Controtelaio per porte scorrevoli a scomparsa
0 commentiCosa sono le porte a scomparsa?
Le porte a scomparsa sono dette anche porte interno-muro o porte a incasso. Sono una tipologia di porte scorrevoli molto utilizzata nell’edilizia moderna, perché consente di ridurre gli ingombri e lo spazio occupato, qualità molto apprezzata visto le dimensioni ridotte degli appartamenti più recenti.
Oltre a evitare infatti il raggio di apertura del battente, a differenza delle porte scorrevoli esterne, lasciano libere anche le pareti lungo cui scompaiono.
Le porte scorrevoli a scomparsa sono anche ideali per rendere accessibili le abitazioni ai disabili, e non solo per la maggiore facilità di apertura. In caso di malore di un disabile in carrozzina, infatti, la presenza di quest’ultima nei pressi della porta, potrebbe rendere difficoltosa l’apertura di un battente. Il problema non si pone invece se l’anta è scorrevole.
Come è fatta una porta a scomparsa
Il sistema si compone di due parti:
- l’anta, ovvero la porta come tutti la conosciamo che può essere realizzata in vari stili e con diversi materiali
- il controtelaio, ovvero la struttura al cui interno l’anta scorre, permettendole di “scomparire” dentro la parete.
Il telaio può essere intonacato e rifinito come la parete circostante, in modo da fondersi perfettamente con essa.
Grazie a questa caratteristiche, il controtelaio può essere installato su qualsiasi parete, anche in cartongesso, a eccezione delle pareti portanti o quelle su cui passano canne fumarie.
Anche in questo caso, però, è possibile aggirare il problema: basta costruire una controparete in cartongesso a ridosso della parete portante o della parete in cui passa un elemento strutturale ed ecco che diventa possibile inserire la porta a scomparsa.
Come è fatto un controtelaio per porte scorrevoli a scomparsa
Il controtelaio è in sostanza una intelaiatura composta da una cassa metallica vuota al suo interno, detta in gergo “cassonetto”, in grado di accogliere la porta.
Il manufatto è realizzato con un semilavorato dell’industria siderurgica detto coil. Questo materiale è disponibile sottoforma di rotoli o bobine srotolabili di lamiera.
Le differenti misure delle bobine determinano la larghezza dei controtelai, mentre l’altezza è determinata dal taglio delle lamiere, in modo da creare manti di lamiera zincata che formano le pareti laterali del cassonetto.
Una volta tagliata la lamiera, il materiale passa all’impianto di profilazione che lo trasforma da liscio a profilato in doghe orizzontali di diverse misure, in modo da irrobustirlo notevolmente.
La lamiera viene poi irrobustita ulteriormente con l’inserimento di traversine che ne assicurano la completa indeformabilità e la resistenza alle spinte laterali.
Nella versione per pareti da intonacare questi rinforzi sono funzionali ad accogliere una rete portaintonaco, fondamentale per garantire la necessaria continuità di superficie della parete che accoglierà il controtelaio.
I manti così profilati e predisposti sono poi sottoposti a una fase di assemblaggio nel corso della quale il controtelaio viene completato con tutti gli accessori importanti per il suo funzionamento, come:
- il traverso superiore che delimita il perimetro superiore del vuoto e ospita il meccanismo che fa scorrere la porta
- il binario in alluminio anodizzato che consente lo scorrimento dei carrelli e quindi della porta
- i carrelli di scorrimento che funzionano grazie a un cuscinetto a sfera e sono agganciati alla parte superiore della porta
- due distanziali di stabilità, uno centrale e uno inferiore, che garantiscono la stabilità e la perfetta messa a piombo del controtelaio.