Relining per riparare l’impianto idraulico

Cos’è il relining?

A volte una semplice perdita nelle tubazioni può essere sintomo di un problema grave che richiede il completo rifacimento di un impianto idrico o fognario. Ma senza arrivare a questo, anche un intervento locale può richiedere rotture e demolizioni perché il tubo possa essere riparato.

Lavori di questo genere provocano molti disagi a chi abita la casa interessata, perché richiedono interventi invasivi per sostituire le tubazioni danneggiate.

Da un po’ di tempo, però, sta prendendo piede anche da noi un nuovo sistema nato in nord Europa che consente di riparare l’impianto senza demolizioni o scavi.

Si tratta del relining, detto anche No Dig (nessuno scavo). E’ infatti il metodo che ripara le tubazioni di un impianto idrico riducendo o evitando del tutto le opere di scavo e demolizione per i lavori.

Può essere utilizzato sia per impianti idraulici sia per impianti fognari, per condutture vecchie, pericolose ma anche per canalette in mattoni.

Vediamo come funziona questo nuovo metodo di lunga durata

Un intervento di relining per l’impianto idrico prevede l’introduzione di un macchinario, attraverso gli accessi disponibili alle tubazioni, e l’applicazione di una resina termoplastica allo scopo di riparare i punti danneggiati.

Questo materiale plastico, applicato sulle superfici deteriorate, tende poi a solidificarsi, diventando alla fine una sorta di nuova tubazione formata all’interno di quella esistente e in grado di resistere agli agenti chimici e all’usura del tempo. Un lavoro di questo tipo è garantito infatti fino a 50 anni.

Le due fasi di videoispezione dell’impianto idrico

Prima di intervenire, però, è importante effettuare un’accurata fase di studio preliminare, attraverso una videoispezione che individui con esattezza il punto danneggiato della tubazione e il grado di danno subìto.

Altra operazione preliminare consiste nella rimozione di tutti i depositi accumulati nei tubi, fondamentale affinché il materiale plastico attecchisca alla perfezione.

Al termine dell’intervento vero e proprio, infine, è necessario procedere a una nuova videoispezione per verificare che il lavoro sia andato a buon fine.

L’operazione sull’impianto fognario

Nel caso invece degli impianti fognari, l’intervento si fa inserendo nelle vecchie condotte una guaina in fibra di vetro rivestito di una resina epossidica.

In seguito si inserisce nelle tubazioni vapore caldo ad alta pressione allo scopo di far aderire la guaina perfettamente alle pareti e restituire un condotto in perfette condizioni.

I vantaggi del relining per riparare l’impianto idraulico

L’utilizzo di accessi già esistenti contribuisce a impedire forature di muri, pareti e solai e a mantenere quindi integra l’abitazione.

L’assenza di scavi e demolizioni evita anche la propagazione del rumore durante i lavori, cosa molto apprezzata soprattutto in ambito condominiale.

La mancata formazione di macerie e detriti significa anche non far sollevare polvere, aspetto particolarmente importante in luoghi in cui sono presenti soggetti allergici.

La riduzione dei lavori accessori necessari, infine, fa sì che l’opera possa essere portata a termine in breve tempo, rispetto ai metodi tradizionali che prevedono tempi piuttosto lunghi.

Come si quantifica il costo del relining per la riparazione di un impianto idraulico?

Il costo di un intervento di relining viene calcolato al metro lineare e può dipendere da vari fattori, come:

• materiale utilizzato per formare la guaina interna
• difficoltà dell’intervento
• stato in cui si trovano le tubazioni
• dimensioni delle tubazioni

Chi svolge gli interventi di relining?

Un intervento di questo tipo deve essere svolto soltanto da professionisti qualificati, dotati delle attrezzature opportune, comprese quelle necessarie per le ispezioni preliminari.

Il consiglio è quindi quello di rivolgervi sempre a ditte specializzate che vi presentino un preventivo dettagliato, comprensivo non solo dei costi, ma anche dell’elenco di tutte le fasi di lavorazione che saranno svolte.