Decreto Terremoto, 11 ottobre l’esame in Consiglio dei Ministri
0 commentiÈ previsto per l’11 ottobre l’esame in Consiglio dei Ministri del cosiddetto Decreto Terremoto, un provvedimento legislativo contente le misure di aiuto per le zone colpite dal terremoto del 24 agosto 2016.
Il decreto istituisce un “Ufficio speciale per la ricostruzione” guidato dal commissario Vasco Errani e formato da 120 persone, dislocate in vari uffici sul territorio, che rappresenteranno gli interlocutori principali degli abitanti per la presentazione delle pratiche.
Vicecommissari alla ricostruzione saranno invece i presidenti delle quattro Regioni colpite, in modo da consentire una ricostruzione nel rispetto dell’identità dei luoghi, mediante la consultazione e il coinvolgimento delle comunità locali.
Il provvedimento legislativo prevede il riconoscimento di contributi per i danni subiti elargiti per intero, per cui non ci sarà il problema di ridiscutere ogni anno le quote da assegnare.
Gli aiuti in programma sono distinti tra quelli destinati ai privati e quelli destinati invece al pubblico.
I contributi saranno assegnati sia per i danni avvenuti nell’area di cratere del terremoto che per quelli avvenuti all’esterno di tale area ma, in questo caso, solo dimostrando un nesso di causalità con l’evento calamitoso.
I lavori saranno assegnati alle imprese costruttrici solo con lo strumento della gara, senza alcuna deroga al Codice Appalti (se non per i tempi) e unicamente alle ditte facenti parte di una “white list”, una sorta di lista di merito stilata dall’ANAC.
Per la ricostruzione e l’adeguamento antisismico di abitazioni o immobili produttivi sono previsti finanziamenti agevolati a 25 anni.
Il proprietario dell’immobile interessato maturerà dei crediti d’imposta sulla base di contratti ancora da definire.
Verrà inoltre stanziato un contributo statale per indennizzare tutti coloro che hanno subito un danno.
L’indennizzo non potrà coprire più del 50% delle spese per le seconde case ubicate fuori del cratere, mentre coprirà il 100% per le altre. E’ prevista anche la copertura del 10% delle spese di progettazione.
Un altro contributo, costituito da un prestito d’onore minimo, verrà destinato a coloro che hanno subito un danno d’impresa.
Il commissario Errani ha anche garantito la massima trasparenza sulla gestione delle donazioni private, arrivate finora a 15 milioni di euro, somma superiore a quanto raccolto per il terremoto dell’Emilia.
L’intero pacchetto delle misure da adottare sarà reso operativo mediante l’inserimento nella prossima Legge di Stabilità. In essa sarà inserito anche il programma di misure antisismiche Casa Italia.
Gli interventi di manutenzione e adeguamento sismico degli edifici scolastici saranno invece finanziati al di fuori della Legge di Stabilità.
In merito alle casette post terremoto in legno, previste per accogliere gli sfollati, il presidente della protezione civile Curcio ha ancora una volta ribadito che saranno pronte in 7 mesi, ma ha anche evidenziato la difficoltà a reperire aree, viste le caratteristiche morfologiche dei territori montani coinvolti.
Altre novità riguardano le detrazioni fiscali destinate agli interventi di adeguamento sismico.
Già da diversi giorni il premier Renzi ha annunciato la proroga a tutto il 2017 dell’ecobonus del 65%, esteso anche agli interventi antisismici.
Il commissario Errani ha ulteriormente precisato che il bonus simico sarà ulteriormente modificato in quanto:
– potrà prevedere percentuali di detrazione anche superiori al 65%
– sarà esteso anche alle seconde case, ai condomini e agli edifici pubblici.
Un passo indietro invece sembra essere stato fatto in merito al fascicolo del fabbricato, su cui Errani è stato più cauto. Ma questo non stupisce: si tratta di un film già visto nel corso di altri provvedimenti post sisma, quando l’auspicio dell’introduzione del fascicolo si è scontrato ogni volta con l’ostruzionismo di costruttori e proprietari di case.