Intonaco armato e sue applicazioni
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L’intonaco armato è un’ottima soluzione di consolidamento di intonaci esistenti interessati da distacchi, applicabile sia su facciate esterne che su pareti interne.
Pertanto, se un edificio è interessato da un consistente quadro fessurativo o da fenomeni di decoesione dell’intonaco esistente, questa è la migliore soluzione applicabile in sede di ristrutturazione.
In caso di murature particolarmente degradate (dette in linguaggio tecnico “ammalorate“), come può accadere con paramenti di pietrame a sacco o in ciottoli disordinati, è opportuno stendere uno strato di intonaco armato su entrambe le facce della muratura utilizzando poi appositi connettori.
La rete porta intonaco per l’intonaco armato
L’intonaco armato viene applicato utilizzando un’apposita armatura a maglie fitte detta rete porta intonaco, che garantisce le necessarie resistenza meccanica e sicurezza sismica richieste.
Le aziende operanti nel settore hanno sviluppato oggi reti porta intonaco efficienti, performanti e a basso impatto.
La rete porta intonaco viene posizionata tra il supporto murario e lo strato di intonaco ed è in parte inglobata nello spessore di questo con lo scopo di distribuire in maniera uniforme gli sforzi sull’intera superficie.
La tecnologia fu introdotta già negli anni Ottanta e si serviva allora di reti metalliche elettrosaldate.
Ma ciò dava vita a fenomeni ossidativi dovuti a possibili infiltrazioni e all’azione di agenti atmosferici.
Negli ultimi anni questi materiali sono stati completamente soppiantatati da altri di origine plastica o derivati del vetro, proprio per prevenire queste problematiche.
Vendute in teli arrotolati, le reti porta intonaco devono svolgere la loro azione antifessurativa, garantendo al contempo leggerezza, flessibilità e sagomabilità.
Reti polimeriche e in fibra di vetro: differenze di materiali e uso
Le reti polimeriche, cioè di origine plastica, sono realizzate con un processo di estrusione (lavorazione per deformazione plastica eseguita su materiali metallici al fine di ottenere barre, tubi, profilati, ecc.) trasversale e longitudinale con le giunzioni tra le orditure stampate in tutt’uno senza intreccio o saldatura.
Le reti in filati di fibra di vetro sono invece particolarmente adatte a quelle situazioni dove, all’esigenza di rinforzo, bisogna coniugare anche una buona prestazione di isolamento termico (ad esempio con l’applicazione di un cappotto).
Queste reti sono realizzate con fili di fibra di vetro incollati tra loro con resina termoindurente e sono facilmente applicabili e adattabili anche a supporti dalla superficie irregolare.
Le case produttrici possono poi aggiungere ulteriori prestazioni, come quelle ignifughe ottenute aggiungendo additivi ritardanti al fuoco.
Intonaco armato, fasi di applicazione
La procedura di applicazione dell’intonaco armato su murature particolarmente ammalorate si esplica attraverso le seguenti fasi:
- rimozione dell’intonaco e della malta presente tra i giunti, su entrambe le facce della muratura
- applicazione del primo strato di intonaco (rinzaffo)
- esecuzione di fori passanti per consentire l’inserimento di connettori
- applicazione della rete su entrambe le facce della muratura
- inserimento dei connettori nei fori con esecuzione di iniezioni di resina per fissarli
- applicazione di un nuovo strato di intonaco.
La tecnologia dell’intonaco armato non richiede l’uso di un tipo di malta particolare; sarà quindi cura del progettista scegliere di volta in volta quella più adatta, in base alla muratura da ricoprire e ai materiali con cui è fatta la rete.
In ogni caso è buona norma applicare i teli sovrapponendoli di una decina di centimetri, in modo da garantire continuità alla struttura di supporto.