Ceramiche d’artista: l’arte sceglie oggetti d’uso comune
0 commentiVi propongo le creazioni di tre artisti visuali che con la ceramica hanno realizzato pezzi unici, o in edizione limitata. Oggetti per la cucina fuori dal comune e divertenti, per portare l’arte anche a tavola, per stimolare non solo il palato, ma anche la vista e la mente.
“A propos d’assiettes…” (A proposito di piatti)
La serie di 6 piatti con frasi ironiche e giochi di parole, in lingua francese, scritte in nero su candidi piatti in porcellana, è stata ideata nel 1994 da Benjamin Vautier (1935).
Ben è un grande artista dell’avanguardia francese noto per le sue performance, installazioni e dipinti, oltre che per aver pubblicato diverse raccolte di poesie, nello spirito della Beat Generation.
Ognuno dei piatti, in edizione limitata di 1000, è firmato e numerato dall’artista membro del gruppo Fluxus e vicino al movimento tipicamente francese del Lettrismo.
Con la cultura non si mangia
L’artista Marzia Migliora (1972) si è ispirata alle tristi parole di Giulio Tremonti, per realizzare una serie numerata di piatti e ciotole in ceramica sui quali sono stampate citazioni da politici italiani sul tema della cultura. “Con la cultura non si mangia” (2013) è la serie di stoviglie composta di 108 piatti e 108 ciotole in maiolica bianca,
con 12 tipi di citazioni diverse,
realizzata dal laboratorio Mazzotti di Albisola (SV) per il progetto di Lungomare Bozen ‐ Lungomare Gasthaus di Bolzano.
In quell’occasione Marzia Migliora invitava i commensali a prendere posizione, schierarsi e confrontarsi sulle tematiche… portate in tavola. La serie di piatti diventa, dunque, un invito a sedersi per riflettere sulla cultura e sul suo potenziale nutritivo, quale sostentamento dello spirito e della mente.
Dall’illustrazione alla ceramica artigianale
Martina Vanda (1978) è prevalentemente un’artista che disegna, dipinge e realizza libri illustrati. Una volta scoperta la ceramica, ha incominciato a sperimentarne le potenzialità, finché è divenuta uno dei suoi media espressivi. Realizza artigianalmente le sue ceramiche, che decora ispirandosi alle linee dei suoi disegni.
Tazze e tazzine, bicchieri, piattini, ciotole e teiere sono i lavori che l’artista realizza in gres, attraverso un approccio intuitivo ed empatico, sperimentando “ricette” per smalti e mescolando differenti argille. E’ evidente l’imperfezione del materiale nelle sue ceramiche illustrate, ma è una conseguenza propria della realizzazione fatta a mano. Infatti, in queste piccole creazioni, Martina volutamente esplora la relazione tra l’oggetto d’uso e il senso del ritmo e della narrazione proprio degli sketch books. Per vedere il blog di Martina Vanda, clicca qui.