L’illuminazione naturale in casa, come sfruttarla al meglio
0 commentiL’illuminazione naturale in casa è molto importante, perchè la luce naturale ha un’influenza positiva sul benessere psico-fisico dell’uomo, per cui è importante ridurre al minimo il ricorso a quella artificiale.
Facendo in modo che una casa sia ben illuminata e si sfruttino al meglio le ore di luce della giornata, si ha anche un’ulteriore vantaggio di carattere economico, in quanto si riducono i consumi di energia elettrica.
Ci sono diversi artifici da mettere in atto nella progettazione di una casa per favorire l’ingresso e l’utilizzazione della luce naturale.
Dal punto di vista normativo sappiamo che l’adeguata illuminazione di ogni ambiente della casa è garantita dal rispetto dei rapporti aeroilluminanti, cioè del rapporto tra la superficie delle finestre di una stanza e quella del suo pavimento.
Si stima che per avere una buona illuminazione naturale, l’area della finestra dovrebbe essere di circa il 10-12% di quella del pavimento. Tuttavia questo rapporto non cresce in maniera proporzionale: infatti, raddoppiando la superficie della finestra, la luminosità aumenta solo di circa il 60%.
In un edificio di nuova costruzione si potrà pensare di progettare delle aperture più ampie possibile, mentre in uno da ristrutturare si potrà valutare la possibilità di ampliare quelle esistenti, sempre nel rispetto dei vincoli di facciata.
Comunque, al di là delle regole tecniche valide in generale, la progettazione dell’illuminazione, sia naturale che artificiale, deve tener conto della località in cui è ubicato l’edificio, del clima della zona e dell’orientamento, tutti fattori che determinano delle differenze nella percezione della luce solare.
Inoltre, anche in uno stesso luogo l’intensità della luce solare cambia a seconda delle ore del giorno e delle stagioni dell’anno.
In genere le stanze disposte ad est sono le prime ad essere illuminate la mattina, fino a mezzogiorno; dalle 12 e fino al primo pomeriggio la luce comincia a inondare le stanze esposte ad ovest. Quelle con affaccio a sud sono illuminate in maniera costante per tutta la giornata, ma spesso subiscono problemi di surriscaldamento.
I progettisti hanno oggi a disposizione dei software dedicati che permettono di effettuare delle simulazioni del comportamento della luce solare nei vari momenti e progettare quindi la soluzione opportuna.
Un modo per sfruttare al meglio la luce naturale, amplificandone il riverbero ,è sicuramente quello di utilizzare colori chiari per i rivestimenti di pavimenti e pareti.
Gli stessi colori chiari, anche se in tonalità differenti, possono essere usati per i mobili e le tappezzerie. In più si possono disporre negli ambienti uno o più specchi che contribuiranno a moltiplicare il riverbero.
Le tende dovranno essere in materiali leggeri, sottili e trasparenti.
La disposizione degli ambienti può contribuire a sua volta ad incrementare la luminosità. In tal senso è preferibile scegliere una distribuzione a pianta aperta, senza nette separazioni degli ambienti. Le parti chiuse potranno essere realizzate con elementi in vetromattone o con vetrate scorrevoli.
Le porte interne dovranno essere a vetri e non con pannelli chiusi. Per ragioni di sicurezza, il vetro utilizzato per queste parti dovrà essere del tipo temperato.
Se la casa prospetta su un giardino, è bene far crescere nei pressi delle finestre delle piante decidue, in questo modo in estate proteggeranno dall’eccessivo irraggiamento solare, mentre in inverno, periodo in cui le ore di luce sono di meno, grazie alle foglie cadute, permetteranno una maggiore luminosità.
Un ultimo aspetto, non marginale, da considerare è quello di non trascurare mai la pulizia dei vetri delle finestre: oltre a garantire maggiore igiene, anche ciò permette di far filtrare meglio a luce.
Attenzione però che anche la luce naturale non deve essere eccesiva per non creare fenomeni di abbagliamento, per cui è opportuno predisporre anche degli adeguati sistemi di schermatura.