Piano Operativo di Sicurezza POS nei luoghi di lavoro
0 commentiCos’è il Piano Operativo di Sicurezza?
Il Piano Operativo di Sicurezza (POS) è un adempimento previsto dal d. lgs 81/2008, Testo Unico per la sicurezza nei luoghi di lavoro.
Si tratta di un documento che deve essere
obbligatoriamente redatto da ogni impresa edile, prima di iniziare le attività lavorative in un cantiere.
A differenza del Piano di Sicurezza e di Coordinamento, che in alcuni casi si può non redigere, il POS è quindi un documento sempre previsto.
Argomenti trattati nel POS
- valutazione dei rischi a cui i dipendenti dell’impresa sono sottoposti
- misure di prevenzione e protezione da adottare affinchè tali rischi siano eliminati o perlomeno ridotti al minimo
- organizzazione del lavoro di impresa, relativamente a lavorazioni, macchine, attrezzature impiegate, ecc..
Contenuti minimi del Piano Operativo di Sicurezza – POS
I contenuti minimi del Piano Operativo di Sicurezza sono stabiliti dall’allegato XV del d. lgs 81/2008.
Riguardano in primo luogo i dati identificativi dell’impresa, che comprendono:
- nominativo del datore di lavoro, con indicazione dell’indirizzo dell’azienda e dei numeri telefonici della sede legale e degli uffici di cantiere
- descrizione dell’attività e delle singole lavorazioni svolte in cantiere dall’impresa e dai lavoratori autonomi subaffidatari
- nominativo del rappresentante per la sicurezza, laddove nominato
- nominativi degli addetti al pronto soccorso, antincendio ed evacuazione dei lavoratori e alla gestione di tutte le emergenze possibili in cantiere
- nominativo del medico competente, se previsto
- nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione
- nominativi del direttore tecnico di cantiere e del capocantiere
- numero dei lavoratori dipendenti dell’impresa e le loro qualifiche, nonché dei lavoratori autonomi presenti in cantiere.
Altri contenuti previsti dal Piano Operativo di Sicurezza
- diverse mansioni relative alla sicurezza svolte dalle figure da questa nominate allo scopo
- descrizione dell’attività di cantiere, delle modalità organizzative e dei turni di lavoro
- elenco dei ponteggi e di tutte le strutture provvisionali, delle macchine e delle attrezzature utilizzate in cantiere
- elenco delle sostanze e delle miscele pericolose utilizzate in cantiere con le relative schede di sicurezza
- esito del rapporto di valutazione del rumore
- individuazione delle misure preventive e protettive con cui integrare quelle previste dal Piano di Sicurezza e Coordinamento, quando previsto
- procedure complementari e di dettaglio, richieste dal PSC quando previsto
- elenco dei dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere
- documentazione relativa alla formazione dei lavoratori occupati in cantiere.
Come si redige il Piano Operativo di Sicurezza
Con il Decreto Ministeriale 9 settembre 2014 è stato introdotto un modello standardizzato per la redazione del Piano Operativo di Sicurezza.
Si tratta di una modulistica che ha lo scopo di rendere più semplici gli adempimenti, senza però ridurre la tutela per gli addetti operanti in cantiere.
Il titolare dell’impresa può quindi scegliere se redigere il Piano:
- con modello classico
- con modello semplificato.
La scelta è soggettiva e non dipende né dalla tipologia ed entità del cantiere, né dal tipo di lavorazioni previste.