Pavimenti vinilici: il PVC, una soluzione alternativa
0 commentiL’impatto visivo di una pavimentazione è estremamente importante: da questo punto di vista i pavimenti vinilici (PVC) rappresentano davvero un’alternativa da prendere in considerazione.
Hanno caratteristiche interessanti e un prezzo piuttosto economico, che li rendono decisamente accattivanti.
Questa tipologia di pavimentazione è da molto tempo diffusa in edilizia, ma veniva impiegata perlopiù in ambito industriale o per negozi e uffici, mentre da qualche anno ha fatto il suo ingresso negli ambienti domestici.
Vantaggi e svantaggi dei pavimenti vinilici
La sigla PVC sta per policloruro di vinile e indica un materiale versatile che trova diversi impieghi in edilizia.
Tra le sue caratteristiche positive ci sono resistenza ed elasticità. Utilizzato quindi come pavimentazione, non è soggetto a deformazioni a seguito di calpestio anche frequente.
Altri punti a sua favore sono la facilità di posa in opera e la semplicità di manutenzione. Per la posa in opera si può addirittura pensare di agire in autonomia, senza rivolgersi a un installatore esperto, grazie a soluzioni di facile applicazione disponibili in commercio. Naturalmente è necessario un minimo di manualità e una certa precisione.
Il vinile si può posare anche su riscaldamento a pavimento ed essendo molto sottile rappresenta un’ottima soluzione per rinnovare un pavimento senza rimuovere quello preesistente.
La sua resistenza all’acqua lo rende inoltre ideale per ambienti umidi come bagni e cucine.
Anche la resa estetica è notevolmente migliorata. Oggi è possibile scegliere, oltre a numerose nuances e colorazioni, anche texture che imitano altri materiali, come legno e pietre.
Naturalmente, a fronte di numerosi vantaggi, il PVC presenta anche i suoi difetti. Si tratta di un materiale plastico che non può certamente essere definito ecologico e anche la colla usata per la posa può essere tossica. A questo proposito si può però dire che esistono soluzioni flottanti a incastro che consentono una posa a secco.
Tipologie di pavimenti in PVC
In commercio è possibile trovare diverse versioni di pavimenti vinilici. Uno dei più diffusi è il pavimento vinilico autoadesivo, perché la posa in opera è davvero semplice da effettuare in fai da te.
Il pavimento vinilico multistrato è invece venduto in lame o quadrotti, facili da accostare e posare grazie agli incastri laterali di cui sono dotati.
Esistono anche pavimenti vinilici dalla struttura composita. In questo caso le piastrelle sono formate non solo da PVC ma presentano nella composizione anche altri materiali.
Pulizia e manutenzione
Come detto, la resa estetica di un pavimento vinilico può essere oggi eccellente. E’ importante però sottoporlo a una adeguata pulizia e manutenzione per mantenerla inalterata nel tempo.
Per fortuna, la pulizia quotidiana non richiede particolari accorgimenti o macchinari. Basta provvedere a rimuovere la polvere e lavare con un detersivo delicato.
Si consiglia soltanto di non abbondare con l’acqua, per evitare infiltrazioni che potrebbero provocare il sollevamento di qualche lembo della pavimentazione.
Dove utilizzare i pavimenti vinilici (PVC)
Come detto in precedenza, i pavimenti vinilici resistono bene all’acqua, per cui uno degli ambienti in cui è possibile utilizzarli sono proprio bagni e cucine.
Anzi, se desiderate un effetto legno per questi ambienti, ma temete la delicatezza del parquet, potete proprio optare per una soluzione di questo tipo.
Visto che il PVC è un materiale particolarmente resistente a urti e calpestio, potete metterlo nei locali più frequentati della casa, come il soggiorno, o di transito, come il corridoio.