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Sovrapposizione di nuovo pavimento su quello esistente. Cosa sapere

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Come posare un nuovo pavimento sul vecchio

sovrapposizione di pavimenti
Sovrapposizione di pavimenti

Quando si vuole rinnovare un appartamento, non sempre è necessario realizzare lavori costosi, ci si può anche limitare a semplici interventi di manutenzione ordinaria come ad esempio:

  • sostituire i sanitari
  • tinteggiare le pareti
  • sostituire gli infissi
  • sostituire i pavimenti deteriorati e usurati.

Si tratta di interventi di edilizia libera, non soggetti quindi alla richiesta di titoli autorizzativi. Pertanto, con un budget limitato è possibile comunque migliorare e rinnovare l’estetica di una casa.
Da tenere in considerazione è la possibilità di accostare tra loro pavimenti di tipo diverso, una soluzione che negli ultimi anni è sempre più in voga.

Tra i lavori elencati, il rifacimento del pavimento con la rimozione di quello esistente e del relativo sottofondo è uno degli interventi più invasivi, che infatti comporta:

  1. rumori e polvere fastidiosi soprattutto se si abita in condominio
  2. materiali di demolizione da smaltire
  3. costi di manodopera elevati e, non ultimo,
  4. lunghi tempi di esecuzione!

I costi di smantellamento al metro quadro possono essere elevati, perché legati a vari fattori come:

  • il piano in cui si trova l’appartamento
  • la possibilità o meno di installare un tubo per smaltire le macerie
  • l’eventualità di utilizzare un ascensore o un montacarichi condominiale.

A questi vanno aggiunti poi le spese per il rifacimento del sottofondo

La sovrapposizione di pavimenti: tutti gli aspetti da valutare

sovrapposizione di pavimenti

Per ovviare a questi inconvenienti e ridurre le spese si può ricorrere alla sovrapposizione di un nuovo pavimento su quello esistente, scelta attuabile sia per pavimenti interni che esterni.

Si tratta comunque di un’operazione che deve essere attentamente valutata prima di essere eseguita e, nel caso si opti per questa scelta, va realizzata a perfetta regola d’arte.

Innanzitutto bisogna valutare quali lavori si intendono realizzare in casa.
A volte infatti si approfitta per controllare eventuali tubi passanti, aggiungere qualche punto luce e via dicendo.
E’ bene quindi contare quante tracce si vogliono realizzare perché altrimenti si rischia che fare i tagli con la smerigliatrice e rompere solo le parti necessarie richieda più del tempo che occorre per rimuovere tutto il pavimento, massetto compreso.

Una volta deciso l’intervento di sovrapposizione di pavimenti, bisogna verificare le caratteristiche e le condizioni del solaio su cui poggia il vecchio pavimento. Per lo più potrà trattarsi di un solaio del tipo laterocementizio, ma in vecchi edifici potremo trovare anche solai in legno.

In quest’ultimo caso bisogna fare particolare attenzione alle condizioni della struttura e verificare che non ci siano lesioni o elementi danneggiati, altrimenti il peso del nuovo pavimento potrebbe definitivamente pregiudicare una struttura già compromessa.

Anche la pavimentazione esistente deve essere opportunamente controllata, verificando che non presenti lesioni, che sia ben ancorata al massetto e perfettamente in piano.

Nel caso dei pavimenti ceramici la verifica si può fare battendo le piastrelle con un martello (ricoperto di gomma o stoffa!) per capire dal rumore se qualcuna si sta staccando, in tal caso si possono fissare con un collante.

Un operaio controlla con la staggia la planarità del pavimento
Staggia di alluminio

La planarità può essere invece controllata con una staggia di alluminio (sbarra per distanze e dislivelli costituita da un profilato di alluminio di almeno 2 metri di lunghezza).

Un altro aspetto importante è rappresentato dallo spessore aggiunto con il nuovo pavimento, che potrebbe impedire alle porte di aprirsi regolarmente.
Bisogna quindi verificare se è possibile modificare gli infissi in modo da posizionarli più in alto spostando il falso telaio, accorciarli nella parte inferiore di qualche centimetro oppure eventualmente sostituirli.

Prima di procedere all’apposizione del nuovo pavimento, bisogna adeguatamente preparare il piano di posa, in maniera differente a seconda del tipo di pavimento esistente.

Se si tratta di un pavimento ceramico bisogna effettuare una pulizia accurata con un prodotto sgrassante ed eventualmente stendere un primer per migliorare l’aggrappaggio del nuovo pavimento.

Una soluzione alternativa è quella di effettuare la graffiatura del pavimento esistente, applicabile soprattutto nel caso di pavimenti in marmo o materiali lapidei. Se però il pavimento è già molto ruvido, basta pulirlo bene prima della posa del nuovo strato.

Se infine il pavimento esistente è in legno occorre eliminare meccanicamente i trattamenti superficiali presenti e poi procedere all’incollaggio del nuovo pavimento con un adesivo poliuretanico bicomponente.

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