Mario Cucinella, l’asilo nido di Guastalla
0 commentiL’asilo di Guastalla, la scuola d’infanzia ecosostenible
Lo studio dell’arch. Mario Cucinella si è distinto, negli ultimi anni, per le sue realizzazioni all’insegna della sostenibilità ambientale e dell’integrazione con la natura.
Anche uno dei suoi ultimi progetti, quello dell’asilo nido di Guastalla, è stato portato avanti nel rispetto degli stessi principi. L’idea di base è infatti quella di trasmettere questi valori ai bambini sin dalla più tenera età, immergendoli in un ambiente stimolante e favorevole a tale scopo.
Del resto Cucinella racconta di come siano impressi nella sua memoria in maniera indelebile i ricordi dell’asilo d’infanzia da lui frequentato. Sembra paradossale, quindi, ma anche a distanza di decenni i ricordi di quel periodo rimangono inalterati, per cui è dovere del progettista far sì che siano piacevoli, preparando un ambiente adeguatamente accogliente.
La struttura dell’asilo nido di Guastalla
Come in ogni progetto riguardante un edificio scolastico, l’architettura ha dovuto incontrarsi con altre discipline, quali la pedagogia, la psicologia, l’antropologia, e il risultato è stato frutto del dialogo tra queste.
L’asilo, costruito in via Rosario per sostituire i due asili comunali preesistenti Pollicino e Rondine, danneggiati dal sisma del 2012, sarà ufficialmente inaugurato il 19 settembre, dopo essere stato ultimato in tempi record.
L’architetto Mario Cucinella è stato attento a tutti i dettagli, conscio del fatto che la scuola, durante l’infanzia, è il luogo in cui si trascorre la maggior parte della propria giornata, per cui diventa fondamentale conformare l’edificio in maniera che già esso stesso trasmetta dei valori positivi. Così nulla è lasciato al caso, dalla distribuzione delle aree didattiche alla scelta dei materiali da costruzione, all’interazione tra ambiente interno ed esterno, con la definizione delle piante per il giardino.
L’edificio non è una semplice “scatola” racchiusa da 4 pareti.
L’interno ampio e arioso, coperto da un soffitto a onde, ha invece una forma sinuosa che ricorda quella di un grande ventre, che può essere quello della balena di Pinocchio, ma anche la pancia della mamma.
I bambini sono accolti da un percorso sensoriale fatto di odori, suoni e colori. Il percorso continua all’esterno, con un boschetto sensoriale dove si possono “toccare” cespugli, “odorare” piante aromatiche e all’interno del quale sono stati integrati anche i numerosi alberi ad alto e medio fusto già esistenti.
Del resto i piccoli hanno con l’ambiente circostante un legame emotivo molto più stretto, perché lo vivono con tutto il corpo.
La scelta dei materiali, prevalentemente legno e vetro, è caduta su quelli di origine naturale o riciclati a basso impatto ambientale.
Infatti, a eccezione delle strutture di fondazione, realizzate in cemento armato, il telaio strutturale (per un solo piano, sviluppato orizzontalmente) è realizzato totalmente in legno lamellare, materiale che assicura ottime prestazione di resistenza e isolamento termico.
Inoltre, garantisce anche la massima sicurezza rispetto alle sollecitazioni sismiche come quelle, frequenti in Emilia, che hanno danneggiato i precedenti asili.
Naturalmente dal punto di vista strutturale e impiantistico grande attenzione è rivolta, come sempre, all’efficienza energetica.
Grazie alla progettazione passiva, l’edificio è in classe energetica A ed è dotato di pannelli solari per la produzione di acqua calda e di pannelli fotovoltaici per la produzione di elettricità.
Questa elettricità servirà poco all’illuminazione, in quanto nel progetto si è fatto sì, grazie a una distribuzione ottimale, che l’edificio possa sfruttare il più possibile la luce naturale.
In particolare la struttura presenta massima trasparenza sul fronte sud e massima opacità sui fronti est, ovest e nord. In questo modo, anche per il riscaldamento, si sfrutta al massimo il soleggiamento naturale e il ricorso a sistemi meccanici è ridotto al minimo.
La forma dell’asilo è quindi semplice e le ampie vetrate consentono anche l’integrazione tra le aree chiuse delle aule e lo spazio esterno.
Anche le zone di passaggio tra le aule e i laboratori sono pensate per stimolare la curiosità dei piccoli ospiti. In queste zone di connessione si trovano slarghi, nicchie, aree di gioco e vetrate da cui sbirciare verso l’esterno o verso le attività degli altri bambini.
Il sistema di riscaldamento e raffrescamento è del tipo radiante a pavimento, così da evitare la presenza di caloriferi e condizionatori.
Il ricorso a un sistema all’avanguardia di raccolta dell’acqua piovana consentirà di utilizzarla per irrigare il giardino.
L’edificio potrà ospitare fino a 120 bambini di età compresa tra 0 e 3 anni ed è costato circa 1.650 euro a metro quadro, quindi una spesa tutto sommato contenuta.