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Proposta di acquisto. Le informazioni e l’assegno

di 67 commenti

Prima di fare una proposta di acquisto per la casa che corrisponde alla proprie esigenze, occorre avere un quadro preciso della situazione. Quali dati dell’immobile occorre conoscere? A chi va intestato l’assegno da rilasciare con la proposta?

Le informazioni da ricevere dal proprietario prima di sottoscrivere una proposta d’acquisto

Se la vendita è curata da un’agenzia, questa si occuperà di fornire tali informazioni. Non solo! Un’agenzia seria deve verificare preliminarmente chi è l’effettivo proprietario della casa in vendita, l’esistenza di vincoli (ipoteche, etc), conformità catastali e urbanistica. Ha inoltre il dovere di sottoporre la proposta all’accettazione della proprietà. Abbiamo stilato un elenco di dati e informazioni che il possibile acquirente ha il diritto ad avere, anche perché possono incidere sul prezzo della casa:

  • come è accatastata la casa
  • qual è la rendita catastale, su cui calcolare le imposte da pagare
  • se c’è conformità tra la pianta catastale e lo stato di fatto dell’immobile
  • se l’immobile è regolare dal punto di vista edilizio-urbanistico
  • se ci sono pratiche in corso non ancora concluse (esempio: condono)
  • se gli impianti hanno le relative certificazioni o meno
  • se esiste l’abitabilità
  • la certificazione energetica (APE)
  • se esistono vizi nella costruzione
  • a quanto ammontano le spese condominiali
  • se esistono cause condominiali o comunque particolari situazioni.

L’assegno da lasciare alla sottoscrizione della proposta d’acquisto

Una proposta d’acquisto prevede un assegno a dimostrazione della reale volontà all’acquisto (5.000 euro sono normalmente sufficienti). L’assegno va sempre intestato al proprietario; sicuramente non va intestato all’agenzia. L’assegno dato alla proposta può essere incassato dal proprietario, ma generalmente viene trattenuto “in deposito”, in attesa delle verifiche notarili a garanzia della transazione.

La scelta del notaio

Accettata la proposta, ovvero trovato l’accordo sul prezzo, i tempi di pagamento e altre condizioni particolari, l’acquirente ha il diritto di scegliere il notaio che preferisce, il quale farà tutte le verifiche del caso. Normalmente la fase successiva è la stipula di un contratto preliminare di compravendita (il cosiddetto compromesso): solo in quel momento l’acquirente versa una caparra più sostanziosa pari al 20 – 25% del prezzo concordato.

Per saperne di più: Tutto quello che serve per vendere e acquistare casa

Articolo scritto da:

Giuseppe Palombelli

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Esperto in mutui, valutazioni estimative e compravendite. Consulente credito per finanziamenti a privati ed aziende, credito immobiliare, cessione del credito (detrazioni fiscali). Dalla passione per il settore immobiliare nel 2012 ha fondato CasaNoi. Contatti per consulenza mutui bancari

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67 commenti su “Proposta di acquisto. Le informazioni e l’assegno
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  1. Buongiorno,
    Abbiamo stipulato a Giugno 2022 una proposta di acquisto a 12 mesi con caparra di 5000€ (incassati dal venditore 2 giorni dopo la firma per accettazione). Oggi in fase di preliminare chiediamo di inserire la clausola “previa concessione del mutuo” sotto consiglio del direttore di banca con il quale siamo andati a parlare per la concessione del mutuo e l’agente immobiliare ci comunica che non è possibile e che di conseguenza qual’ora il mutuo non dovesse passare perderemmo i soldi dati in anticipo (trattasi di 20 mila per venditori e altri 10 mila tra agenzia è registrazione contratto). Ovviamente il preliminare non si è concluso e siamo in una situazione di stallo. Nonostante ci hanno tranquillizzato che il mutuo è facilmente ottenibile, ci spaventa l’idea che qual’ora per qaulsiasi motivo il mutuo non venga erogato perderemo quasi 30 mila euro. Come possiamo procedere? Se ci tiriamo in dietro perdiamo i 5 mia euro di caparra?
    Grazie mille

    1. Capisco i timori, ma la vostra situazione può essere considerata “ordinaria”. Il venditore non si può far carico dell’incertezza finanziaria dell’acquirente in un lasso di tempo così lungo (12 mesi) Viceversa io tutelerei il vostro acquisto con la trascrizione del preliminare. Chieda al notaio. GP

  2. Buon giorno.
    Ho ricevuto tempo addietro una proposta di acquisto del mio appartamento, questa previo l’erogazione del mutuo.
    L’assegno a me intestato è custodito presso l’agenzia.
    Sono tre mesi che aspetto la risposta dalla parte acquirente e a breve scade il termine.
    Se entro questa data non si sono fatti sentire qualche giorno prima del termine devo scrivere qualcosa?
    Ho l’obbligo di mandare una raccomandata?
    Oppure avviene tutto in modo automatico, l’agenzia gli riconsegna l’assegno ( senza data…) e non ci sono più vincoli?
    Il fatto è che questa gente non mi va a genio, ho perso troppo tempo e nel caso l’acquisto non vada a buon fine non ne sarei per nulla infelice.
    La ringrazio per la risposta.

