Tree in the House, la casa intorno all’albero di Aibek Almasov
0 commentiNon è una casa sull’albero, ma una casa “intorno” all’albero o, forse, un albero dentro la casa: è il progetto rivoluzionario dell’architetto kazako Aibek Almasov, un cilindro di vetro in mezzo alla foresta, al cui centro si trova un albero.
Insomma, si ribalta la tradizionale idea di Three House, trasformandola a tutti gli effetti in una Three in the House. L’innovativa idea è la personale interpretazione data dal progettista al desiderio, che coglie un po’ tutti almeno una volta nella vita, di fuggire dal caos quotidiano della vita cittadina e di ritagliarsi un’oasi di pace e tranquillità in mezzo alla natura.
La filosofia alla base di questo progetto è dunque quella di vivere in armonia con l’ambiente naturale e per questo motivo è proprio l’abete, l’albero di circa 40 metri intorno a cui si snoda l’edificio, l’elemento da cui sembra svilupparsi tutta l’evoluzione e la conformazione della casa.
L’edificio si presenta come un rifugio dal traffico della vita di città e una valida alternativa alle opprimenti strutture urbane. Infatti, pur offrendo protezione e riparo dalla natura circostante, le pareti trasparenti evitano di creare una separazione visiva tra interno ed esterno.
L’albero al centro della casa è un esemplare ormai al termine del suo ciclo di crescita e intorno a esso si articola una vetrata cilindrica continua che consente una visione a 360 gradi sulla foresta.
Le pareti di vetro che circondano l’abitazione comprendono pannelli solari trasparenti, mentre l’acqua piovana viene raccolta e depurata per poter essere utilizzata dagli abitanti.
La struttura è completamente off grid, sia per necessità, visto che si trova al centro di una foresta, sia per rispetto di un ideale, poiché è pensata per funzionare solo con energia da fonti rinnovabili.
L’edificio è autosufficiente dal punto di vista energetico non solo per la presenza dei pannelli solari, ma anche perché utilizza una pompa di calore in grado di sfruttare l’energia geotermica per il riscaldamento dell’abitazione.
Anche la costruzione stessa dell’edifico è a ridotto impatto sull’ambiente, in quanto vengono utilizzati elementi prefabbricati assemblati in situ.
Ma in tutto ciò, come sopravvive l’albero? Secondo Almasov più che bene, visto che l’illuminazione è ottima, la ventilazione è garantita dalla presenza delle finestre e la pianta continua ad assorbire acqua grazie al fatto che la costruzione è leggermente sollevata dal terreno.
L’edificio, il cui progetto è stato presentato nel 2013, è ancora allo stato di prototipo e Almasov, giovane architetto dello studio di design A.Masow Architects, ne ha installato uno ad Almaty, l’ex capitale del Kazakhstan, a scopo dimostrativo, i cui lavori sono durati circa 5 mesi e sono costati quasi 350.000 dollari.
L’architetto conta di costruirne un’altra nel 2017, in collaborazione con il governo del suo Paese, con il quale vorrebbe renderla una struttura pubblica piuttosto che una casa unifamiliare. Ciò non esclude, però, che in futuro il prototipo possa essere utilizzato per realizzare abitazioni per privati in cerca di un rifugio nella natura.
Tra l’altro, il progetto pare abbia trovato un finanziatore in un’azienda produttrice di moduli fotovoltaici e vetrate con solare integrato che, naturalmente, avrebbe il suo ritorno d’immagine nell’investire in questo programma.