Casa biologica da scarti agricoli
0 commentiDalla Danimarca la prima casa biologica da scarti agricoli
Arriva dalla Danimarca la prima casa biologica realizzata interamente con scarti agricoli, grazie a una particolare tecnologia eco al 100%.
Del resto è ben nota la maggiore propensione dei Paesi nordici verso le tecnologie costruttive green.
Il progetto è firmato dallo studio di architettura dell’azienda danese Een til Een, specializzata in edilizia sostenibile.
L’azienda ha realizzato la casa e l’ha collocata nell’ecopark Biotope della cittadina di Middelfart, in modo che i visitatori possano entrarci, visitarla, toccarla e magari pensare di farsi costruire una casa proprio così.
Il prototipo è stato costruito grazie anche alla collaborazione con altre aziende locali e al sostegno del Fondo per la costruzione ecologica del Ministero dell’Ambiente danese che il progetto ha ottenuto.
La casa fa infatti parte di un più vasto programma lanciato per rendere la Danimarca la nazione più ecologica e sostenibile.
Il materiale con cui è realizzata la casa biologica
Quando parliamo di edilizia biologica pensiamo a case fatte in materiali come il legno o la paglia. In questo caso, invece, i materiali sono veri e propri scarti vegetali agricoli, come non solo la paglia e il legno, ma anche, ad esempio, trucioli, erba, alghe e gambi di pomodoro, prodotti naturali che normalmente sarebbero destinati a essere bruciati e invece sono stati trasformati in materiali grezzi da costruzione.
Riutilizzandoli, non solo si ottiene un materiale naturale, ma si evita l’impatto ambientale dovuto alla loro combustione e alle conseguenti emissioni nocive.
Si tratta di materiali che in teoria hanno terminato il loro ciclo di vita ma che in realtà possono essere ancora riutilizzati. Il loro impiego ha un impatto praticamente nullo sull’ambiente.
Il riuso di questi materiali è possibile grazie a una innovativa tecnologia con cui vengono trattati fino a diventare materiale edile.
Il materiale da costruzione ricavato può essere utilizzato, ad esempio, per realizzare pannelli con cui costruire le pareti e le altre parti della casa.
Come è fatta la casa biologica da scarti agricoli
La casa è un edificio modulare ed ecocompatibile, con una bassa impronta di carbonio.
Il procedimento costruttivo della casa non prevede le classiche fondazioni in cemento armato, ma dei piloni a vite che richiedono un processo più snello che consente anche la facile rimovibilità della struttura.
I progettisti hanno sviluppato anche un’innovativa tecnologia impiegata per l’involucro di rivestimento, che prende il nome di Kebony, dall’azienda norvegese che l’ha inventata.
In pratica, gli scarti della produzione agricola vengono “riscaldati” mediante l’immersione in un liquido, anch’esso organico, che ne aumenta in misura notevole la sua resistenza e durevolezza.
Il liquido è costituito da una miscela a base di alcool furfurilico, estratto anch’esso da rifuti agricoli.
Il materiale ha tra l’altro una caratteristica patina di colore grigio, che conferisce alla casa un piacevole aspetto rustico.