    1. Premesso che non ho letto la proposta, al termine concordato il contratto decade e le parti non hanno più nessun obbligo reciproco. E’ utile formalizzare tra le parti e l’agenzia in forma scritta, eventualmente in calce allo stesso documento sottoscritto. L’agenzia è tenuta a restituire l’assegno al proprietario; lei può commercializzare l’immobile liberamente. Un cordiale saluto Giuseppe Palombelli

    2. Buongiorno, per inesperienza, ho firmato due proposte, con prezzi e tempi di consegna differenti, entrambi senza clausola salvo approvazione mutuo sconsigliatomi vivamente dall’agente immobiliare…ma lasciando solo un assegno di caparra pari a 10.000 euro. Non mi è stato presentato nessun documento relativo all’immobile pur richiedendo più volte, ma non sottoscrivendolo nella proposta.
      L’agenzia dopo 2 giorni mi chiama dichiarando che il proprietario non accetta le mie 2 proposte, e mi consiglia di fare una nuova proposta. Ribadisco la necessità della clausola salvo approvazione del mutuo, me la sconsigliano. Ho preso tempo, e ora vorrei rescindere dalle 2 proposte precedenti.
      Con la dichiarazione verbale dell agente immobiliare, della non accettazione delle proposte da parte del venditore, posso richiedere indietro l’assegno e considerare nulle le proposte, o devo comunque aspettare la scadenza dei tempi delle proposte? 2 proposte con un solo assegno registrato in entrambe le proposte, possono considerarsi valide, o sono illeggittime e quindi posso annullarle e ricevere indietro l’assegno? Grazie

        1. Buongiorno, avrei bisogno di chiarimenti: sto comprando casa, l’agenzia immobiliare mi ha chiesto più volte di fare incassare l’assegno ai venditori nonostante non ci sia ufficialmente la delibera (vendita vincolata all’approvazione della banca) e nonostante all’inizio fossi contraria, ho spiegato che avrei voluto almeno avere le chiavi dell’appartamento in modo da poter fare dei preventivi. Ovviamente non toccherei nulla, ma se io ti do i soldi un mese prima, mi aspetto che anche loro facciano un passo nella mia direzione. Morale: i venditori hanno incassato l’assegno, per avere le chiavi mi è stata proposta una scrittura privata, ma a questo punto la voglio anche per il mio assegno, ovvero se non andasse in porto, farmi ridare i miei soldi. Sono nel giusto a chiederlo? L’agenzia non ha tutelato affatto la mia parte..

        2. Gentile Alice, normalmente per dei preventivi è sufficiente che il proprietario (o chi per lui) accompagni l’impresa per i sopralluoghi necessari. Trovo corretta la richiesta della scrittura privata per le consegna delle chiavi, che normalmente avviene al rogito. Provi a mettersi nei panni del venditore: lei darebbe le chiavi prima? Per quanto riguarda l’assegno, se è stato incassato probabilmente ciò era previsto nella proposta. Considerata la clausola che avete inserito per il mutuo, trovo a questo punto corretto che la proprietà si impegni a restituire l’assegno se la banca non eroga il mutuo (fissate un termine). Non è sufficiente la delibera reddituale, serve anche la delibera definitiva che comprende la perizia e gli accertamenti notarili. Potete integrare la proposta sottoscritta con questi contenuti. Un cordiale saluto Giuseppe Palombelli

  3. Buongiorno,
    sto vendendo tramite agenzia un immobile.
    L’acquirente, che chiederà un mutuo bancario, ha già fatto visionare tutta la documentazione dello stesso al suo notaio di fiducia, che non ha riscontrato nulla di ostativo alla compravendita.
    In questo caso posso già incassare l’assegno che verrà consegnato contestualmente con la proposta di acquisto?

  4. Buongiorno, ho effettuato una proposta d’acquisto immobiliare consegnando all’intermediario assegno di euro 10000,00 e promettendo ulteriori euro 20000,00 alla regolarizzazione urbanistica e catastale richiesta, per probabili difformità da sanare.
    La proposta viene accettata e l’assegno viene incassato a titolo di prima caparra confirmatoria. L’agenzia immobiliare intermediaria non mi ha inviato la copia della proposta con la firma del venditore, nei tempi e nei termini previsti, pur assicurandomene l’esito positivo, giustificandosi che all’invio del documento sarebbe obbligatoria la registrazione del Contratto Preliminare. Il consiglio dell’intermediario sarebbe di attendere l’esito delle verifiche urbanistico-edilizie e catastali e successivamente fare il punto, proseguendo al rogito o recedendo consensualmente dal contratto. A quali rischi andrei incontro se accettassi? Se mancassero i presupposti, avrei diritto a recuperare almeno i miei 10000,00 euro? Od addirittura l’intermediario potrebbe richiedermi la provvigione?

