Edilizia e Terremoti
0 commentiCome fu per l’Abruzzo, il sisma in Emilia mette a nudo una realtà costruttiva in Italia pericolosamente a rischio.
Le abitazioni private meglio dei fabbricati, ma non basta
Pur considerando che la maggior parte delle vittime si sono verificate per il collasso di fabbricati industriali, spesso di recente costruzione, e che sono stati fortunatamente circoscritti i danni a persone per crolli dentro le case, le cifre relative agli sfollati per inagibilità delle abitazioni sono tuttavia preoccupanti e denunciano una situazione di estrema vulnerabilità delle costruzioni in Italia.
Una proposta interessante
L’ENEA ha presentato sull’argomento una proposta di legge che potrebbe segnare nell’arco di 20-25 anni un radicale cambiamento di rotta nell’ambito della prevenzione e della messa in sicurezza del patrimonio immobiliare per quanto riguarda il rischio sismico.
La proposta mira a istituire una assicurazione obbligatoria sui fabbricati che sollevi lo Stato da oneri gravosissimi di ricostruzione.
Questo provvedimento spingerebbe le compagnie a far attuare ai proprietari gli adeguamenti opportuni per la messa in sicurezza degli edifici. Un meccanismo del genere renderebbe più appetibile sul mercato un immobile costruito con criteri di prevenzione perché meno gravato dai costi di assicurazione.
Tale principio sarebbe inoltre applicabile anche alla prevenzione del rischio idrogeologico, altro tallone d’Achille del patrimonio edilizio nazionale.