng Shui e Vastu, che affermano spesso principi contrari l’uno all’altro.
Queste filosofie sono del resto legate a credenze, simbolismi e alle forze cosmiche legate a tradizioni religiose che francamente non si basano sempre su principi razionali.
Diciamo soltanto che, anche per complementi d’arredo e accessori per la casa, è fondamentale dare ampio spazio ai materiali naturali.
Tende, cuscini, biancheria per il letto e per il bagno e decorazioni devono essere realizzati con fibre naturali, cotone, lino o lana, o comunque con materiali green.