    1. Gentile Andrea, lei ha concluso il contratto (proposta d’acquisto) subordinando il perfezionamento alla regolarità urbanistica e catastale. Questo avviene molto frequentemente. Quanto scrive l’agente immobiliare è sostanzialmente corretto. Prima di procedere con l’ulteriore caparra e la sottoscrizione del preliminare, il proprietario si è impegnato a regolarizzare. Se vuole avere maggiori certezze, le consiglio di rivolgersi al tecnico della proprietà o ad un tecnico di fiducia per verificare che le difformità siano effettivamente sanabili nei tempi stabiliti. Se il proprietario non adempie lei ha diritto alla restituzione della caparra (di norma il doppio). Un cordiale saluto Giuseppe Palombelli

  5. Buongiorno, sono intenzionato ad acquistare un appartamento subordinato all’ottenere un mutuo.
    Offro un prezzo significativamente più basso di quanto richiesto.
    L’agenzia in fase di presentazione dell’immobile ha inventato storie folcloristiche sulle ragioni che spingono il proprietario alla vendita (nulla di grave per quanto riguarda l’immobile ma cosa significativa per quanto riguarda il profilo dell’agenzia).
    L’appartamento sembra che abbia una piccola veranda non condonata e forse non condonabile.
    L’agenzia fa cenno all’ipotesi di doverla smontare.
    Ritengo che la mia offerta corrisponda al valore dell’immobile anche se si dovesse smontare la veranda.
    Tutto sommato non mi fido dell’agenzia per cui vorrei che la proposta d’acquisto venisse redatta dal mio notaio e vorrei lasciare l’assegno a garanzia delle reali intenzioni d’acquisto in mano al notaio e non all’agenzia.
    Infine vorrei fare l’atto quanto prima, appena la banca concede il mutuo, senza stipulare nessun contratto preliminare, per completare quanto prima il passaggio di proprietà.
    Grazie per l’attenzione

  6. Buongiorno
    volevo chiedere se in fase di proposta d’acquisto tramite agenzia al venditore se nelle proposta d’acquisto è segnato solo un acquirente, si puo’ cointestare ugualmente l’immobile a due persone? ( l’acquirente e il convivente) l’acquirente mette una parte di soldi e il convivente si intesta da solo un mutuo che risulta essere presente nella proposta d’acquisto.

    1. Gentile Mery, normalmente non è un problema. Anche se la proposta al venditore è stata sottoscritta da uno solo potete intestare la casa ad entrambi, ma dovete informare quanto prima venditore, agenzia immobiliare e notaio.
      La banca vi chiederà di essere entrambi mutuatari perché vi intestate la casa in due. Difficilmente accetterà di non cointestare il mutuo; di fatto siete tutte e due coinvolti perché la banca iscrive ipoteca sull’intera proprietà. Nessuno vi vieta però un accordo personale per il pagamento della rata. Pertanto anche
      Un cordiale saluto. Giuseppe Palombelli. Fondatore CasaNoi, esperto in valutazioni estimative, compravendite e credito immobiliare. Consulente del credito. Contatti per consulenza mutui

    2. Gentile Mery, normalmente non è un problema. Anche se la proposta al venditore è stata sottoscritta da uno solo potete intestare la casa ad entrambi, ma dovete informare quanto prima venditore, agenzia immobiliare e notaio.
      La banca vi chiederà di essere entrambi mutuatari perché vi intestate la casa in due. Difficilmente accetterà di non cointestare il mutuo; di fatto siete tutte e due coinvolti perché la banca iscrive ipoteca sull’intera proprietà. Nessuno vi vieta però un accordo personale per il pagamento della rata.
      Un cordiale saluto. Giuseppe Palombelli. Fondatore CasaNoi, esperto in valutazioni estimative, compravendite e credito immobiliare. Consulente del credito. Contatti per consulenza mutui

  7. Buongiorno, io e mia moglie nel mese di settembre abbiamo ricevuto una proposta di acqusito della nostra casa, l’immobile è di proprietà al 50% e siamo in separazione di beni.
    Il proponente a ognuno di noi ha trasmesso per raccomandata la proposta allegando però un assegno non trasferibile intestato solo a mia moglie.
    L’incarico di mediazione sottoscrito da entrambi con l’agenzia immobiliare prevedeva che, riporto testualmente: “l’agente immobiliare è autorizzato a far sottoscrivere agli aspiranti acquirenti una proposta di acquisto , e a comunicare agli stessi l’avvenuta accettazione; a ricevere e trattenere fiduciariamente gli eventuali assegni non trasferibili intestati al Venditore”.
    Essendo entrambi i coniugi venditori, l’aver emesso un assegno solo a nome della moglie può essere motivo di dichiarare la proposta nulla?
    La ringrazio anticipatamente per la Sua risposta.
    Cordiali saluti.

    1. Non ritengo che nel vostro caso la proposta sia nulla. Accade spesso che gli assegni siano intestati ad un solo venditore. Se per voi non è un problema, accettate le due proposte al prezzo pattuito. Con i successivi pagamenti avrete la possibilità di equilibrare i pagamenti a favore di ciascuno di voi. Al contrario, una proposta va accettata da tutti i comproprietari. Un cordiale saluto. Giuseppe Palombelli. Fondatore CasaNoi, esperto in valutazioni estimative, compravendite e credito immobiliare. Consulente del credito. Contatti per consulenza mutui

