Una finestra sul mondo
0 commentiLa finestra come cornice attorno al paesaggio che entra nelle nostre case, come confine tra interno ed esterno, tra spazi aperti e chiusi. Per la prima volta, una grande mostra tematica illustra il ruolo svolto dalla finestra nell’evoluzione dei linguaggi artistici nel corso dei secoli, sia come soggetto che come oggetto, con quasi 200 opere che ne narrano l’infinita varietà di connotazioni simboliche e metaforiche.
Sguardi attraverso la finestra dell’arte dal Quattrocento a oggi
Il percorso espositivo, organizzato in 11 nuclei tematici, inizia dal Quattrocento con le opere di Leon Battista Alberti, Albrecht Dürer e altri, in cui la finestra è il punto di partenza per organizzare il paesaggio in una prospettiva precisa, per divenire poi, con i Romantici dell’Ottocento, una soglia attraverso la quale i personaggi entrano in relazione col mondo esterno, a volte agognato altre volte temuto.
Impressionismo e post-impressionismo
Nell’impressionismo e nel post-impressionismo, negli affascinanti intérieurs di Monet, Bonnard, Vuillard e Matisse, la finestra diventa trait d’union tra lo spazio interno al quadro e lo spazio della fruizione, quindi tra spazio pittorico e reale. Ante, specchi, vetri e tende si mescolano senza soluzione di continuità, quasi a scomporre la distanza fra arte e realtà.Tra gli altri, molto interessante il rapporto tra la finestra e l’arte del XX secolo, con le linee ortogonali e le campiture cromatiche della griglia modernista. Per finire con le attuali finestre virtuali, sempre connesse con il mondo, come tv e monitor.
Dove e quando
“Una finestra sul mondo. Da Dürer a Mondrian e oltre” si tiene nella doppia sede del Museo Cantonale d’Arte e del Museo d’Arte di Lugano, fino al 6 gennaio 2013. Seconda tappa della mostra, la Fondation de l’Hermitage di Losanna, dal 25 gennaio al 20 maggio 2013.
La mostra è a cura di Marco Franciolli, Giovanni Iovane, Sylvie Wuhrmann In collaborazione con Francesca Bernasconi. Catalogo a cura di Francesca Bernasconi, Marco Franciolli, Giovanni Iovane.
Sestilia Pellicano