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Raccolta differenziata: perchè è importante?

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Raccolta differenziata: materiali di riciclo e simboli per il corretto smaltimento dei rifiuti

borse per raccolta differenziata: vetro, plastica, carta

Nel non troppo lontano 1975, il Consiglio della Comunità Europea ha emanato una direttiva che ha di fatto modificato il nostro modo di gestire i rifiuti e, di conseguenza, lo smaltimento degli stessi, introducendo il concetto di raccolta differenziata.

La direttiva in questione è la 75/442 (ad oggi sostituita ed integrata con nuove disposizioni in materia).

E’ stata emanata in seguito all’abuso scellerato di siti destinati allo sversamento abusivo di rifiuti che contribuiscono ad uccidere il nostro pianeta ed i suoi abitanti, anno dopo anno.

Un sacchetto alla volta, un rifiuto speciale alla volta, la terra è stata poco a poco avvelenata, trasformandosi in una vera e propria discarica a cielo aperto.

Persino le piante generate da quella stessa terra stavano assumendo i connotati di un killer silenzioso. Questo morbo, pronto a mietere vittime coi suoi veleni tossici, ha cominciato a generare tumori in chiunque si cibava dei frutti nati dal suo grembo.

Purtroppo i tempi di cui il Consiglio della CEE ha avuto bisogno, uniti a quelli che sono serviti all’uomo per rendersi conto della criticità della situazione, hanno aggravato ulteriormente la salute del nostro pianeta.

Questo ha costretto i cittadini ad affrettarsi nell’apprendere e nel mettere in pratica il più rapidamente possibile ogni normativa concepita per la salvaguardia dell’ambiente.

Alla luce di tutto ciò risulta sin troppo lampante l‘importanza di una giusta e mirata conoscenza delle tecniche di riciclo, di compostaggio, di smaltimento, di raccolta e differenziazione dei rifiuti urbani.

Il nostro contributo di cittadini

Tutti i cittadini sono chiamati a fornire il proprio personale contributo nella prima fase di questo ciclo in grado di dare nuova vita ai rifiuti.

Rielaborando i materiali è possibile ottenerne di nuovi per permettere loro di rinnovare la propria utilità per i consumatori.

Di seguito andremo ad elencare e descrivere ogni singolo materiale destinato alla raccolta differenziata, specificandone il simbolo che lo contraddistingue e soffermandoci anche sul ciclo di lavorazione a

raccolta differenziata, tabella dei simboli che indicano i vari materiali

l quale sarà sottoposto per riacquistare nuova vita.

In particolare, i materiali di cui andremo a trattare sono: vetro, carta, organico, metallo, plastica, indifferenziato, i RUP (rifiuti urbani pericolosi), I RAEE (rifiuti risultanti da apparecchiature elettriche ed elettroniche), rifiuti ingombranti, pile, olii vegetali, farmaci ed abiti usati. 

Ognuno di questi differenti materiali, dopo essere stato sottoposto ad uno specifico ciclo di lavorazione, può trasformarsi negli oggetti più disparati, talvolta addirittura sorprendenti. 

VETRO

Il vetro è contrassegnato dal simbolo che rappresenta un cerchio con all’interno la sigla VE.
SI: contenitori di vetro (bicchieri, bottiglie, flaconi, ecc);
NO: ceramica, porcellana, specchi, occhiali, lattine o barattoli con contenuti pericolosi (benzina, vernici, solventi, ecc) e, in generale, tutto ciò che non è vetro.

COME: pulire e sciacquare i contenitori di vetro, eliminare tappi di metallo o plastica prima di riporli negli appositi contenitori.
Il vetro viene dapprima accumulato nei cassonetti o nelle campane. Viene poi prelevato dall’azienda incaricata dello smaltimento dei rifiuti e trasportato in un impianto di selezione, nel quale viene separato da eventuali altri metalli presenti e poi frantumato.
In seguito alla frantumazione, il cosiddetto rottame di vetro viene inviato alle vetrerie che lo fonderanno e gli daranno nuova forma.

Da un quintale di vetro riciclato si ricava esattamente un quintale di nuovo vetro, con un risparmio enorme di energia. 

CARTA E CARTONE

La carta è contrassegnata dal simbolo che rappresenta un cerchio con all’interno la sigla CA.
SI: libri, quaderni, giornali, carta per stampante, cartapesta, imballaggi di cartone, riviste, ecc.
NO: bicchieri e piatti di carta, carta plastificata, cartoni unti (ad esempio quelli delle pizze) ecc.
COME: ripiegare le scatole di cartone per ridurre al minimo il volume.

La carta viene depositata nei cassonetti adibiti alla raccolta differenziata della stessa.
In seguito viene prelevata  e trasportata presso gli impianti di selezione dove verrà suddivisa a seconda della tipologia, pressata ed inviata successivamente alle cartiere.
Qui la carta subirà un ulteriore processo di lavorazione: sarà ridotta in poltiglia, mescolata ad acqua calda e a cellulosa vergine per dar vita a quaderni, libri, riviste e giornali.