  8. Buongiorno, io e il mio compagno abbiamo firmato una proposta d’acquisto subordinata al mutuo , consegnando un assegno di 5000€.
    Abbiamo girato diverse banche ci hanno detto verbalmente che non avremmo potuto accedere al mutuo, nessuna ha mai realmente avviato una pratica. Ora noi avremmo cambiato idea sull’acquisto della casa, ma nessuna banca può farci questo foglio in che attesti che non possiamo accedere al mutuo.
    Sappiamo che i termini di scadenza della prenotazione sono brevi, cosa accadrà al nostro assegno? scaduti i termini per fargli sapere se ci hanno erogato il mutuo, potranno incassarlo o sarà invalidato? non sappiamo come riavere l’assegno..
    Grazie

    1. Gentile Anna, voi avete diritto alla restituzione dell’assegno perché non avete trovato una banca che possa erogarvi il mutuo. Chiedete la restituzione dell’assegno che di norma rimane nelle mani dell’agente immobiliare. Un cordiale saluto. Giuseppe Palombelli. Fondatore CasaNoi, esperto in valutazioni estimative, compravendite e credito immobiliare. Consulente del credito. Contatti per consulenza mutui

  9. Buongiorno, ho fatto una proposta d’acquisto subordinata al mutuo e insieme alla proposta un assegno di €5.000. Dopo 3 giorni il venditore accetta la mia proposta firmando ma non incassando l’assegno. Ora, a due giorni dal preliminare, l’agenzia mi manda una bozza di preliminare fatta dall’avvocato del venditore dove ha stravolto tutto mettendo una scadenza entro la quale dovrei rogitare, così togliendo l’opzione che avevo messo nella proposta d’acquisto ossia subordinandola al mutuo. Io non ho accettato perché per me valgono le condizioni che ho scritto in proposta d’acquisto. Mi domando se può fare una cosa del genere ? Il venditore ha una penale se Dovesse rifiutarsi di vendermi l’immobile?

    1. Gentile Roberta, ad oggi vale chiaramente l’accordo sottoscritto (proposta acquisto accettata). Se andiamo alla sostanza delle cose, l’accordo per la compravendita esiste, il prezzo è concordato; non rimane che aspettare la delibera definitiva del mutuo per procedere con un preliminare o anche con il contratto definitivo di compravendita. Suggerisco di attendere la perizia della banca e la relazione notarile preliminare. Un cordiale saluto. Giuseppe Palombelli. Fondatore CasaNoi, esperto in valutazioni estimative, compravendite e credito immobiliare. Consulente del credito. Contatti per consulenza mutui

  10. Salve,
    nei giorni scorsi ho sottoscritto una proposta di acquisto preliminare di compravendita intestata ad un solo Venditore nonostante l’immobile fosse cointestato.
    Nella proposta è menzionato che il venditore è presente in qualità di comproprietario e che l’immobile è cointestato.
    Ho emesso un assegno di 10000 a titolo di caparra al venditore.
    La proposta è stata accettata dall’unico venditore presente nella proposta.
    Tale proposta è valida oppure devo richiedere altro all’agente intermediario? Qualora l’altro compropritario fosse contrario alla vendita, la proposta sarà ritenuta decaduta e con sè anche l’onorario che dovrei elargire all’agente?

    Grazie mille

    1. Gentile Domenico,
      La proposta è valida ma chiaramente anche l’altro proprietario deve essere d’accordo altrimenti la proposta decade e non dovrai pagare alcuna commissione. Immagino che sottoscrivete un compromesso: i questa occasione dovranno intervenire entrambi i proprietari. Per qualsiasi dubbio puoi parlarne con il notaio che incaricherai per la stipula. Un cordiale saluto. Giuseppe Palombelli. Fondatore CasaNoi, esperto in valutazioni estimative, compravendite e credito immobiliare. Consulente del credito. Contatti per consulenza mutui

  11. Salve.,
    ho sottoscritto una proposta d’acquisto con clausola sospensiva legata a concessione di mutuo. La banca non intende concedermi il mutuo perché il mio compagno è precario e ha già un suo mutuo, ma l’agente sostiene che attraverso mediazione potrebbe riuscire, e vuole convincermi a fare il preliminare. Tali pressioni hanno fatto venire meno la fiducia nell’agente, e vorrei recedere dall’affare. Rischio qualche penale? L’assegno della caparra mi verrà dato indietro? Devo pagare comunque la provvigione di agenzia immobiliare e creditizia (ho firmato con la creditizia ma non ho ancora dato i dati per istruire la pratica)? tra l’altro ho scoperto che la proposta d’acquisto non è stata nemmeno registrata. grazie.

