Porte pieghevoli a libro o a soffietto
0 commentiIn situazioni in cui non c’è molto spazio a disposizione le porte pieghevoli possono rappresentare una buona soluzione per non occupare troppa superficie.
Esistono due tipi di porte pieghevoli a libro e a soffietto.
La porta a libro presenta un’anta divisa in due o tre parti, che si apre attraverso lo scorrimento su una guida ripiegandosi su di un perno e occupando così poco più del perimetro del telaio del vano.
La porta a soffietto, invece, si apre sempre scorrendo su una guida, ma in questo caso l’anta è costituita da una serie di aste verticali che si piegano a zig zag su se stesse e si impacchettano su uno dei lati della porta.
Dal punto di vista delle dimensioni questo tipo di porte non presentano alcuna limitazione, in quanto possono essere utilizzate anche per coprire vani di ampiezza superiore ai tradizionali 90 cm o 180 cm, a seconda delle soluzioni ad anta singola o ad anta doppia.
A livello di misure, l’unica differenza rispetto all’anta tradizionale è che quella a soffietto deve avere un leggero aggio in più, cioè deve essere un po’ più corta, in modo da evitare di toccare il pavimento e creare un leggero attrito.
Al momento di scegliere l’uno o l’altro tipo, bisogna fare alcune considerazioni di carattere estetico e funzionale.
Per prima cosa, bisogna interrogarsi sul luogo in cui la porta dovrà essere installata e su quale sarà a frequenza di utilizzo.
Dal punto di vista estetico infatti una porta a libro, quando è chiusa, è pressoché uguale a una comune porta a battente.
Le singole parti in cui si piega, in posizione di chiusura, sono rette e rigide come quelle di qualunque porta e come queste possono essere in legno, laminato, alluminio, vetro o altri materiali, presentare inserti in materiali differenti, essere laccate lucide o opache e così via.
Le aste verticali di una porta a soffietto sono invece in genere realizzate in materiale plastico, spesso PVC, e qualitativamente oltre che esteticamente di valore inferiore rispetto a una porta a libro. Sono infatti utilizzate frequentemente per la chiusura di spazi secondari e di minore importanza, come locali di sgombero o sottoscala.
Ne consegue che la porta a libro può avere costi anche abbastanza elevati, analoghi a quelli di una porta tradizionale.
Il prezzo varia in funzione delle dimensioni, del numero di parti che la compongono, del materiale di cui è fatta o dell’integrazione tra vari materiali utilizzati, dei sistemi di chiusura e, naturalmente, anche dal nome e dal prestigio della casa produttrice.
Ad esempio, un modello in legno e vetro da utilizzare per separare una cucina dal soggiorno può costare dai 500 euro in su. Per i modelli con telaio in alluminio e tamponatura in vetro si possono superare i 1.000 euro.
I costi delle porte a soffietto sono invece di molto inferiori e vanno dai 30 euro a salire, passando a soluzioni qualitativamente di livello un po’ migliore.
Il ricorso alle porte pieghevoli può essere molto utile laddove l’inserimento di una porta scorrevole potrebbe essere più difficoltoso.
L’installazione di una porta pieghevole, a libro o a soffietto, è infatti molto semplice anche in fase di sostituzione di porte esistenti e si può realizzare in fai da te senza difficoltà. E’ possibile infatti mantenere lo stesso telaio e spesso anche le stessa serratura.
Solo sul lato dove la porta a battente era incardinata con le cerniere, bisognerà provvedere a sostituirle con il kit di montaggio specifico per le porte pieghevoli.
Inoltre, poiché la porta pieghevole scorre lungo una guida, di solito in alluminio, nella quale passano i ganci dell’anta, questa andrà avvitata nella parte inferiore dello stipite in alto.
Tutto il kit di installazione, comprensivo della guida, viene venduto con la porta, per chi intenda effettuare una sostituzione di questo tipo in fai da te.