Nuovo Decreto Terremoto dopo il sisma del Centro Italia
0 commentiDopo il decreto pubblicato per le operazioni post sisma dello scorso 24 agosto, il Governo ha dato il via libera anche al secondo decreto, destinato agli interventi necessari a seguito del sisma del 30 ottobre con epicentro nella zona di Norcia.
Sono stati stanziati inoltre nella Legge di Bilancio altri 47,5 milioni di euro per interventi antisismici e opere di messa in sicurezza del territorio e delle infrastrutture.
Il precedente decreto dettava le modalità previste per la ricostruzione con soluzioni differenti a seconda che il destinatario degli aiuti fosse pubblico o privato.
Era previsto un indennizzo pari al 100% dei danni subiti per:
- prime e seconde case e imprese ubicate all’interno del cratere del sisma
- previa dimostrazione del nesso di causalità, prime e seconde case site in borghi caratteristici e centri storici
- attività produttive fuori dal cratere.
Il nuovo sisma ha colpito un’area che apparentemente è la stessa duramente provata dal terremoto della scorsa estate, ma in realtà estesa a molte altre zone, ampliando a dismisura il numero di persone che necessitano di aiuto.
Il testo del nuovo decreto terremoto ha infatti dovuto ridefinire il cratere del sisma, aggiungendo ai 62 Comuni già individuati gli altri che sono stati interessati dalla calamità naturale.
Fermo restando quindi l’aiuto da portare a chi ha davvero perso tutto, saranno molte di più le persone che avranno bisogno di assistenza e agevolazioni.
Il Decreto – legge recante “Nuovi interventi urgenti in favore delle popolazioni e dei territori interessati dagli eventi sismici del 2016” prevede 4 fasi di intervento:
- la fase dell’immediata emergenza, un periodo limitato, in cui gli sfollati che potranno dovranno lasciare il territorio
- una seconda fase, di “sacrificio”, in cui saranno utilizzati per le popolazioni colpite dei container da acquistare per via telematica
- la terza fase, per cui saranno necessari almeno 5 – 6 mesi, durante i quali dovranno essere costruite più confortevoli casette prefabbricate
- infine, la fase di ricostruzione dei territori colpiti.
Queste sono invece le misure previste per aiutare le popolazioni e sostenere le economie danneggiate:
- assistenza per tutti i Comuni colpiti
- incentivi alle imprese agricole
- contributo agli agricoltori
- corsia veloce per la ricostruzione degli edifici delle imprese
- procedure semplificate per acquisire strutture e attrezzature.
Per le imprese le cui strutture sono state danneggiate in maniera lieve dal sisma, sono previste le stesse misure introdotte dal primo decreto, ovvero gli imprenditori potranno intervenire subito sugli edifici, dopo aver fatto redigere una perizia asseverata sui danni da un professionista abilitato. In questo modo, le ditte potranno arginare almeno in parte una delle conseguenze del terremoto, quella economica.
I Comuni delle quattro Regioni interessate potranno inoltre assumere nuovo personale tecnico amministrativo a tempo determinato per far fronte all’emergenza, entro un numero complessivo di 350 unità. Gli stessi enti avranno carta bianca per attuare interventi urgenti finalizzati a preservare la pubblica incolumità, per i quali potranno utilizzare i procedimenti d’urgenza. In particolare, ci sarà la possibilità di agire con procedure semplificate sui beni culturali e paesaggistici.
Sono previste anche delle misure volte a impedire le infiltrazioni criminali negli appalti per la ricostruzione, attraverso un rafforzamento dei sistemi di controllo e prevenzione.
Il nuovo decreto terremoto dovrà seguire comunque il suo naturale iter per la conversione in legge, per cui l’entrata in vigore non potrà avvenire prima della fine del mese o l’inizio del prossimo.