    1. Gentile Valentina, la fiducia è alla base di tutto. Inutile andare avanti se manca. Per la mediazione creditizia chiedi un incontro con il mediatore, esponi le tue perplessità e comunica che intendi revocare il mandato. Dovrai forse pagare una piccola somma (leggi il contratto che hai sottoscritto). Per la mediazione immobiliare hai avuto un esito negativo dalla tua banca e pertanto a mio parere la provvigione non è dovuta perché la proposta era subordinata al mutuo. La mia è un’opinione: avendo tu sottoscritto dei contratti si entra in questioni legali complesse…Un cordiale saluto. Giuseppe Palombelli. Fondatore CasaNoi, esperto in valutazioni estimative, compravendite e credito immobiliare. Consulente del credito. Contatti per consulenza mutui

  12. Salve,
    Ho ricevuto una proposta di acquisto per la mia casa tramite agenzia. Alla sottoscrizione della proposta ho ricevuto un assegno di 12.000 euro. C’è ad ogni modo una clausola sospensiva, legata alla vendita dell’appartamento del proponente ad un familiare – vendita gestita tramite la stessa agenzia.
    Nonostante mi stiano dicendo che si sono accordati e che il familiare del proponente ha già un mutuo pre approvato ho dei timori e mi domando come posso fare a verificare che la condizione si sia verificata effettivamente. Mi spiego meglio, potrebbe succedere che la vendita vada in porto, ma che a me venga detto che non e’ cosi. In quel caso mi troverei a perdere la caparra e aver perso tre mesi di tempo ad attendere il buon esito dell’operazione.
    Cosa farne in questi casi? E’ normale avere una clausola sospensiva non verificabile dal venditore?

    Grazie mille

    Pierluigi

  13. Buingiorno,
    Ho un piccolo dubbio e spero Lei possa aiutarmi a risolverlo: l’acquirente firma una proposta di acquisto con l’obbligo di stipulare entro 4 mesi un contratto preliminare con il venditore (il sottoscritto). Contestualmente, l’acquirente consegna al mediatore un assegno bancario di €10.000 intestato al venditore “a garanzia della proposta” (non vi è scritto altro). Dopo aver comunicato l’accettazione all’acquirente, il mediatore mi consegna la somma (come da accordi con l’acquirente) che vado prontamente ad incassare.

    Dopo qualche settimana l’acquirente cambia idea sull’acquisto dell’immobile, si rifiuta di stipulare il preliminare e chiede la restituzione della somma di €10.000.

    Cosa suggerisce di fare? Posso trattenere la somma? Posso chiedere anche il risarcimento dei danni?

    Grazie mille

  14. Gentile Giulia, vi consiglio di riformulare la proposta nei nuovi termini di pagamento. Per sicurezza vi consiglio di vincolare l’acconto dei 15.000 al compromesso da redigersi alla delibera + perizia bancaria del mutuo. Per il compromesso ti puoi già avvalere del tuo notaio così da effettuare tutti i controlli del caso. Un cordiale saluto. Giuseppe Palombelli. Fondatore CasaNoi, esperto in valutazioni estimative, compravendite e credito immobiliare. Consulente del credito. Contatti per consulenza mutui

  15. ho fatto una proposta d acquisto con caparra di 10 mila euro…l agenzia non trascrive subordinato al mutuo e io incosciamente firmo….il proprietario accetta e vuole incassare…l assegno è scoperto…cosa posso fare? e se trovo i soldi devo darne obbligatoriamente altri dopo prima del saldo definitivo?

  16. Buongiorno sto comprando la casa l’agenzia la vende a 123 io propongo 110 ,loro mi volevano fare depositare un assegno come proposta ,la domanda e’ questa?
    Se io verso per la proposta un assegno e il venditore non accetta il mio assegno ritorna?
    se il venditore accetta, ma come scritto, non ha ancora risolti i vincoli edilizi di urbanistica (planimetria diversa dal quella vista) al momento del rogito il venditore non ha fatto questo successivamente lo devo fare Io? oppure se mi ritiro perdo la caparra?
    cordiali saluti roby

    1. Gentile Roby, se ci sono pratiche edilizie o certificazioni da effettuare, l’onere è a carico del venditore. In questi casi prudenzialmente è opportuno approfondire prima di sottoscrivere il preliminare con un notaio di fiducia e un tecnico qualificato. L’ASSEGNO DEPOSITATO ALLA PROPOSTA, SE QUESTA NON VIENE ACCETTATA, DEVE ESSERE RESTITUITO AL PROPONENTE ACQUIRENTE. SE LA PROPOSTA VIENE ACCETTATA E’ OPPORTUNO CHE L’ASSEGNO NON VENGA INCASSATO E CHE IL VENDITORE LO LASCI IN DEPOSITO PRESSO L’AGENZIA IMMOBILIARE IN ATTESA DELLE VERIFICHE EDILIZIE E URBANISTICHE NOTARILI. A volte la non corrispondenza tra catasto e situazione di fatto si riduce ad una semplice pratica catastale di “migliore rappresentazione grafica”. Altre volte la pratica catastale va accompagnata con una pratica CILA in sanatoria “post operam”. Un cordiale saluto. Giuseppe Palombelli. Fondatore CasaNoi, esperto in valutazioni estimative, compravendite e credito immobiliare. Consulente del credito. Contatti per consulenza mutui

      1. Buongiorno l’agenzia ci ha chiamato perche’ il venditore ha accettato parzialmente la nostra proposta ,ma noi abbiamo ribadito che prima il venditore deve sistemare il vincolo edilizio, e l’agenzia ha detto che senza versare un acconto con un contratto possiamo bloccare la casa.
        La domanda e’ questa?
        se il venditore non sistema il vincolo per noi il contratto non e’ valido ma a QUESTO PUNTO NOI SIAMO OBBLIGATI A PAGARE la simil vendita all’agenzia? grazie roberto

