Come rendere una casa domotica. Google e HomeLab
0 commentiCome realizzare una casa domotica. Google e l’app per la home automation
In questi anni, molte aziende si stanno muovendo nell’ambito della domotica, sviluppando nuove tecnologie interessanti, ma ci sono ancora alcuni problemi quando si tratta di unificare le idee in un unico pensiero. Proprio sotto questo aspetto stiamo assistendo alla veloce e importante entrata di Google nel settore della domotica.
Google acquista Net Labs
Due anni fa, durante la conferenza annuale di Google, alcune lampadine e una piccola sfera nera sono state portate sul palco. Google ha dimostrato l’inizio di una casa intelligente in cui Android è stato il punto di comando centrale. Il progetto Android@Home non è mai stato pubblicato e probabilmente neanche sviluppato, ma ultimamente, Google ha acquistato per 3,2 miliardi di euro i termostati e rivelatori di fumo Nest Labs.
Questi termostati, possono essere impostati da smartphone e tablet, e si connettono alla rete wi-fi per confrontare e analizzare la temperatura esterna con quella interna. Il rivelatore di fumo, invece, è controllabile digitalmente e percepisce i comandi vocali.
EnergySense, il termostato intelligente di Google
Altra indicazione arriva dallo screenshot fatto sul Google Play Store, dove viene mostrata EnergySense, che sembra essere un’app intelligente di controllo del termostato che consente all’utente di controllare la temperatura della propria casa da qualunque posizione. Lo scorso anno, Google non ha menzionato Android@Home sul palco durante la conferenza, ma queste indicazioni fanno pensare che possa essere presentato quest’anno. Attualmente, questi strumenti di domotica hanno costi elevati e quindi non accessibili a tutti, ma proprio l’entrata in campo di Google fa pensare che presto i prodotti smart per la casa diventino più accessibili, economici e facili da usare. Google si sta organizzando e sta per entrare nelle nostre case!
Domotica italiana: il consorzio HomeLab e il linguaggio Open Web Net
Non solo Google sta lavorando sui principi della domotica, ma anche il consorzio HomeLab, che ha presentato Open Web Net:
un nuovo linguaggio che consente ad oggetti ed elettrodomestici di interagire tra loro. È già stato scelto dalle imprese Ariston Thermo, Btcino, Gruppo Elica, Indesit Company, Loccioni, MR&D Institute, Spes, Teuco Guzzini, in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche, che ha reso il tutto possibile. Forno, frigorifero, piano cottura, lavastoviglie, lavatrice, illuminazione, riscaldamento e videosorveglianza inizieranno a comunicare tra loro migliorando la vita tra le mura domestiche. Lontani da casa, potremo verificare gli alimenti presenti nel frigo per organizzare la cena o far partire l’idromassaggio della vasca da bagno trovando tutto già pronto.
Quello che ancora manca, e che sarà la priorità da sviluppare nei prossimi anni, è la possibilità di avere un linguaggio comune adottato da tutti i produttori per consentire ai vari apparecchi elettronici di scambiare informazioni tra loro all’interno di un sistema condiviso e adottabile su smartphone e tablet. Vedendo la velocità con cui il fenomeno si sta espandendo e l’interesse sempre più alto delle aziende nei confronti della domotica è in arrivo una nuova e importante rivoluzione per il futuro delle nostre case.