I materiali naturali da costruzione
1 commentoNon solo legno, di diverse essenze, ma anche fibra di legno e sughero, cotone, lana e canapa. Sono soltanto alcuni dei materiali naturali da costruzione che assicurano la propria funzione, minimizzando l’impatto ambientale sia nei nuovi edifici che nelle ristrutturazioni.
Sostanze naturali e biodegradabili, meglio se a km. zero
Materiali, quindi, che hanno un basso consumo di energia e una bassa produzione di rifiuti nelle diverse fasi del ciclo vitale: dalla produzione, all’utilizzo, allo smaltimento.
Sono sostanze che hanno capacità di:
- accumulo del calore,
- coibentazione (per non disperdere il calore accumulato),
- igroscopicità (capacità di assorbire velocemente le molecole d’acqua dell’ambiente).
Inoltre hanno emissioni di sostanze tossiche nulle, o quanto meno minime e non generano contaminazioni di origine biologica.
La preferenza in bioedilizia viene data ai materiali di cui c’è buona disponibilità in natura e con buone capacità di essere riciclati.
Altro aspetto importante è dato anche dalla provenienza, che deve essere quanto più possibile “locale” in modo da ridurre anche l’inquinamento dovuto al trasporto. Ecco alcuni esempi.
Il sughero della Sardegna
Tra i materiali naturali da costruzione locali, il sughero sardo coniuga le proprietà isolanti, dal punto di vista termico e acustico, al gradevole impatto estetico.
Sarebbe auspicabile che ne venisse incentivata la lavorazione, considerato che l’Italia è il 3° produttore al mondo, con il 90% della produzione concentrata nel distretto di Calangianus, in Gallura, dove le aziende più grandi producono anche i vari pannelli e granulati per la bioedilizia.
Le case del futuro a Prato
Tra le novità del Regolamento Urbanistico del Comune di Prato anche la sperimentazione per l’utilizzo di scarti tessili per la coibentazione degli edifici, sia per nuove costruzioni che per ristrutturazioni. Abitazioni sostenibili, dunque, con il duplice vantaggio di riutilizzare rifiuti che diventano materiale ecologico.
Biomattoni in calce e canapa
I nuovi biocomposti che utilizzano la parte legnosa della canapa e un legante a base di calce offrono tutti i vantaggi in termini di
- isolamento termo-acustico,
- salubrità degli ambienti,
- ridottissimo impatto ambientale
- capacità di sottrarre biossido di carbonio all’atmosfera.
La canapa, infatti, è la pianta che produce più biomassa al mondo, assorbendo CO2 durante tutto il ciclo vitale.
Li produce Equilibrium, un’azienda che segnaliamo con piacere anche perché esempio virtuoso di “cervelli” che tornano in Italia (in controtendenza, una volta tanto!) e di quanto sia importante seguire i propri sogni.
Dedicheremo spazio, prossimamente, alla fibra di cellulosa, ottenuta dal riciclaggio e trasformazione della carta e ad altri materiali naturali che migliorano la classificazione energetica degli edifici.
salubrità degli ambienti, ridottissimo impatto ambientale e, in particolare, la capacità di sottrarre biossido di carbonio all’atmosfera. La canapa, infatti, è la pianta che produce più biomassa al mondo, assorbendo CO2 durante tutto il ciclo vitale