Coibentare casa con la tecnica dell’insufflaggio
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L’insufflaggio è una tecnica di intervento per coibentare una casa, migliorandone le prestazioni energetiche termiche ed accrescere il comfort abitativo.
Il significato del termine “insufflare” è quello di soffiare, introdurre aria.
Consiste infatti nell’iniezione di materiali isolanti all’interno di intercapedini, una tecnica piuttosto economica e vantaggiosa rispetto ad altri sistemi di isolamento degli edifici.
Molti edifici costruiti negli anni ’60 e ’70 presentano muri perimetrali realizzati con la tecnica detta a cassa vuota: infatti le murature di tamponatura hanno al loro interno un’intercapedine vuota. Con l’insufflaggio, si sfrutta proprio la presenza di questi vuoti per riempirli con prodotti isolanti.
I materiali che possono essere utilizzati per l’intervento sono numerosi e di diversa origine (naturale o chimica). Tra questi possiamo annoverare:
- fibra di cellulosa
- lana di vetro
- lana di roccia
- sughero in granuli
- argilla espansa
- perlite
- EPS (polistirolo espanso).
Come potrete notare, si tratta di materiali frequentemente utilizzati anche per altre tipologie di isolamento, ad esempio in pannelli per cappotti termici.
L’insufflaggio risulta comunque molto utile non solo per l’isolamento termico, ma anche per l’isolamento acustico.
Come si effettua la tecnica di insufflaggio per coibentare un’abitazione
Prima di procedere a un intervento di insufflaggio, è necessario che i tecnici effettuino un’attenta ispezione e verifica delle condizioni dell’intercapedine esistente.
Il vuoto deve infatti avere uno spessore di almeno 5 cm ed essere assolutamente privo di ostruzioni.
L’insufflaggio può essere effettuato sia dall’esterno che dall’interno dell’abitazione.
Nel primo caso l’intervento risulta ovviamente poco invasivo per chi abita nell’alloggio.
La tecnica di insufflaggio dall’interno è più opportuna per gli interventi in condominio perché evita
- di creare disagi agli altri condòmini
- spese per l’installazione di ponteggi
- richieste di particolari permessi
L’intervento viene effettuato praticando dei fori lungo le pareti, a 50 cm circa dal pavimento e dal soffitto, e a un metro circa l’uno dall’altro.
Per quali abitazioni da coibentare è consigliato l’intervento di insufflaggio
L’insufflaggio si può effettuare naturalmente in quegli edifici che presentano un’intercapedine.
Gran parte dell’edilizia successiva alla prima metà del Novecento ha questa caratteristica, per cui è frequente imbattersi in edifici dove si può compiere un intervento di insufflaggio.
Tuttavia, è opportuno ricordare che per avere dei benefici in termini di confort ambientale è opportuno abbinare l’intervento ad altre opere, come la sostituzione degli infissi.
L’insufflaggio non è inoltre risolutivo negli edifici con presenza di ponti termici, cioè punti di discontinuità strutturale in cui possono manifestarsi delle dispersioni termiche.
Questo accade sovente in presenza di elementi strutturali come pilastri e tubazioni che possono interrompere la continuità strutturale.
Per tali motivi, prima di procedere con l’intervento, è opportuno far compiere un’attenta valutazione a un tecnico esperto.
Quanto costa questa tecnica per coibentare la casa?
Uno dei principali vantaggi dell’insufflaggio è il suo costo più contenuto rispetto ad altri sistemi di isolamento.
Il costo naturalmente dipendente anche dal materiale utilizzato, nonché dalla sua quantità. Ad esempio, quanto più grande è l’intercapedine, tanto maggiore è la quantità di materiale necessario.
Orientativamente il costo di un intervento si può aggirare tra 17 e 25 euro al metro quadro. Considerate però che per questo tipo di lavoro potete usufruire della detrazione 50% del bonus ristrutturazione o addirittura del 65% dell’ecobonus se si raggiungono determinati requisiti.