        1. Gentile Roby, mi sembra di capire che il vostro timore sia legato all’aspetto “vincolo edilizio”. E’ naturale che ci siano delle ansie rispetto alla regolarità della casa. Potrebbe trattarsi di una semplice pratica catastale ed eventualmente edilizia (CILA post operam in sanatoria): in questo caso puoi tranquillamente procedere e il venditore si impegnerà nel preliminare ad effettuare la pratica prima del rogito. Se invece è qualcosa di più complesso relativo ad abusi non sanabili o assenza di licenze/agibilità etc, le cose cambiano. Come uscirne? Fatti consegnare dall’agenzia copia dei doc della casa. Rivolgiti ad un notaio di fiducia e chiedi a lui consiglio su come procedere; eventualmente coinvolgi un tecnico per un sopralluogo della casa. Un cordiale saluto. Giuseppe Palombelli. Fondatore CasaNoi, esperto in valutazioni estimative, compravendite e credito immobiliare. Consulente del credito. Contatti per consulenza mutui

  17. Buonasera, sono andato in agenzia per fare una offerta su un appartamento in vendita ma l’agente immobiliare non ha voluto farmi fare una proposta scritta nè prendere un assegno come caparra. La mia ofderta quindi è rimasta solo verbale. Posso obbligare l’agente immobiliare a formalizzare la mia proposta oppure no?

  18. Buonasera, ho messo in vendita il mio immobile e dopo tanto mi convoca l’agenzia dicendomi che è arrivata un’offerta piena.
    Mi recò in agenzia e mi vengono illustrati i termini della proposta solo a voce, facendomi solo vedere un assegno lasciato come caparra. Della proposta nessuna traccia.
    Come devo comportarmi? L’agenzia è tenuta a lasciarmi una copia della proposta per valutarla con calma, facendomi firmare una copia solo per avvenuta consegna? Potrei chiedere la revoca del mandato per cattiva condotta? Vi ringrazio in anticipo.

    1. Gentile Martine. Come giustamente scrivi, ti trovi in una situazione paradossale. Prima di tutto verifica che esista la proposta scritta da parte del potenziale acquirente. Se esiste la proposta, l’agente immobiliare è tenuto a trasmetterla al proprietario (a te). Su come comportarti, bisogna vedere che vincoli ti legano all’agenzia immobiliare. Puoi sentire un legale. Con buon senso, prima di litigare, se fossi in te agirei formalmente con telegramma per esigere che ti venga trasmessa la proposta. Una considerazione. Ogni proposta ha un termine. E’ chiaro che più l’agente aspetta e peggio è. Un cordiale saluto. Giuseppe Palombelli. Fondatore CasaNoi, esperto in valutazioni estimative, compravendite e credito immobiliare. Consulente del credito. Contatti per consulenza mutui

  19. Salve, abbiamo trovato una casa che vogliamo comprare tramite agenzia. Ci hanno chiesto un assegno di 3.000e da portare al momento della nostra offerta, anche se non coperto. Siccome è la nostra prima esperienza, come funziona? Nel caso in cui la banca non riesce a darci il mutuo, perdiamo l’assegno? Grazie

    1. Gentile Bianca, non è proprio il caso di emettere assegni non coperti. Certamente rischiate di perdere i soldi. Il proprietario che accetta la vostra offerta può incassare l’assegno, a meno che non sia specificato nella proposta che l’assegno rimane in deposito presso una terza persona (agente immobiliare) fino alla delibera del mutuo. Quando il mutuo è deliberato l’agente immobiliare è tenuto a consegnare l’assegno al proprietario, che può versarlo in banca. Un cordiale saluto. Giuseppe Palombelli. Fondatore CasaNoi, esperto in valutazioni estimative, compravendite e credito immobiliare. Consulente del credito. Contatti per consulenza mutui

  20. Buonasera, a breve ho fissato l’appuntamento dal notaio per la sottoscrizione dell’atto di acquisto di un appartamento. L’immobile che andrò ad acquistare è di due coniugi che ne detengono la comproprietà.
    La mia domanda è: dovendo far emettere un assegno circolare, per la parte non coperta dal mutuo, posso intestarlo solo al marito?
    Oppure devo farne emettere due per il 50% di pertinenza di ciascun coniuge?
    Grazie per l’eventuale risposta.

    1. Consiglio di saldare singolarmente i venditori. Si confronti con il notaio che l’assiste nel suo acquisto per definire sia per il saldo che deve pagare sia per l’intestazione degli assegni del mutuo, tenuto conto de pagamenti già effettuati. Un cordiale saluto. Giuseppe Palombelli. Fondatore CasaNoi, esperto in valutazioni estimative, compravendite e credito immobiliare. Consulente del credito. Contatti per consulenza mutui

  21. Buongiorno, ho una domanda molto importante da porre: ieri abbiamo firmato la proposta di acquisto per un appartamento. La sera ci siamo resi conto che in una voce, ci potrebbe essere qualcosa che non torna.
    L’articolo dice : “ La parte venditrice si obbliga a consegnare alla parte acquirente l’attestato di prestazione energetica entro la data della stipula del preliminare e la certificazione di conformità urbanistica e catastale entro la data di stipula del rogito notarile. “ Ora il nostro dubbio e preoccupazione è questo: cosa succede se al rogito, il venditore non ha il certificato di conformità urbanistica e catastale? Perché prima di arrivare al rogito, dobbiamo versare un altro assegno, consistente, come acconto. Non vorrei che in caso di problemi, possa perdere questa parte. L’agenzia ci ha detto che di solito è così e di non preoccuparci. Mi date un consiglio? Grazie infinte.