Ogni dieci tonnellate di carta riciclata si evita l’abbattimento di 150 alberi. 

ORGANICO

L’organico, essendo un insieme di scarti alimentari o di altro genere, non è contrassegnato da alcun simbolo.
SI: scarti alimentari, vegetali, fondi di caffè, filtri di tè e qualunque altro materiale umido.
NO: qualsiasi rifiuto di natura non organica, inclusi rifiuti liquidi come olio o grasso, che vanno smaltiti a parte.

COME: per chi possiede un giardino di dimensione adatte, il compostaggio può essere praticato anche utilizzando la terra. Per chi non può usufruire del compostaggio domestico, i rifiuti organici devono essere riposti in appositi sacchetti messi a disposizione dal comune di residenza.
Successivamente alla raccolta, l’organico viene trasferito negli appositi impianti di compostaggio, dove subirà un processo di decomposizione controllata ed accelerata per trasformarsi in concime.

I rifiuti organici a questo punto potranno fungere da concime per orti e giardini. 

METALLI

Il metallo è contrassegnato da due simboli che rappresentano un cerchio con all’interno la sigla AL (alluminio) e ACC (acciaio).
SI: materiali di acciaio o alluminio, lattine, contenitori di alluminio per alimenti, ecc.
NO: qualunque materiale che non sia di acciaio o alluminio, pile, batterie, olio, vernici, ecc.

COME: risciacquare i contenitori prima di riporli i facendo attenzione ai bordi taglienti.
Dopo la raccolta, i rifiuti di metallo verranno inviati dalla ditta adibita al riciclo insieme alla plastica e al vetro in appositi impianti di selezione. Qui, grazie a sistemi magnetici e meccanici, verranno separati da tutto ciò che non è materiale metallico.
Successivamente saranno inviati ad altri impianti per essere sottoposti a fusione ad alte temperature in modo tale da reintrodurli nel ciclo di produttività e da dare agli stessi nuova vita.

I rifiuti metallici possono trasformarsi in elettrodomestici, complementi d’arredo o utensili di varia natura.

PLASTICA

La plastica è contrassegnata dai simboli che rappresentano un cerchio con all’interno le sigle PET (polietilentereftalato), PE (polietilene), PVC (polivinilcloruro), PP (polipropilene) e PS (polistirolo).
SI: tutti i prodotti indicati con le sigle PET, PE, PVC, PP e PS, bottiglie d’acqua naturale o minerale, bottiglie di bibite, sacchetti di plastica, contenitori di metallo, ecc.
NO: qualunque tipo di rifiuto che non sia composto da materiale plastico, da acciaio o alluminio (gommapiuma, gomma, ecc).

COME: comprimere i contenitori per ridurne il volume, sciacquare eventualmente il tutto per evitare che i rifiuti organici si mescolino con quelli plastici.
I rifiuti di plastica e metallo vengono raccolti  e trasportati in appositi impianti di selezione. Qui subiranno un processo di separazione mediante meccanismi magnetici per essere separati dai materiali metallici. Verranno poi suddivisi a seconda delle varie qualità di plastica (PET, PE, PVC, PP e PS).
In seguito saranno sottoposti ad un processo di macinazione e lavaggio per essere infine trasferiti in appositi impianti dove potranno avere nuova vita.

Dalla plastica è possibile ricavare numerosi oggetti varie tipologie di tessuto, come il pile o il poliestere, creare maglioni, tappeti, ecc.

INDIFFERENZIATA

L’indifferenziato è contrassegnato dal simbolo che rappresenta un cerchio con all’interno la sigla PI (materiali poliaccoppiati).
SI: ogni tipo di materiale che non rientra nell’elenco precedente e quindi qualunque rifiuto che non è possibile differenziare (mozziconi di sigaretta, cartoni della pizza, pannolini, giocattoli non elettronici, ecc).
NO: rifiuti che possono essere destinati alla raccolta differenziata, rifiuti di vetro, carta, plastica, metallo, rifiuti organici, rifiuti ingombranti, olio, ecc.

COME: utilizzare buste ed involucri ed assicurarsi che siano ben chiusi. Accertarsi anche che non vi siano rifiuti che possono indirettamente arrecare danno agli operatori ecologici. 
I rifiuti indifferenziati non possono essere riciclati, essi rappresentano circa il 21% dei rifiuti domestici e non possono essere destinati ad avere nuova vita. Bisogna prestare particolare attenzione a tali rifiuti.
La disinformazione porta a far confluire inopportunamente nei sacchetti dell’indifferenziata una gran quantità di materiali. La maggior parte di essi potrebbero essere destinati ad essere sottoposti a specifici cicli di lavorazione per permettere loro di essere trasformati in materiali nuovamente utili.

