Stufe a pellet, a legna e a cippato: quale conviene?
4 commentiVantaggi e svantaggi delle caldaie a legna, a pellet e a cippato
Soluzioni per il riscaldamento con caldaie a biomassa possono essere convenienti dal punto di vista economico, poiché hanno bassi costi di esercizio, a fronte di un costo iniziale piuttosto elevato.
Una caldaia a biomassa è uno scambiatore di calore che usa l’energia prodotta dalla combustione delle biomasse invece di quella prodotta dai più comuni combustibili conosciuti (gas, gasolio o gpl).
Le tipologia di caldaie attualmente più diffuse nel mercato sono tre, e vanno distinte in base al tipo di combustibile che utilizzano:
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legna
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cippato (scaglie di legno ricavate da scarti di lavorazione)
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pellet (ricavato dalla segatura essiccata e poi compressa in forma di piccoli cilindri).
La principale differenza tecnica, rispetto alle soluzioni tradizionali, è relativa al potere calorifico – correlato al volume di combustibile utilizzato – più basso rispetto al metano o al gasolio. Inoltre le biomasse bruciano in maniera diversa e ciò richiede l’utilizzo di camere di combustione più grandi, superfici di scambio termico maggiori e accorgimenti di sicurezza diversi.
Scegliere in base al luogo da riscaldare
Condomini o grandi abitazioni
Solitamente per il riscaldamento di una abitazione singola, sarebbe meglio escludere dalla scelta una caldaia a cippato, a meno che non si tratti di una grande abitazione o di sistemi centralizzati, come ad esempio condomini o reti di teleriscaldamento.
Tali tipologie di caldaie infatti, richiedono molto spazio per lo stoccaggio del materiale combustibile (un grosso silos) ed anche un estrattore; per tale motivo la scelta di questa tipologia di caldaia conviene solo per impianti con potenza superiore a 50 kW.
Abitazioni singole
Per impianti più piccoli, che devono riscaldare normali abitazioni unifamiliari, sarebbe meglio orientarsi su una caldaia a legna o a pellet.
I principali vantaggi delle caldaie a legna (termocamino, termocucina o termostufa9, sono:
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accensione automatica;
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possibilità di intefacciarsi con termostati.
Va considerato anche tali impianti, la cui combustione della legna stessa richiede un elevato eccesso d’aria, sono caratterizzati da un abbassamento della temperatura di fiamma con un conseguente minore rendimento di combustione.
Da porre attenzione anche sul fatto che questi impianti sono caratterizzati da formazione di polveri sottili e di incombusti.
Tali caldaie vanno caricate manualmente (anche due volte al giorno); i residui di cenere vanno eliminati sempre manualmente, se non è presente un sistema automatico dedicato e gli scambiatori vanno tenuti in perfetta efficienza con periodicità settimanale. Anche in questo caso, ovviamente, occorre considerare lo spazio apposito per lo stoccaggio della legna.
La soluzione più comoda
La soluzione forse più comoda per piccoli appartamenti è rappresentata dalle caldaie a pellet.
La gestione di queste caldaie è molto più semplice delle precedenti, poiché le ceneri vanno eliminate poco frequentemente e la gestione è molto simile a quella delle normali caldaie a gas naturale.
Un altro vantaggio di questa tipologia di impianti è dato dall’efficienza di combustione, che è senz’altro maggiore delle caldaie a legna e migliore èanche il controllo della qualità dei fumi in uscita.
Particolare attenzione va posta però alla filiera del pellet, quasi sempre non proveniente da “filiera corta”. Si ricorda che anche per questa soluzione sarebbe bene considerare uno spazio di stoccaggio adeguato per il materiale combustibile.
Spese aggiuntive
In generale, per le caldaie a biomassa, oltre alla problematica relativa allo stoccaggio, occorre considerare che:
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potrebbero essere necessari dei lavori supplementari per l’adeguamento delle canne fumarie;
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occorre installare il buffer, ossia un serbatoio d’acqua che accumula calore (utilizzato per le caldaie a legna e spesso anche per quelle a pellet);
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sarebbe consigliato integrare il sistema con un sistema di termoregolazione, anche in grado di far lavorare meglio la caldaia specialmente se sono presenti anche i pannelli solari.
Convenienza
Occorre innanzitutto notare che le caldaie in esame hanno indubbiamente un vantaggio di tipo economico poiché, una volta recuperato l’investimento solitamente più alto rispetto a quello di una caldaia a gas, un impianto a biomassa permette un risparmio costante nel tempo, e non è vincolato all’andamento del prezzo di combustibili fossili.
Per quanto riguarda i costi degli impianto sopra descritti, le caldaie a biomassa costano circa 2 o 3 volte in più rispetto alle soluzioni tradizionali a gas naturale. Va però considerato che, nei limiti nelle norme vigenti, tali impianti potrebbero godere di specifici incentivi statali.
Salvo, quali delle 3 soluzioni conviene pellet cippato o legna?
Come si può leggere nell’articolo, si deve scegliere in base al luogo che si vuole riscaldare. Ad esempio, la soluzione più comoda per piccoli appartamenti è rappresentata dalle caldaie a pellet.
articolo ben scritto, completerei nel dire che oggi ci sono anche stufe a legna più comode del pellet. Sono le Blaze King, stanno accese fino a 40 ore e possono contenere fino a 41kg di legna con rendimenti eccezzionali e altissimo livello d’ecologia… non fanno praticamente fumo!
E’ possibile conoscere le caldaie più affidabili ed efficienti del 2016?
Il momento particolare dell’acquisto è arrivato. Vorrei valutare fattori e aspetti più importanti se volessi sostituire una caldaia.