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Inquinamento acustico: nuove norme da aprile 2017

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Legislazione in materia acustica

inquinamento acustico nuove norme da aprile 2017 Cantiere in città

Il 19 aprile 2017 sono entrati in vigore due nuovi decreti legislativi, pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale il 4 aprile, in materia di tutela dell’ambiente esterno e dell’ambiente abitativo dall’inquinamento acustico.
Si tratta dei dei decreti legislativi n. 41 e n. 42 del 17 febbraio 2017.

Lo scopo di questi provvedimenti legislativi è quello di armonizzare la nostra normativa nazionale con quella dell’Unione Europea.

Le novità del Decreto n. 42 sulla tutela dall’inquinamento acustico

Il Decreto Legislativo n. 42 si intitola “Disposizioni in materia di armonizzazione della normativa nazionale in materia di inquinamento acustico, a norma dell’articolo 19, comma 2, lettere a), b), c), d), e), f) e h) della legge 30 ottobre 2014, n. 161”.

Tale decreto modifica e integra:

  • il D. lgs n. 194 del 2005 relativo alla gestione del rumore ambientale
  • la legge quadro n. 447 del 1995 sull’inquinamento acustico.

Quale formazione per l’esperto di inquinamento acustico?

Il decreto contiene anche un aggiornamento della disciplina relativa alla formazione della figura professionale di tecnico competente in materia di acustica.

In particolare sono disciplinati i seguenti aspetti:

  1. individuazione dei criteri generali per l’esercizio di questa professione
  2. formazione dell’elenco nominativo dei soggetti abilitati istituito presso il Ministero dell’Ambiente
  3. requisiti necessari per l’iscrizione a tale elenco.

Nella norma si precisa comunque che la professione di tecnico competente in acustica rientra tra quelle non organizzate in ordini e collegi, come prevede la Legge 4/2013.

Per essere abilitato alla professione di tecnico competente in acustica, il professionista deve possedere uno dei seguenti requisiti:

  1. aver superato un master universitario da 12 crediti, di cui almeno 3 di laboratori di acustica
  2. aver superato un corso in acustica, aver ottenuto 12 crediti universitari in materie di acustica
  3. aver conseguito il titolo di dottore di ricerca con una tesi in acustica ambientale.

Mappature acustiche obbligatorie per i Comuni

inquinamento acustico nuove norme da aprile 2017 Aereo in volo sopra città (foto ©YuriColleoni)
Aereo in volo sopra una città (foto ©YuriColleoni)

Il decreto introduce anche l’obbligo per i Comuni di redigere mappature acustiche. Queste mappature, redatte secondo i criteri della Direttiva Inspire (2007/2) devono essere approntate entro il 30 giugno 2017.

A partire dal 31 dicembre 2018 dovranno inoltre essere utilizzati per la determinazione del rumore i metodi comuni fissati dalla Direttiva 2002/49/CE.

Valutazione di impatto acustico tra varie infrastrutture e altre novità

Il decreto prevede inoltre che la valutazione di impatto acustico riguardante infrastrutture (come aeroporti, stazioni marittime, assi stradali e ferroviari, ecc.), debba considerare i casi di concorrenza tra le varie infrastrutture interessate.

Il provvedimento prevede ancora queste ulteriori novità:

  • l’emanazione di nuovi regolamenti per le sorgenti di rumore attualmente non considerate dalla normativa
  • l’aggiornamento della disciplina delle emissioni sonore prodotte nello svolgimento di attività sportive
  • l’aggiunta degli impianti eolici alla definizione di “sorgenti sonore fisse”.

Decreto n. 41 sulla tutela dall’inquinamento acustico

Il Decreto Legislativo n. 41 si intitola “Disposizioni per l’armonizzazione della normativa nazionale in materia di inquinamento acustico con la direttiva 2000/14/CE e con il regolamento (CE) n. 765/2008, a norma dell’articolo 19, comma 2, lettere i), l”.

Questo decreto non è particolarmente legato all’edilizia, ma è giunto in particolare a regolamentare alcune macchine operanti all’aperto e regolamentate dalla Direttiva 2000/14/CE.

Si tratta di quelle macchine importate da Paesi extracomunitari e messe in commercio nella distribuzione di dettaglio, per le quali non sia stata prodotta la certificazione e la marcatura CE.

La norma ha lo scopo di prevenire possibili procedure di infrazione nei confronti dell’Italia.

Per saperne di più: Decreto legislativo n.41; Decreto legislativo n.42

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