    1. Nella proposta avete previsto il massimo delle garanzie a tutela del vostro acquisto: il venditore dovrà comprovare la regolarità catastale e urbanistica. Tutto questo è corretto- Vi suggerisco di far effettuare al vostro notaio di fiducia tutte le verifiche del caso quando verserete un secondo acconto consistente (immagino che stipuliate un compromesso,). Se necessario chiamate anche un tecnico. Un cordiale saluto. Giuseppe Palombelli. Fondatore CasaNoi, esperto in valutazioni estimative, compravendite e credito immobiliare. Consulente del credito. Contatti per consulenza mutui

  22. Buona sera,
    Stò acquistando una casa tramite agenzia, ma una settimana prima del rogito ho saputo che il venditore ha un debito di oltre 5’000,00 euro, l’agenzia mi dice che l’assegno della caparra può essere intestato all’atto al condominio debitore.
    mi sapete consigliare come muovermi per non cadere nel debito del venditore e assicurarmi che paghi tutto?

    1. Gentile Peppe, devi meglio capire il contesto. Il venditore è fallibile? e’ ipotizzabile che la vendita vada a danno di creditori? Questo debito (esiguo per una transazione immobiliare, 5.000 euro) grava in qualche modo sulla casa che acquisti? c’è un’ipoteca legale? Intestare una caparra ad uno solo dei venditori non risolve il problema. Tutti i venditori dovranno accettare la proposta, sottoscrivere compromesso e rogito definitivo, ricevendo il corrispettivo per la propria quota di proprietà. Se sei veramente intenzionato ad acquistare: lascia in DEPOSITO un assegno intestato a tutti i proprietari, da considerare caparra dopo le verifiche notarili e rimandando l’incasso al compromesso. Una volta accettata proposta chiedi assistenza al tuo notaio di fiducia che potrà tutelarti anche nei pagamenti. Un cordiale saluto. Giuseppe Palombelli. Fondatore CasaNoi, esperto in valutazioni estimative, compravendite e credito immobiliare. Consulente del credito. Contatti per consulenza mutui

  23. Buonasera,
    Mi trovo ad affrontare (ancora per quasi) la mia prima compravendita immobiliare. La particolarità della mia situazione è che il venditore dell’immobile deve chiudere ancora una pratica di sanatoria e cessare la concessione di usufrutto ad una terza persona sull’immobile in questione. Io sto per avviare la pratica di mutuo ma il compratore, in mancanza di soldi, mi chiede un anticipo corrispondente al costo della sanatoria da saldare ma senza avere io acquirente la certezza di concessione se non a parole. Ora, una cosa è certa, pretendere la sistemazione della regolarità della casa ma a fronte di questo il venditore credendo che io, acquirente, mi stia vedendo solo i miei interessi, ha intenzione di alzare il prezzo di vendita così da ‘recuperare’ il costo degli interessi applicati pre il prestito richiesto per il pagamento delle varie regolarità sull’immobile. In alternativa e dietro accordi, prima della concessione del mutuo, emettendo un assegno con la clausola salvo buon fine mutuo, mi conferma che il venditore non avrà la possibilità di riscuotere lo stesso? Anche se a questo punto, per tutelarsi, sarà bene chiedere la sistemazione di tutto..

    1. Gentile Martina, sconsiglio vivamente la soluzione proposta dal venditore, che non trovo corretta. L’onere per regolarizzare la casa è a suo carico e non può pretendere interessi o somme aggiuntive. Se tu versi delle somme al venditore (necessarie per terminare delle pratiche edilizie), l’unica vera garanzia è un compromesso da sottoscrivere alla presenza di un notaio. Al compromesso dovranno intervenire tutti i titolari di diritti reali compreso l’usufruttuario. Fai visionare accuratamente la documentazione al notaio (ed eventualmente ad un tuo tecnico) per valutare la difformità urbanistica: se è sanabile, in quanto tempo e a quali costi (che dovranno essere a carico del venditore). Un cordiale saluto. Giuseppe Palombelli. Fondatore CasaNoi, esperto in valutazioni estimative, compravendite e credito immobiliare. Consulente del credito. Contatti per consulenza mutui

  24. Salve vorrei sapere di più visto inesperienza del campo. Ho messo in vendita la mia casa tramite agenzia e ho firmato la proposta dell’acquirente che ha depositato un assegno di 10000 all’agenzia con scadenza per il compromesso entro il 31 luglio. Ma siamo arrivati a oggi che non ha avuto risposta dalla Banca. Naturalmente ho venduto per acquistare e il proprietario stufo di aspettare settimane dopo settimane sto quasi per perdere la mia nuova casa. Quali sono i miei diritti e la mia tutela? Avrei bisogno di anticipare per poi aspettare tranquillamente esito e rogito. Quale funzione ha quellassegno ?