RUP – RIFIUTI URBANI PERICOLOSI

I RUP (rifiuti urbani pericolosi) sono materiali contenenti sostanze infiammabili, tossiche, corrosive o esplosive. Sono contrassegnati da vari simboli di colore arancione e di forma quadrata. All’interno di questi riquadri sono contenuti a loro volta ulteriori simboli atti ad indicare il grado e la tipologia di pericolo a cui bisogna far attenzione: teschio (rifiuti tossici); fiamma (rifiuti infiammabili); esplosione (rifiuti esplosivi); pesce morto nel lago (rifiuti nocivi per l’ambiente); fiala che versa delle gocce su di una mano o su altro materiale (rifiuti corrosivi); croce di Sant’Andrea (rifiuti nocivi o irritanti). 
SI: solventi, coloranti, vernici, olio per motore, pile e batterie e qualunque materiale che riporti i simboli sopraindicati.
COME: questi rifiuti pericolosi devono essere sempre depositati personalmente presso le stazioni ecologiche.

RAEE – APPARECCHI O COMPONENTI ELETTRICI E ELETTRONICI

I RAEE rappresentano una fetta importante dei rifiuti che singolarmente riusciamo ad accumulare. E’ importante smaltirli nel modo giusto per evitare che possano causare danni alla salute. Molti di essi, infatti, contengono sostanze tossiche per l’uomo e per l’ambiente come cadmio, mercurio, cromo ecc.
SI: RAEE di grandi dimensioni: frigoriferi, TV, PC, aspirapolvere, microonde, ecc.
SI: RAEE di piccole dimensioni: telefoni cellulari a batteria, asciugacapelli, calcolatrici, frullatori, tostapane, ecc.
COME: si raccomanda di depositare i RAEE direttamente alla stazione ecologica più vicina o, eventualmente, richiedere il ritiro presso il proprio domicilio.

INGOMBRANTI

I rifiuti ingombranti, se abbandonati, possono causare degrado ambientale e quindi devono essere trasportati presso le stazioni ecologiche. E’ possibile anche richiedere il servizio di ritiro a domicilio.
SI: rifiuti domestici generici di grandi dimensioni: poltrone, divani, tavoli, sedie, ecc.
SI: rifiuti risultanti da apparecchiature elettriche ed elettroniche di grandi dimensioni: lavatrice, frigorifero, ecc.
SI: potature da giardino e sfalci: tronchi, residui derivanti dall’attività di giardinaggio, ecc.

BATTERIE, OLII ESAUSTI, ABITI USATI

Le pile sono un rifiuto non recuperabile e pericoloso in quanto contengono materiali tossici come cadmio o piombo. Gli olii vegetali sono, invece, un rifiuto recuperabile da non disperdere nell’ambiente in quanto potrebbero compromettere gli impianti di depurazione cittadini se versati nelle fognature.
Pile, batterie ed olii vegetali devono essere necessariamente portati alle stazioni ecologiche, data la loro pericolosità. Gli abiti usati, al contrario, possono essere riposti in sacchi e depositati presso i cassonetti che si trovano su tutto il territorio cittadino in modo tale da essere riutilizzati.

Stazioni ecologiche/isole ecologiche/ecocentri dislocati sul territorio

Le stazioni ecologiche che sono dislocate sul territorio costituiscono un aiuto ulteriore per il cittadino e per la corretta raccolta differenziata dei rifiuti.
Costituiscono infatti un’integrazione rispetto al lavoro di differenziazione che deve cominciare necessariamente dall’interno delle mura domestiche.

Presso le stazioni ecologiche possono essere depositati differenti tipi di rifiuti urbani, ingombranti, derivanti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, rifiuti speciali o pericolosi.
Il servizio è gratuito, presso ogni stazione ecologica è presente un operatore che potrà coadiuvare i cittadini nelle operazioni di deposito nei cassonetti.

Tale servizio è rivolto prevalentemente ad utenti che producono rifiuti nelle proprie mura domestiche.
Per coloro che gestiscono esercizi commerciali, le tipologie di rifiuti che possono essere depositate presso le stazioni ecologiche sono, al contrario, limitate.

Perché è importante la raccolta differenziata?

raccolta differenziata fa felice il mondoDifferenziare rappresenta un atto dovuto nei confronti del nostro pianeta e, più nello specifico, nei confronti del nostro territorio cittadino.

In tutti i comuni d’Italia è prevista la raccolta differenziata. Essa varia a seconda del territorio e può essere organizzata con il ritiro porta o porta o con il trasporto manuale presso i cassonetti più vicini alla propria area di residenza.

Contribuire alle operazioni di differenziazione dei rifiuti per permettere il conseguente smaltimento o riciclo rappresenta un regalo che noi stessi facciamo ai nostri figli.

E’ importante insegnare loro a rispettare la natura e l’ambiente e per donare ai posteri un futuro migliore fatto di minore inquinamento e di minori immissioni di sostanze tossiche nell’atmosfera.

In sintesi, la raccolta differenziata è vita!

Articolo scritto da:

Antonio Massari

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Geometra iscritto al Collegio Provinciale di Roma. Esperienza e capacità tecnica per tutte le fasi della ristrutturazione edilizia (capitolato lavori, computo metrico, progetto, direzione lavori), aggiornamenti catastali, certificazioni energetiche, perizie. www.geometraantoniomassari.it.

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