Il riscaldamento a soffitto: vantaggi e svantaggi
0 commentiCome funziona il riscaldamento a soffitto
L’aria calda, come è noto, tende a salire dal basso verso l’alto. Come si concilia questo principio fisico con il riscaldamento a soffitto, che negli ultimi tempi si va così diffondendo all’edilizia residenziale, mentre in passato era usato soprattutto per capannoni e uffici?
La risposta sta proprio nel fatto che questo tipo di riscaldamento non utilizza l’aria come veicolo per il calore.
Il funzionamento del riscaldamento a soffitto, come quello di tutti i sistemi radianti, è basato invece sul principio dell’irraggiamento.
Il calore infatti non si trasmette attraverso l’aria, ma da una superficie radiante calda: il soffitto, appunto.
Per mezzo di pannelli a infrarossi si trasferisce direttamente alle superfici fredde presenti nell’ambiente (pareti e pavimenti), tra cui sono comprese anche le persone che in quell’ambiente transitano.
Il calore prodotto in questo modo è in grado di offrire a chi lo percepisce una grande sensazione di benessere.
Come tutti i tipi di impianti, naturalmente, il riscaldamento a soffitto presenta i suoi pro e i suoi contro, importanti da conoscere, per capire in quali casi è opportuno installarlo e in quali altri, invece, i possibili svantaggi potrebbero annullarne i benefici.
I vantaggi di un impianto di riscaldamento a soffitto…
Rispetto a un impianto di riscaldamento a pavimento il sistema di riscaldamento a soffitto è molto più semplice da installare, perché non richiede lavori di muratura.
E’ sufficiente infatti costruire un controsoffitto in cartongesso in cui nascondere i pannelli radianti a infrarossi. In questo modo, quindi, i lavori oltre a essere più facili e veloci, sono anche meno costosi.
Poiché i pannelli radianti riscaldano direttamente le superfici e il calore non deve attraversare l’aria, l’ambiente si riscalda complessivamente più velocemente. Tutti i punti della stanza si riscaldano in maniera uniforme, a differenza di quanto avviene con un tradizionale impianto a radiatori, dove può capitare che in una stessa stanza ci siano punti più caldi e punti più freddi.
L‘escursione termica tra aria calda e pareti fredde può causare fenomeni di muffa, ma con un riscaldamento a soffitto non avviene, visto che le pareti vengono riscaldate direttamente.
Non riscaldando l’aria infine non si sollevano polvere e particelle nocive, aspetto molto importante che rende i sistemi radianti adatti per le case abitate da soggetti allergici.
… e gli svantaggi
Come avete potuto vedere, la lista di vantaggi di un impianto di riscaldamento a soffitto è piuttosto lunga.
Non bisogna tacere però che il sistema presenta anche i suoi difetti. Ponderateli allora attentamente, prima di decidere se questo tipo di impianto è proprio il sistema che fa per voi.
Innanzitutto occorre considerare le caratteristiche dell’abitazione. Se l’idea di realizzare un impianto a soffitto è espressa in fase di progettazione, la casa sarà costruita già in modo che possa ospitare questo sistema.
Quando la casa invece è già esistente, l’altezza interna potrebbe non essere sufficiente per installare un controsoffitto. Ad esempio in una casa con altezza interna di 270 cm, il controsoffitto la ridurrebbe ulteriormente e un tale valore non sarebbe sufficiente per ottenere l’agibilità.
Analogamente, le caratteristiche tecniche di una mansarda con il suo tetto spiovente la rendono poco adatta a questo tipo di impianto.
Fondamentale poi è che la casa sia ben isolata. Questo aspetto è importante con qualsiasi tipo di riscaldamento, ma con quello radiante lo diventa di più, visto che a essere riscaldate sono direttamente le pareti, che devono essere ben isolate per non disperdere il calore accumulato.
Essendo infine il riscaldamento a soffitto a infrarossi a funzionamento elettrico, un normale contatore domestico da 3kW non è sufficiente per la potenza necessaria.