Bagno cieco: come renderlo luminoso?
0 commentiI difetti del bagno cieco
Il bagno cieco è spesso considerato una soluzione di ripiego, da utilizzare unicamente nel caso in cui sia necessario realizzare un secondo locale di servizio.
In una abitazione inizialmente progettata per avere un solo bagno è infatti molto difficile avere la possibilità di aprire una nuova finestra. Uno degli spazi utilizzati più di frequente per realizzare il bagno cieco è poi il locale inizialmente destinato a ripostiglio e quindi privo di aperture verso l’esterno.
In un bagno di questo tipo, l’illuminazione risulta quindi carente come pure l’areazione, per la quale deve essere previsto un impianto apposito, obbligatorio per legge.
L’impianto di aerazione forzata deve aspirare l’aria impregnata di vapore e cattivi odori e reimmettere aria pulita, per evitare la formazione di muffa e condensa.
Insomma, un bagno privo di finestre non è molto apprezzato e la sua presenza è giustificata unicamente dalla necessità.
Eppure, con le giuste soluzioni progettuali, è possibile illuminare adeguatamente un bagno cieco senza far rimpiangere la presenza di una finestra.
Illuminare il bagno senza finestre attraverso le pareti
Una soluzione abbastanza diffusa per illuminare in maniera naturale il bagno cieco è quella di sfruttare la luce proveniente delle stanze adiacenti.
I materiali da utilizzare a questo scopo sono diversi:
- il tradizionale vetro, magari in versione opacizzata
- i mattoni di vetrocemento
- il policarbonato, materiale plastico leggero e più economico rispetto ai precedenti.
Si può realizzare l’intera parete con questi materiali, oppure limitarsi a includere nelle pareti in muratura degli inserti attraverso cui far filtrare la giusta quantità di luce.
Illuminazione artificiale del bagno cieco
L’illuminazione artificiale del bagno senza finestre deve essere particolarmente curata e presupporre un certo numero di apparecchi, visto che bisognerà sopperire all’assenza della luce naturale.
Un buon progetto illuminotecnico sarà importante per rendere il bagno sufficientemente accogliente e togliergli quell’aria di ambiente di servizio.
L’impianto di illuminazione ideale prevede un punto luce a soffitto e uno a parete, in corrispondenza dello specchio del lavabo.
In alternativa, e soprattutto se i soffitti sono bassi, è possibile disporre più applique a parete. Sono molto funzionali anche i faretti, sia quelli incassati a soffitto che quelli posizionati intorno allo specchio.
Un soffitto luminoso per il bagno cieco
Una soluzione alternativa alla classica illuminazione è il soffitto teso retroilluminato.
Questo tipo di controsoffitto è realizzato con materiali quali il barrisol o il PVC da tagliare su misura a seconda delle dimensioni dell’ambiente.
Nella parte nascosta vengono posti gli apparecchi per l’illuminazione e quindi la luce pioverà dall’alto e illuminerà l’ambiente in maniera diffusa, proprio come avviene per quella naturale.
Con questa soluzione si potranno usare anche colori scuri per arredare il bagno, perché la luce sicuramente non difetterà.
Come arredare un bagno senza finestre
Per rendere più luminoso un bagno cieco è importante anche arredarlo nella maniera giusta. Il primo aspetto da valutare per sopperire alla mancanza di luce naturale è quindi la scelta dei colori da utilizzare per pareti e rivestimenti.
Sono senz’altro da preferire il bianco e tutti i colori molto chiari, anche se qualche punta di giallo e arancione può essere utile per offrire luminosità.
Analogamente, sono da scegliere colori chiari per le ceramiche dei sanitari e nuances delicate per i mobili. Se invece si preferisce usare le essenze, quelle migliori sono rovere, abete e frassino.
Molto importante è la presenza degli specchi perché, oltre a riflettere la luce e quindi aumentarne la quantità, contribuiscono a dare maggiore profondità agli spazi e farli apparire più grandi.
Sul lavabo va quindi messo uno specchio di dimensioni generose, ma la posizione ideale sarebbe di fronte alla porta di ingresso.
Per sapere tutto su quali sanitari scegliere e come arredare e illuminare il bagno leggi i post dell’arch. Carmen Granata