    1. Il proponente l’acquisto della sua casa non ha rispettato il termine del compromesso. Previa verifica della proposta d’acquisto controfirmata, lei può uscire dal contratto ed eventualmente chiedere il risarcimento del danno. Le consiglio di avvalersi di un legale. Un cordiale saluto. Giuseppe Palombelli. Fondatore CasaNoi, esperto in valutazioni estimative, compravendite e credito immobiliare. Consulente del credito. Contatti per consulenza mutui

  25. Buongiorno,
    abbiamo messo in vendita la nostra casa ed abbiamo stipulato un accordo preliminare con tanto di assegno di 5000,00 euro datoci dall’acquirente e tenuto presso l’agenzia immobiliare. Arrivati al giorno del compromesso però l’acquirente si rifiuta di procedere perchè l’immobile non ha la conformità urbanistica che purtroppo non si può avere ma ha un atto del comune di residenza dell’immobile, supportato dai relativi articoli normativi, che ne attesta la commercializzazione e la legittimità dal punto di vista urbanistico, atto che, come confermato all’acquirente dal notaio stesso è equipollente alla conformità urbanistica. A conclusione l’acquirente si rifiuta quindi di procedere all’acquisto ed ha strappato l’assegno lasciato a caparra all’agenzia. come dobbiamo procedere? Possiamo almeno pretendere la caparra inserita nell’accordo preliminare?
    grazie

    1. Gentile Francesca, eventualmente avevate diritto ad incassare i 5.000 euro. Ma l’assegno è stato strappato. L’unica strada che posso immaginare è quella giudiziale per vie legali e chiedere l’esecuzione del contratto (proposta) sottoscritto. Un cordiale saluto. Giuseppe Palombelli. Fondatore CasaNoi, esperto in valutazioni estimative, compravendite e credito immobiliare. Consulente del credito. Contatti per consulenza mutui

  26. Salve ho visto una casa per la quale vorrei fare una proposta ma ci sono due aspetti poco chiari:
    1 l’agenzia vuole due assegni uno per un proprietario l’altro per l’agenzia stessa
    2 l’appartamento non corrisponde alla piantina catastale perché furono fatti degli abusi (che peraltro potrebbero anche interessarmi)

    1. Gentile Flavia,
      ti consiglio prudenza. Verifica bene la regolarità edilizia e catastale dell’immobile possibilmente con un tecnico. Puoi subordinare la proposta alle verifiche tecniche e notarili. Puoi negoziare con l’agenzia il pagamento delle provvigioni al compromesso, dopo le verifiche. Un cordiale saluto. Giuseppe Palombelli. Fondatore CasaNoi, esperto in valutazioni estimative, compravendite e credito immobiliare. Consulente del credito. Contatti per consulenza mutui

  27. Buongiorno, stiamo preparando una scrittura privata. L’acquirente vorrebbe depositare l’assegno che funge da caparra confirmatoria dal notaio. A quanto ammonterebbe la spesa indicativamente per il deposito, tenendo presente che il notaio sarebbe quello designato per il rogito?
    grazie

  28. Buongiorno,ho stipulato una proposta d’ acquisto immobiliare dando come caparra un assegno.
    Per errore l’ assegno è di un conto corrente chiuso,quindi chiedo se la proposta è nulla, o bisogna rifarla correttamente con un corretto assegno. Grazie

    1. Gentile Paolo, potete integrare la proposta citando il nuovo assegno bancabile o redigere una nuova proposta. L’assegno è consigliabile che sia circolare per dare tutte le garanzie al venditore. L’integrazione o la nuova proposta devono essere firmate da entrambe le parti. Un cordiale saluto Giuseppe Palombelli Ceo CasaNoi

  29. Buongiorno, vorrei sapere se il notaio ha l’obbligo di indicare nell’atto di compravendita,quando si paga messo assegno (non circolare), di indicare oltre al numero e alla banca, anche il numero dell’assegno. Qualora fosse omessa la data e fosse riportato solo ‘in data odierna’ la data da interdrersi per l’assegno è quella della data dell’atto? grazie

    1. Gentile Serena, l’atto di compravendita deve indicare il corrispettivo pattuito e modalità di pagamento. Da quanto scrivi ritengo che sostanzialmente le modalità di pagamento sono indicate e che la data dell’assegno corrisponde alla data dell’atto. Un cordiale saluto Giuseppe Palombelli Ceo CasaNoi

  30. Buonasera,
    mi potreste dire se in fase di vendita il venditore è obbligato a fornire al notaio l’ atto di trascrizione?
    O è un documento che deve ricavare il Notaio stesso della parte acquirente?
    Grazie mille

    1. Gentile lettore,
      è il venditore che deve fornire al notaio di fiducia dell’acquirente tutti i documenti della casa in suo possesso. Non c’è motivo di non consegnare l’atto di proprietà e la successiva trascrizione. Se il proprietario ha smarrito dei documenti informerà il notaio, il quale potrà acquisirne copia presso i registri immobiliari o presso il notaio che ha eseguito la trascrizione (o presso l’Archivio notarile se il notaio ha cessato l’attività). Gli estremi della trascrizione si ricavano molto facilmente da una semplice visura catastale.
      Ti saluto cordialmente
      Giuseppe Palombelli, CEO di CasaNoi

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