La sharing economy applicata ai condomini
1 commentoCondominio come micro-comunità, ma con Stile
Negli ultimi anni la “comunità” come forma di aggregazione di conoscenze, beni e servizi, sta vivendo una nuova primavera e il condominio è, per sua natura, una piccola comunità. Per farla diventare una comunità 2.0, andando al di là del luogo comune che vuole, nelle riunioni condominiali, dei covi di litigi e malumori, ci ha pensato Legambiente, ispirando anche alcuni condomini di Milano con il progetto Con Stile – cambio vita a Milano.
La campagna Con Stile di Legambiente, Arci e Acli (con il patrocinio del Comune di Milano) veste perfettamente le nuove necessità e i moderni desideri di una micro comunità, come quella condominiale, di una vita urbana più sostenibile e solidale.
Il progetto milanese Con Stile, che sul territorio nazionale ha assunto il nome Vivi con Stile, nasce nel 2012 sulla scia del nuovo Patto della Milano sostenibile, con lo scopo di diffondere nuovi stili di vita sostenibile e di mobilità, per creare un nuovo welfare urbano, facendo leva sulla sharing economy.
I primi attori del progetto sono stati i cittadini di Milano, che hanno trovato nella piattaforma di Con Stile un luogo per potersi aggregare, condividere conoscenze, approcciare scelte sociali e di consumo consapevole, di mobilità sostenibile, di risparmio energetico, per migliorare la qualità della vita a Milano.
Tra gli attori spiccano due condomini di Milano che hanno provato a mettere in pratica gli accorgimenti individuati per rendere la propria micro comunità più solidale e anche più attenta all’ambiente.
Il motto “vivere insieme, per vivere meglio” si traduce così in una forma di vicinato elettivo, creata per instaurare legami, rispondere a necessità comuni e portare avanti progetti collettivi usufruendo di tutti i benefici derivanti da una maggiore interazione sociale.
Il primo condominio si trova in via Fogazzaro. Ha aderito alla campagna Con Stile sotto la spinta delle numerose multe ricevute a causa di una raccolta differenziata non corretta. Le famiglie hanno così deciso di intraprendere la loro prima azione sostenibile: organizzare meglio la raccolta dei rifiuti nel proprio condominio. Hanno predisposto e posizionato nel cortile comune i cassonetti per vetro, plastica e carta, arricchiti con cartelli esplicativi su cosa fosse corretto buttare nel singolo contenitore. In questo modo un’azione sostenibile si è dimostrata sia un veicolo di interazione tra persone, sia ha risolto il problema economico delle multe al condominio.
Nel secondo condominio, in via San Gregorio, sono stati predisposti i cassonetti per la raccolta differenziata muniti di spiegazioni. In questo condominio hanno anche aggiunto un contenitore per la raccolta delle pile esaurite.
Ma non basta, questa comunità si è organizzata per raccogliere in portineria l’olio esausto della frittura, riuscendo a coinvolgere nell’azione sostenibile un vicino ristoratore, che si occupa del ritiro e dello smaltimento dell’olio anche del condominio stesso.
Ha inoltre organizzato un piccolo deposito con scaffalature, dove le singole famiglie possono mettere a disposizione i propri attrezzi ed i piccoli elettrodomestici. In questo modo tutta la comunità avrà a disposizione un trapano, una affettatrice, una gelatiera ecc.
“Davvero non c’è ragione di comprarne uno a testa”, dicono. E hanno ragione.
Nel mio condominio abbiamo iniziato ad usare l’applicazione Sparky.club mettiamo i nostri posti auto inutilizzati a disposizione di altri utenti, riusciamo così a coprire alcune spese condominiali.