Sopraelevazioni edilizie senza verifiche strutturali
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La sopraelevazione rappresenta l’ampliamento in altezza di un edificio mediante la costruzione di un nuovo piano.
E’ chiaro che quando si realizza una costruzione di questo tipo è necessario ottemperare a tutti gli adempimenti strutturali previsti e alle verifiche sismiche.
Aumentando la costruzione di un piano fuori terra, infatti, si accrescono i carichi gravanti sulle fondazioni dell’edificio e sulle strutture già costruite.
La verifica strutturale è quindi finalizzata ad accertare che l’edifico possa “sopportare” l’ulteriore carico previsto e, in caso contrario, a progettare le strutture necessarie per l’adeguamento e il rafforzamento del fabbricato.
Di recente è stato presentato un emendamento al decreto legge Semplificazioni (Conversione in legge del decreto – legge 14 dicembre 2018, n. 135, recante disposizioni urgenti in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la pubblica amministrazione) che prevede per i privati la possibilità di realizzare piccole sopraelevazioni senza dover aggiornare le cosiddette “pratiche sismiche”.
L’emendamento, presentato dai relatori Mauro Coltorti (M5S) e Daisy Pirovano (Lega), punta a rendere più semplici le procedure autorizzative finalizzate alla costruzione di piccoli ampliamenti in sopraelevazione e in particolare le relative procedure di controllo.
Se approvato (è attualmente all’esame del Senato), modificherà l’articolo 90 del Testo Unico dell’Edilizia (d.P.R. 380/2001), aggiungendo un nuovo comma dopo il comma 2.
Sopraelevazioni esentate dalle verifiche strutturali
Nel caso in cui l’emendamento fosse approvato, alcuni interventi di sopraelevazione saranno quindi esentati dall’obbligo di calcolare l’impatto strutturale della parte aggiunta su tutto l’edificio. Vediamo quali.
Per prima cosa, per non aver bisogno delle verifiche strutturali, la sopraelevazione deve essere di piccole dimensioni. Le “piccole dimensioni” sono condensate nella misura del 5% della volumetria esistente debitamente autorizzata.
Il carico dell’intervento di adeguamento nella sua totalità non deve superare quello preesistente all’intervento.
La zona in cui viene realizzato l’intervento deve essere al di fuori dell’area classificata come zona sismica 1 (la zona a maggior rischio sismico).
Quindi in tali aree tutti gli interventi continueranno a essere soggetti agli adempimenti strutturali, mentre saranno esenti solo quelli compiuti nelle zone classificate 2, 3 e 4.
Vi ricordo infatti che il territorio italiano è stato classificato in 4 zone sismiche, variabili in funzione della pericolosità decrescente del fenomeno tellurico.
Il comma che si vuole inserire nel Testo Unico dell’Edilizia recita infatti così: “Le sopraelevazioni che non superano il 5% della volumetria complessiva autorizzata e il cui carico non superi quello preesistente all’intervento, potranno essere realizzate senza l’obbligo delle verifiche di sicurezza strutturale ai sensi delle Norme Tecniche per le Costruzioni , tranne che in classe sismica 1“.
Critiche alla proposta di sopraelevazioni senza verifiche strutturali
Non sono naturalmente mancate le polemiche per questa proposta, soprattutto da parte degli addetti ai lavori che conoscono bene lo stato del territorio e le condizioni del patrimonio edilizio esistente.
Sul nostro territorio è infatti molto diffusa la presenza di edifici con presenza di abusi edilizi realizzati senza il rispetto delle normative edilizie e di sicurezza.
Questa semplificazione non farebbe altro che aumentarne la potenzialità di rischio perché comprometterebbe la stabilità degli edifici in assenza di adeguate verifiche.