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Una macchina da scrivere per arredare la scrivania

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La macchina per scrivere, un oggetto cult del 20°secolo

Sulla paternità della macchina da scrivere esiste un lungo dibattito mai definitivamente esaurito.

Ernest Hemingway usava una macchina da scrivere Underwood.
Ernest Hemingway con la sua Underwood

Secondo il Science Museum di Londra, la prima macchina da scrivere è stata inventata e brevettata nel 1829 da William Austin Burt, anche se in realtà nel 1908 in Italia una macchina simile era già stata realizzata dall’inventore Pellegrino Turri.

Nel 1855, sempre un italiano, l’avvocato Giuseppe Ravizza realizzò il primo prototipo di macchina da scrivere effettivamente funzionale che permetteva allo scrittore di vedere il testo mentre lo stava digitando.

La rivoluzione della scrittura e del design

Da quel momento in poi la diffusione delle macchine per scrivere fu inarrestabile, portandole ad essere uno degli oggetti simbolo della prima metà del 20° secolo.

Nel corso degli anni, inoltre, la macchina per scrivere ha rivoluzionato modalità di scrittura e lettura, velocizzando la produzione delle case editrici e della stampa giornalistica.

La funzione della macchina per scrivere è strettamente legata alla letteratura del secolo scorso. Molte sono le leggende sugli scrittori e le loro macchine per scrivere. Ad esempio, Ernest Hemingway adorava la sua macchina Underwood, mentre Scott Fitzgerald era talmente geloso della sua macchina che sua moglie Zelda non poteva neanche sfiorarla.

Negli anni ‘90 la macchina per scrivere è stata definitivamente rimpiazzata dal personal computer, ma nonostante abbia perso la sua funzione principale, rimane sempre uno splendido oggetto di design, che può essere utilizzato per arredare il vostro studio o il vostro ufficio.

Come ogni oggetto industriale di culto del ventesimo secolo, le macchine da scrivere conservano ancora oggi intatto il loro fascino di oggetti unici, ogni modello con i propri suoni il proprio tocco, tra le migliaia che sono state prodotte alcune più di altre sono adatte per arredare la vostra scrivania.

Indro Montanelli batte sulla tastiera della sua Olivetti Lettera 22
Indro Montanelli e la sua Lettera 22

Si va dalle più vecchie come la Scholes and Glidden prodotta nel 1873 dalla sua atmosfera tipicamente ottocentesca fino alle molto più moderne ma comunque storiche Olivetti Lettera 22, passando per le mitiche Remington Standard o per la bellissima Woodstock no. 6.

Ottocentesche o anni ’70, le macchine da scrivere rappresentano un pezzo di storia del 900 e, se ben collocate nel vostro ufficio e nella vostra casa, possono conferire alla vostra scrivania quel carattere che nessun personal computer è in grado di replicare. La bellezza della macchina per scrivere non è solo nella sua forma ed estetica, ma nella sua capacità di rievocare un’epoca ormai tramontata.

Articolo scritto da:

Alessandro Rossi

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Alessandro Rossi, Chief Financial Officer (CFO) di CoContest. CoContest è la prima piattaforma al mondo di crowdsourcing dedicata al mercato dell’interior design, che permette a chiunque necessiti di idee progettuali per ristrutturare un appartamento o un locale di poter trovare la soluzione ideale in tempi rapidi e con costi contenuti.

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